Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |      
Autore: Khyira    12/04/2004    3 recensioni
Una pagina di diario che svela come si può cambiare in poco tempo, come si può amare e come la vita possa giocare strani scherzi con la nostra vita e quella degli altri...tutto condito con del sano umorismo che poi così male non fa! Good Luck!!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dal Diario di Benji Price... -ho sempre voluto fare il baby-sitter!-

 

Libro nero e sorprese...

- no, no e ancora no! Non lo farò mai!-

- mi dispiace, ma lo devi fare, altrimenti non vedrai mai più un soldo!-

Mia madre mi aveva minacciato e quando lo fa….beh, è meglio darle retta…

- cosa, cosa? Non ho capito ben, ripeti?!- Holly mi guardò stupito e sentivo crescere in me, un rabbia e una vergogna platonica…

- devo fare da baby-sitter alla figlia di un cliente di mio padre…- ero al limite! Ma vi pare che io, Benjiamin Price, mi possa abbassare a tanto?

Come prevedevo, si mise a ridere e talmente forte che tutti si girarono a guardare…

…le sue risate suscitarono la curiosità dei miei compagni e i primi a raggiungerci, furono Bruce e Tom…

- Holly, che hai da ridere tanto?- chiese Bruce non riuscendo a capire nulla…

- se ve lo dico non ci credete!- e continuava a ridere!

Ma che aveva da ridere poi! Non era la fine del mondo, dovevo solo badare ad una marmocchia…

- Benji farà il baby-sitter ad una bimba, per un mese!- si guardarono tutti e tre e si misero a ridere…maledetti…

RICORDARSI DI SEGNARE HOLLY, BRUCE E TOM NEL LIBRO NERO DELLE PERSONE DA MARTORIARE…

- Tom, anche tu…- non ci potevo credere, anche Tom non si era trattenuto…

- scusami Benji, ma è difficile vederti alle prese con una bambina!- più spontaneo di così…

Mi credono incapace…

- e sentiamo, come mai sarei così terribile?-

Ahah, ora avrebbero dovuto rispondermi…si guardarono preoccupati e poi Bruce trillò…

- perché sei antipatico, hai un pessimo carattere, sei una frana in economia domestica, sei un arrogante, non hai la minima pazienza e poi non sai far ridere! A parte quando becchi le pallonate in faccia da Holly, chiaramente…- non gli lasciai il tempo di replicare, gli ero già dietro, pronto a rincorrerlo fino allo sfinimento!

- torna qui, scherzo della natura! Anello mancante fra l’uomo e la scimmia!-

La nostra corsa, finì nell’ufficio del preside, che ci lasciò andare, ma in libertà vigilata.

- complimenti Bruce! È sempre per colpa tua che le devo sentire!-

Io ODIO dover essere rimproverato per colpa degli altri…specialmente se riguarda Bruce! Devo cercare di rispettare le regole della scuola se spero di non esserne cacciato fuori a pidate nel di dietro! A 16 anni, un po’ di aspettative sul futuro ce ne ho…

Così, la mia giornata “scolastica”, terminò…

…arrivai a casa con un diavolo per capello…

Possibile che io non fossi capace di badare ad una bambina??? Era inammissibile! Avrei accettato, se non altro per dimostrare a tutti che io non sono un impedito!

Ero seduto sulla poltrona del salotto, quando sentì il campanello suonare…sul momento non mi scomposi neppure, ma quando mia madre scese le scale di corsa e mi intonò un: - tesoro muoviti! Sono arrivati!- mi alzai a velocità supersonica per mettermi vicino a lei…

…il mio martirio stava per cominciare…

Mia madre aprì la porta, ma lo spettacolo atroce che sapevo di vedermi di fronte, svanì in un soffio…

…alla faccia! Ma non era una poppante??? °o°!!!

CONTINUA…

Sggk?cos'è,si mangia?

Mia madre era stupita quanto me, se non di più…

…la “bambina” era alta quasi quanto me e sembrava avere la mia stessa età…

Fu naturale per me, chiedere al padre quanti anni avesse la pupetta!

- ne ha 15!- ma la ragazza lo corresse,

- ne compio 16 il mese prossimo…- era letteralmente schifata!

