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Autore: _penny_lane_    26/02/2012    0 recensioni
dominique non è una ragazza come tante altre, è l'opposto. non per scelta odia l'amore e ogni volta che qualcuno le mostra affetto lo allontana. ha un migliore amico che la conosce a fondo e che le vuole bene, forse troppo. cosa succede se proprio la persona di cui si fida di più la tradisce e trova qualcuno che le stravolgerà la vita? riuscirà qualcuno a salvarla dalla sua autodistruzione e a convincerla che l'amore è bello? leggete se vi ho incuriosito ;) ultimo capitolo! grazie a tutti quelli che mi hanno seguito e suggerito vari consigli :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Dominique guardò il suo compito in classe che il prof le aveva appena riconsegnato. Il solito 3.
Lei odiava quella materia assurda e inutile, era un mondo parallelo al suo, la matematica era il suo incubo.
Decise che per quel giorno ne aveva abbastanza della scuola anche se era solo la seconda ora, così a fine lezione si diresse nell’immenso parco attorno alla scuola invece che andare alla lezione successiva.
Si sedette sotto un albero ad osservare gli altri ragazzi, le piaceva guardare gli altri e immaginarsi un po’ le loro vite. Per prima vide una ragazza vestita all’ultima moda, i capelli perfettamente in piega e un trucco impeccabile, ecco in quel momento Dominique avrebbe voluto volentieri rovesciare un secchio pieno d’acqua in testa a quell’oca perfetta. Il motivo? Lei non sopportava le persone così, le davano un’impressione di incredibile falsità e stupidità. Ecco perché lei non badava troppo a trucchi e vestiti, il giusto per rendersi presentabile, voleva che gli altri vedessero prima com’era di carattere e apprezzassero quello e poi notassero il suo fisico comunque niente male. Molti ragazzi infatti la apprezzavano per il suo corpo e ciò era dovuto agli allenamenti del suo sport preferito: l’hockey. Fin da bambina ci giocava e dalla prima volta che indossò dei pattini sul ghiaccio decise che avrebbe fatto dell’hockey la sua vita, sport non proprio femminile me lei era nota per la sua stranezza per certe cose. Molti l’avevano criticata e offesa dandole del maschiaccio ma lei con il suo orgoglio era andata avanti a testa alta, altri invece l’aveva incoraggiata e sostenuta  e anche per questo oggi si ritrovava capitano di una delle 5 squadre della scuola.
Volse il suo sguardo da tutt’altra parte e se ne pentì subito, vide una coppietta di dolci e rivoltanti (come li chiamava lei) piccioncini innamorati. Lei odiava letteralmente ogni manifestazione d’affetto e l’amore. Quest’ultimo lo considerava come una pura illusione, un qualcosa che serve ad essere felici e poi tristi, come una sbronza, solo che però durava molto di più il dolore che ti provocava. Era considerata senza cuore e fredda, cercava di non legare in modo profondo con le altre persone solo per paura di soffrire. I ragazzi rimanevano delusi quando dopo una settimana che si frequentavano lei iniziava a ignorarli e le ragazze invece stavano attente a lei in quanto era considerata anche piuttosto furba e cattiva, capace di prendersi quello che voleva con molta facilità. E a lei piaceva molto il suo carattere, era la cosa che di più amava dopo i suoi capelli di un rosso scuro per niente comune. Lei amava essere diversa dagli altri e ce la metteva tutta per esserlo, e l’odiare l’amore era il suo principio ma in realtà c’era anche un altro motivo.