Va beh che doveva essere una specie di clausura quella in cui era stata fino a quel momento, ma fare quelle facce davanti a gente che non conosceva…

- eh, ma io credevo fosse più giovane!- fece mia madre guardandomi, senza sapere dove parare…

- oh, la mia piccolina ha 15 anni, ma è molto intelligente!- ma cos’era? Pazzo? La prendeva per un microcefalo? Mi chiesi un attimo che diavolo di persone conoscessero i miei e poi mi ritrovai a dirle di entrare…

Mio padre scese e salutò l’amico, parlarono un attimo e poi mi dissero:

- Benji pensaci tu a mostrarle la stanza e il resto! Fate i bravi…-

- chiudi il becco…-

Le presi i bagagli e le dissi di seguirmi…

- ecco, questa è la tua stanza! Non è molto grande, ma…- mi interruppe bruscamente.

- non sei tenuto, ne tu ne la tua famiglia, a servirmi, anzi…gradirei che lo evitassi!- era molto irritata e mi limitai a sorriderle…

- scusa una cosa, ma tuo padre ti crede ritardata? Con tutto il rispetto, ovviamente…- mi sorrise e si sciolse la treccia, lasciando ricadere i suoi bellissimi capelli biondi.

- vedo che hai afferrato subito il concetto! Non se se hai notato, ma i miei sono molto vecchi e mi trattano come fossi una mocciosa! Sono la loro unica figlia!- cominciò a disfare i bagagli, mentre io mi sedetti tranquillamente sul suo letto.

- capisco! Deve essere una palla immensa…e pensare che io mi lamento dei miei…-

- figlio unico anche tu?- chiese divertita,

- yes! Sai, mi aspettavo una marmocchia sui 10 anni e invece…- la squadrai dall’alto al basso…

…se quella era una bambina, beh…complimenti! Non mi disse nulla, anche se si era accorta di come la guardavo…

- fai la modella? Perché hai veramente un bel fisico!- lo so, lo so, potevo risparmiarmi ma io sono un irriducibile donnaiolo!

- no, ma gioco a pallavolo, e tu? Sei forse un pervertito o cose simili?- aveva fegato la ragazza! Se voleva la guerra, l’avrebbe avuta…

- spiritosa! Vuoi forse dire che non mi conosci?- la guardai con uno dei miei sguardi più seducenti a cui lei rispose facendo spallucce…

- no, perché, dovrei?-

COME FACEVA A NON CONOSCERMI???IO IL GRANDE, L’UNICO,L’INIMITABILE SGGK???

- emh…come no! Sono Benji Price, il portiere più bravo di tutto il Giappone e oltre!- ero un po’ sbigottito…era impossibile che non mi conoscesse…

- emh, sarà che la mia scuola è un po’ sfigata, ma no! Non so chi sei, a parte che sei il mio baby-sitter personale!-

- che scuola frequenti?- probabilmente sarà stato qualche istituto di suore o cose varie…

- il liceo Nankatsu, perché?- COOOOSAAAAA? MA E’ LA MIA STESSA SCUOLA! COM’ERA POSSIBILE CHE NON CONOSCESSE LA MIA ESISTENZA???!!!

- anche io frequento la Nankatsu! È impossibile che tu non sappia chi sono!- per dirla qui che resti qui, non avevo mai notato neppure lei…boh, sarà stato il destino…

- ti ho già detto di no!!! Ma cos’è sei sordo?- mi si mise davanti agli occhi e mi porse una mano,- io sono Allison Jakson ma puoi chiamarmi All!- le strinsi la mano…

…Allison Jakson…

La cosa si faceva interessante…

CONTINUA…

Cavoletti di Bruxelles, macedonia e Holly Hutton

Appena disfatti i bagagli mi sentì dire:- perché non mangiamo qualcosa? Sto morendo di fame!- no problem! Per il momento le cose andavano bene!

- certo, cosa ti va?- era strano che mi comportassi così con una ragazza, avendola conosciuta da pochi minuti…ah, ma certo! C’era in ballo il mio sostentamento settimanale! Dovevo fare bella figura a tutti i costi.

- mmm, non lo so! Tu cosa sei abituato a mangiare?- ma che domanda difficile…io mangio qualsiasi cosa, a parte i cavolini di Bruxelles che mi fanno schifo…tè e biscotti? Tartine? Sandwich? Un panino con il salame? Caviale, aragosta, insalata, sacher, crostata, mele, pere, banane, fichi, INSOMMA COSA DIAVOLO VUOLE MANGIARE?

- ti va una pizza?- chiese lei vedendomi in difficoltà…pizza, ecco cosa…sul momento non ci avevo pensato!

- certo! A che gusto la vuoi?- a dire il vero non so che pizze abbiamo in casa…potrei farmela fare da Jeorge, lui è cuoco! I miei lo hanno assunto per quello…

- per me una diavola, grazie!- piccante…ha gusti molto interessanti…

- io mangio una margherita!- stranamente è l’unica pizza che non mi faccia venire l’orticaria…

Entrammo nella sala da pranzo e chiesi a Rosy di prepararci la tavola.

- cavolo! Hai una casa molto bella, sai?- mi girai e la vidi intenta a fissare un quadro...

…i suoi occhi azzurri, percorrevano ogni tratteggio, ogni pennellata…

- grazie! Vieni, sediamoci…- in men che non si dica, la vecchia Rosy ci preparò la tavola e mi ritrovai Allison di fronte…

- da bere?- feci alzandomi, prevedevo già la sua risposta…

Coca Cola…- Coca Cola, grazie!- eheh, non sbaglio mai…

- allora, Allison, parlami un po’ di te…- glielo chiesi spontaneamente. Mi interessava conoscere la gente con cui avevo a che fare.

- non c’è molto da dire…i miei sono ricchi sfondati, mi trattano da idiota, sono il capitano di una squadra di pallavolo…niente di speciale…- gli versai da bere nel lungo bicchiere di vetro…

Mi stupiva che non parlasse dei ricevimenti, del club di qua, del club di la…avevo già avuto a che fare con ragazze di alta società, ma lei era la prima che non aveva niente da vantare, niente di cui parlare…

- sai, sei un po’ associale! Cioè, non hai niente da dire, niente di cui parlare…sei strana…- forse l’avevo offesa, perché non mi rispose…

…io potevo solo tacere, in quanto ad asocialità io batto tutti…

le pizze giunsero calde fin sotto ai nostri nasi…

…un profumino veramente invitante!

- beh, buon appetito!- furono le uniche parole che disse e poi iniziò mangiare…

- ti piace?- le chiesi e mi rispose annuendo…

…la serata sarebbe andata aventi così o avremmo potuto parlare di qualcosa? Iniziavo a preoccuparmi, forse l’avevo offesa davvero…

Finimmo di mangiare e mi misi a guardarla…fissava il piatto vuoto con degli occhi da cucciolo abbandonato…possibile che si fosse offesa per quelle parole?

Notai che i suoi capelli sembravano del color del grano, mentre il suo viso perfetto, aveva la precisa forma ovale...

…era molto carina…poi, d’improvviso vidi i suoi occhi azzurri che guardavano verso di me…sorrise e poi mi chiese, alzando il viso con una superbia irritante…

- cos’hai da fissarmi a quel modo, portiere?- irritante, ecco cos’era! Era tremendamente irritane quella sua vocina allusiva che avrebbe messo in imbarazzo anche Lenders…

- io…n-niente…- ahio, mi aveva beccato…

- no portiere! Mi stavi fissando! Cos’hai?- questa volta era normale…

- notavo…- dissi solamente… - vuoi qualcos’altro da mangiare?-

Mi sorrise di nuovo…con lei le mie svicolate non funzionavano…

- mangerei volentieri un po’ di frutta! Hai la macedonia?- certo che ho la macedonia! Ne vado pazzo!

- certo! Rosy, portaci due macedonie!- la vidi stiracchiarsi, per poi tornare composta all’arrivo della macedonia…

…mentre mangiavamo quella delizia, mi chiese se conoscevo un ragazzo…

…un certo Oliver Hutton…

CONTINUA…

Capitolo 4 - Facciamo le scale insieme?

- certo che lo conosco! È in classe con me!- ma è mai possibile che tutti conoscano quella piaga di Holly e nessuno si ricordi di me?