Era ancora una bambina di 4 anni e giocava in giardino aspettando impazientemente le 5, l'ora di rientro di suo babbo. Arrivarono e con esse anche la sorpresa giornaliera che suo babbo le portava quasi come ringraziamento della presenza di sua figlia nella sua vita, la trattava come una principessa in tutti i sensi. Quel giorno le portò una scatola di colori nuovi, visto che costantemente li perdeva, e un mazzo enorme di fiori freschissimi a sua moglie. Lei rideva della loro felicità e di nascosto li spiava. Erano in cucina e felici parlavano. Dominique non riusciva a capire tutto quello che dicevano dal suo nascondiglio, ma sentì a un certo punto che si giuravano amore eterno come al loro matrimonio. Da lì Dominique fece un salto di qualche anno. Aveva 13 anni e stava in camera sua a dipingere qualcosa di astratto lasciando la sua mente libera di viaggiare tra le montagne più alte, di tuffarsi nella neve gelida e di riaffiorare nell'acqua di una piscina. Sentì suo padre rincasare ma questa volte non le fece ne' caldo ne' freddo perchè da tempo i suoi genitori litigavano per ogni piccola sciocchezza e suo padre aveva smesso di farle le sorprese quotidiane. Quella sera però i suoi genitori litigarono più pesantmente del solito e fu quella sera che decisero di divorziare e di iscrivere il giorno dopo Dominique in un college lontano così che non li avrebbe visti soffrire ogni giorno.
Ecco perché aveva deciso che lei non avrebbe avuto niente a che fare con l’amore.
Jack le piombò addosso all’improvviso destandola bruscamente dai suoi pensieri. Lui era il suo migliore amico ed era anche l’unico ad aver mai visto il suo lato dolce e debole, come lo chiamava lei, ma mai l’aveva vista piangere. Quello era tabù per fino per lui perché lei non si dimostrava mai debole e tirava sempre fuori il suo carattere combattivo e orgoglioso per reagire al dolore.
“che ci fai qui?” la chiese Jack.
“non avevo voglia di andare a lezione”
“per il solito 3?”
Lei scrollò le spalle come risposta, lui era anche l’unico a conoscerla veramente.
“eddai non puoi farti buttare giù per così poco!”
“non mi ha mica rovinato la giornata sai?! Ci sono altre mille cose divertenti da fare figurati se un 3 mi deprime! È solo che mi ha tolto quella minima voglia di andare a scuola” ecco infatti il suo tono arrogante sempre sulla difensiva.
“non puoi saltare tante lezioni, lo sai”
“e chi sei tu per dirmi cosa devo o non devo fare?”. Lei era indipendente e libera  e nessuno l’avrebbe rinchiusa in una gabbia.
“ok ok mi arrendo. Cosa guardi così intensamente?”
“quei 2 cosi laggiù. Quanto fanno schifo? Guarda! Non è orrendo?!”
“niky..sono solo due morosi che si stanno baciando” rispose Jack con semplicità come se stesse spiegando a un bambino che 2 più 2 fa 4.
“l’ho notato” risposa sarcasticamente “solo che non dovrebbero fare tutte queste sdolcinerie in pubblico. Potrebbero provocare conati di vomito all’intera umanità ”
“guarda che tu sei l’unica che reagirebbe così. Per gli altri esseri comuni mortali è la cosa più bella del mondo l’amore”
“ma per favore! È solo una patetica illusione!”
“ma non è vero! Ti rende felice, ti permette di avere la persona più importante per te al tuo fianco, è una cosa stupenda amare ed essere amati, puoi donare qualcosa senza sentire il bisogno di ricevere qualcosa in cambio, come puoi odiare tanto una cosa del genre? Sarebbe come odiare il sole!”
“si dà il caso che il sole non ti illude e ti abbandona”
“ah ma dai ti prego! Ancora con questa storia?”
“si problemi? Io odio l’amore e se non ti va bene, beh sei libero di andartene, nessuno ti obbliga a essere mio amico!”
“ah si? Bene! Perché io mi sono stancato di essere amico di una bambina che vive nel suo mondo dove tutto le è permesso  e tutti cadono ai suoi piedi!”
Jack allora se ne andò infuriato lasciando sola una Dominique alquanto scossa da quelle parole. Non era mai stato così duro con lei. Quella fu la prima vera volta che loro due litigavano così seriamente. E ora? Jack sarebbe andato via per sempre dalla sua vita o era solo una litigata? A lei dispiaceva litigare con il suo amico, la sua unica ancora di salvezza, ma era così orgogliosa che non sarebbe tornata a chiedergli scusa e forse l’orgoglio in questo caso non era un pregio.

 

  
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