- ci avrei scommesso l’anima!- cosa vuol dire? No, non avrà infettato anche me con quelle fregnacce “la palla è la mia miglior amica”, “il calcio ci unisce tutti”…

- perché?- dovevo sapere se i sintomi erano visibili ad occhio nudo…

- beh, se sei bravo come dici, conoscerai sicuramente il mio cuginetto!- cosa? Stiamo scherzando? Quella creatura amorfa di Hutton, ha una cugina del genere? Ma cosa sta succedendo al mondo? Gira al contrario? Adesso mi direte anche che Bruce è diventato intelligente…

- cosa? Non mi aveva mai detto di avere una cugina!- sorprendente…anzi…scandaloso…

- normale! Non si ricorderà neppure chi sono…- lo diceva ridendo, ma la cosa le dava fastidio…

Dopo quella rivelazione, decisi che la mia giornata sarebbe finita li! Ne avevo abbastanza di sorprese…

- senti, io vado a letto, tu che fai?-

- vengo anche io, mi sembra logico…- giusto…non poteva mica starsene da sola…

- facciamo le scale insieme…- ma che cagata è? Quando mai si dice una cosa del genere? Sto impazzendo…non c’è dubbio…

- ok!- mi guardò strano…potevo capirla, mi sono sorpreso io della stronzata detta…

- beh, allora a domani!- è entrata in camera come una furia…boh…valle a capire tu le donne…

Mi svestì e mi misi a letto…non credevo si potessero avere tante sorprese in un giorno solo…

…una “bambina” molto carina, dormiva nella camera accanto alla mia e per di più era cugina di quel parassita di Holly…

Mi addormentai con il mal di testa…

Capitolo 5 - Samanta Bridge e la fetta biscottata

L’indomani, a scuola, tutti mi chiesero come fosse andata la mia prima giornata da Baby-sitter…

- è andata meglio di quanto pensassi! Sto diventando bravo…- mentì spudoratamente…se sapessero che la dolce creatura, non è altro che la cugina di Holly, sai che prese per il culo…

- ci credo poco…cmq mi fa piacere per te!- riuscirono a dirmi solo questo, poi la lezione cominciò…

…passando e lasciando passare un po’ di tempo, mi ritrovai in una situazione imbarazzante…

…ormai era una settimana che era Allison da me, ma questa era l’unica volta in cui ero in difficoltà…

Quella sventola di Samanta Bridge, aveva accettato il mio invito (fatto sul momento, visto che non pensai alle conseguenze, cioè ad All!) e sarebbe venuta da me il pomeriggio stesso…

- All, oggi verrà qui una ragazza, e…-

- no problem! Vado a farmi un giro! Dimmi solo a che ora posso rientrare!- aveva una fetta biscottata in bocca…non capivo come facesse a mangiar così tanto senza metter su nemmeno un etto!

- boh, non lo so…viene qui fra…fra 10 minuti!!! Oddio è già così tardi?- ero molto agitato! Dopo tutto erano anni che aspettavo questo momento! Precisamente dalle elementari…mi ero messo tutto in ghingheri, e sudavo come un cammello!

- stai calmo! Non serve agitarsi in quel modo!- aveva ancora la fetta biscottata in bocca, mentre mi abbottonava la camicia…- vedrai che andrà tutto bene, e poi dovrebbe essere lei agitata! Non capita tutti i giorni di avere un appuntamento con un bel ragazzo come te…- i nostri occhi si incontrarono… eravamo tremendamente vicini…sentivo le sue dita sottili giocare con i bottoni della camicia, sentivo il calore del suo corpo vicino al mio…non resistetti e l’avvicinai a me…

L’avrei baciata se non avessi incontrato la sua fetta biscottata e se il campanello non avesse suonato…

…ci allontanammo in fretta, lei mise giù la sua adorata fetta biscottata e prese il cappotto e la borsa…

- ci vediamo verso le 7…- eravamo imbarazzatissimi, ma nonostante questo, ognuno di noi continuò per la sua strada…

…lei uscì dal retro e io aprì la porta facendo accomodare Samanta…

 

Capitolo 6 -19.30...un campanello e tanta amarezza

Mentre mi ritrovavo a baciare Samanta Bridge, avevo in mente l’immagine di All che mi guardava on quei suoi occhi color del cielo…non potevo credere a quello che stavo per fare…l’avrei baciata, l’avrei baciata e se non fosse arrivata Samanta…avrei potuto fare anche qualcos’altro…eppure, ora che avevo quello che avevo sempre desiderato, mi sentivo vuoto…una nullità…uno come gli altri, anzi…peggio…

Ma cosa ancora più stupida, dissi a Samanta di aspettarmi un attimo, staccandomi da quel bacio…non la prese eccezionalmente bene, visto che la vidi sbuffare e incrociare le braccia…

Mi diressi verso il bagno, aprì il rubinetto dell’acqua e mi guardai nello specchio…quanto ero scemo! Ma che mi stava saltando in testa? Mi sciacquai il viso e mi asciugai…no, non era il momento di farsi venire dubbi! Avevo il sogno di tutta la mia adolescenza e mi mettevo a pensare a quella “bambina”…

…ormai era diventato un abitudine chiamarla così, anche se lei non lo gradiva proprio…

…ancora una volta, l’immagine dei suoi occhi mi apparì davanti…no, non potevo pensare a lei adesso…dovevo pensare a qualcos’altro…trovato, i cavolini di Bruxelles!

Continuavo a pensare ai cavolini di Bruxelles, finché non mi trovai davanti la bella Bridge che ammiccava in modo molto provocatorio…allora, non ciò visto più…

…avevo davanti la creatura più provocatoria del mondo…in quel momento non mi venne in mente ma ho notato che, se lei mi eccitava, All mi scaldava il cuore…non che fosse brutta, anzi…ma avevo una sensazione di soggezione nei confronti di quell’angioletto biondo…

…soggezione o amore? Beh, questo non l’avevo ancora capito…

Mi abbandonai a qualsiasi tipo i sensazione…

…era giunto il momento di farlo e non mi sarei tirato indietro…

Ma la porta di casa si aprì proprio mentre mi toglievo la camicia…

…istintivamente, buttai un occhio all’orologio…

Le 19.30…era All…

…con il suo cappotto lungo e nero, stretto in vita e aperto da li in giù…mostrava la minigonna e le gambe lunghe…era tremendamente bella…

…ma quando mi vide, lessi nei suoi occhi una delusione immensa e se ne andò com’era venuta…

Capitolo 7 - Perchè mi hai seguito?

 

La mia reazione fu repentina! Presi la mia camicia e mi rialzai, mentre la Bridge mi offendeva in tutti i modi…

- allora? chi era quella? Sei un bastardo Price…credevo di piacerti!-

- chiudi il becco!- fu l’unica cosa che riuscì a dirle, prima che lei se ne andasse e prima di uscire a cercare All…

…faceva freddo, dopotutto a marzo è giusto che lo sia, ma mi rendeva tutto più difficile…

…sentivo quel freddo anche dentro…lo sentivo duro e forte, come una pugnalata…

Attraversai mezza città, incontrai anche Holly e gli altri ma feci finta di non vederli, non avevo tempo per pensare a loro…

…dovevo trovare All, dovevo scusarmi, dovevo chiederle scusa…dovevo dirle cosa sentivo…

…dovevo dirglielo, anche se non sapevo neppure io cosa provavo…ma qualcosa dovevo dirle…

Poi, la folgorazione…

…la vidi nel parco, vicino allo stagno…stava guardando i piccoli cigni nuotare nell’acqua…

la raggiunsi, lei si accorse di me ma non disse niente…

…mi sedetti accanto a lei e le chiesi come stava…

…fece una strana smorfia e continuò a guardare altrove…

Mi ero comportato da stronzo! Sono solamente uno stronzo…lo pensai fino alla nausea, un nausea che mi portò ad aggredirla senza volerlo…

- cosa diavolo hai? La colpa è tua, sei entrata senza avvertire, senza bussare!-

- io ti avevo detto che sarei rientrata alle 19…e sono venuta pure mezzora dopo…- era calma e tranquilla, un punto che mi fece incazzare ancora di più…

- ma potevi almeno suonare! Potevi bussare o qualcosa di simile!!!- gridavo talmente tanto che, oltre ai cigni, scapparono anche le vecchiette…

- non è colpa mia se mi hai dato le chiavi…- quella sua fottuta calma mi metteva in disagio…

- non è una buona scusa! E poi, perché te ne sei andata? Non erano fatti tuoi quello che stava succedendo, non avevi nessun motivo per scappare!- ero nero, non mi tratteneva più nessuno…

…lei mi guardò…

cominciò a parlare, da prima piano per alzare il tono fino a raggiungere il mio…ripeteva la sola e martellante frase…

- e tu perché mi hai seguito???- non avevo nessuna risposta da darle…quegli occhi così vicini, quel viso così bello mentre si contraeva per le lacrime…

…proprio così! Si mise a piangere…

E come tutti sanno, di fronte alle lacrime di una donna, nessuno mi trattiene…

- scusa, ti prego! È colpa mia, hai ragione! È colpa mia, non dovevo, ma ti prego non piangere! Ehi, dai, guardami, guardami ti prego!- le presi il viso con le dita e lo girai delicatamente verso di me…

…cavolo…le donne che piangono sono sempre il mio punto debole…e poi, le sue lacrime valevano più di tutte le altre…

- ti prego, non piangere più, non mi piace vederti piangere…dai…- era tenera, dolce, arrabbiata e testarda…un mix di sentimenti veramente esplosivo…

…si calmò un po’, sempre guardandomi negli occhi…

Potevo vedere i miei occhi riflessi nei suoi…

…e non mi accorsi nemmeno di quello che successe…

Mi ritrovai le sue labbra sulle mie, senza nessun preavviso, senza aspettarmelo…

…non riuscì a resisterle nemmeno un secondo, sciolsi il suo timido bacio, per innondarla con il mio…

…la sentì abbandonarsi, lasciarsi cullare da quel tepore…

Le sue labbra erano dolci e avevano lo stesso sapore del miele…

…la strinsi talmente forte che la sentì protestare, allora si staccò dal bacio e si appoggiò sulla mia spalla…

- se mi stringi così, mi fai secca!- disse piano, mentre io accarezzavo i suoi bellissimi capelli…

…stavo bene, mi sentivo carico, se non per una cosa…

- senti, andiamo a casa che sto congelando!- mi guardò intenerita e ci avviammo verso casa…

- e Samanta?- chiese mentre si stringeva a me…

- ah! Chi se ne frega! Io ho la mia bambina da accudire!-

 

Capitolo 8 - 39,5 C°

p>Quando fummo a casa, la prima cosa che feci, fu di prenderla in braccio e portarla su con me!

Avevo tutta l’intenzione di continuare, con lei, quello che avevo interrotto con la Bridge, per questo non notai l’espressione perplessa di lei.

Le tolsi il cappotto e la feci sedere sul mio enorme letto! Le presi il volto con le mani e la baciai, lasciandomi lentamente cadere su di lei…sentivo le sue braccia stringermi la schiena, sentivo le sue gambe muoversi sulle mie…le baciai il collo, lentamente, quasi come fosse una tortura. Correvo troppo, me lo sentivo dentro! Non avrei dovuto trattarla così, stavo approfittando della situazione! Ero un vero e proprio maniaco, allora!!! ¬¬

Mi fermai un attimo…non disse nulla…sentivo il suo respiro calmarsi…sentivo il suo cuore, sentivo l’aria nei polmoni, entrare e uscire…rimasi così un attimo…lei mi accarezzava i capelli. Piano, piano mi sentì perdermi in quei semplici gesti….mi sentivo rilassato, mi sentivo bene…poi, la sua voce mi richiamò…

- Benji…non mi sento troppo bene…- era un sottile miagolio, impercettibile…

- cosa?- non avevo sentito nulla…

Non mi rispose…mi avvicinai al suo viso, e notai il rossore delle guance…le toccai la fronte, era caldissima! La chiamai ripetutamente, ma non mi rispose, era svenuta! Ero in preda al panico, non sapevo che fare! La continuai a chiamare, mentre le davo delle leggere pacche sulle guance….per fortuna si risvegliò…

- Benji…- mi sorrise, mi fece una tenerezza enorme!

- non mi sento tanto bene…-

- scotti da morire! Riesci ad alzarti?- annuì con la testa ma per lei, fu molto difficile restare in piedi…

- devi svestirti e andare a letto! Ma non credo che sia un impresa molto facile!- infatti non lo fu per nulla…

…per un po’ riuscì a far da sola, ma poi…

Dovetti svestirla io! Le sfilai la gonna e le calze, lasciando nude le gambe chiare…

…la presi in braccio e la portai in camera sua, tirai fuori da un cassetto una sotto veste e gliel’infilai! Era proprio come accudire un bambino piccolo…

…la misi nel letto, sotto le coperte e chiesi a Rosy di chiamare un medico…ma porca zozza, perché quando devo fare qualcosa di veramente importante, mi va tutto storto? No, non parlo di quello che pensate voi, maliziosi!!! Aspettai l’arrivo del medico seduto sul suo letto…

Le misurai la febbre: 39,5! Ma che poteva aver fatto per prendersi un influenza del genere? Iniziava a sudare, evidentemente la febbre le stava salendo ulteriormente…le presi un mano e la guardai…era così bella, piccola, rannicchiata fra le coltri, con il viso illuminato dalle piccole gocce di sudore…aprì un attimo gli occhi e mi guardò…sembrava sorridesse! Mi chinai su di lei e le diedi un bacio sulla fronte rovente…

- vedo a prenderti qualcosa di fresco da metterti sulla fronte, ok?- mi sorrise veramente e la lasciai a sospirare nel letto…

Mentre scendevo le scale, sentì suonare il telefono e andai a rispondere…

- ehi, Benji! Come mai non ti sei fatto vivo agli allenamenti?- come al solito, Holly si preoccupava solo di correre dietro alla sua amata palla…

- senti, Holly, ho da fare! Se mi hai chiamato per sapere che fine ho fatto, ti ricordo solo una cosa: devo fare il baby-sitter!- gli sbattei il telefono in faccia! Quando fa così mi verrebbe da aprirgli la zucca e vedere quale diavolo di gas ci sia dentro!

Andai in cucina, presi una pezza di stoffa e la bagnai nell’acqua fredda…riempì un contenitore con dell’acqua e lo portai su…

…appena aprì la porta, la vidi guardare verso di me…

- chi era?- chiese con un filo di voce…

- un mio amico! Ora stai giù e riposati, il medico sta per arrivare…- gli posai la pezza bagnata sulla fronte, e la sentì rabbrividire al contatto con l’acqua ghiacciata…

Poco dopo il medico arrivò e la visitò attentamente…la diagnosi era scontata…aveva preso l’influenza! Prescrisse qualche medicina e mi raccomandò di comprarle al più presto. Mandai Rosy a comprarle, mentre il medico finì di spiegarmi, quando e come somministrargliele…

…quando se ne andò, All mi chiese:

- Benji, posso avere dell’acqua…ho la testa che mi scoppia…- povero cucciolo! Avrei voluto stare sdraiato vicino a lei e stringerla a me, ma non era proprio possibile…

- certo! Allora chiudi gli occhi e cera di dormire…- mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai piano…- ti amo…- sorrise e chiuse gli occhi…

Capitolo 9 - Un esercito di medicine, brodino e un bacio guaritore!!!

Dormì per tutto il resto della giornata, si svegliò solo la sera tardi…

…saranno state le due di notte e sentì dei rumori nella sua stanza…

Sul momento mi misi ad imprecare sotto voce (provate voi ad alzarvi alle due di notte stravolti!!!), poi mi ricordai che stava male…

Mi alzai e a andai in camera sua…era in piedi e si teneva la fronte con una mano…

- ma che fai, sei pazza?- mi avvicinai a lei e la presi, letteralmente, fra le braccia…

- volevo prendere qualcosa per il mal di testa…- probabilmente non si rendeva conto delle sue condizioni… - e, in più, ho fame…- la feci sedere…la sotto veste le arrivava a coprire a stento, un quarto di coscia e le sue gambe erano davvero belle nella luce pallida della lampada…

…le presi una vestaglia e gliela misi a dosso…la presi in braccio e la portai giù…

- vuoi che ti scaldi un po’ di brodo? Oggi non hai mangiato niente!- ero un po’ preoccupato…contando tutto quella che mangiava in una giornata, doveva essere più che affamata…

- va benissimo, basta che tu mi dia da mangiare…- sorrise e mi guardò con i suoi occhietti stanchi…

…le scaldai il brodino e presi le medicine…un’armata di soldati, avrebbe preso meno farmaci di lei! Li guardò schifata, mentre li mettevo in fila davanti al suo piatto…

- tutti quelli?- chiese un po’ preoccupata….

- eh, già! Hai una febbre da cavallo signorina!- mi sedetti accanto a lei… - si può sapere che hai fatto per prenderti quest’influenza?- era veramente strano come fossi cambiato in così poco tempo! Mi sentivo un altro, mi sentivo veramente una creatura piena d’amore (che schifo! Fra poco mi farò crescere i capelli come Warner e andrò con lui ai ritiri degli Hippies!)! evidentemente feci una faccia ridicola perché mi guardò come per dire “ma che diavolo stai facendo?” e poi si mise a ridere, per smettere subito dopo toccandosi la fronte…

- che hai da ridere…- chiesi…

- vedessi le facce che fai!- mi guardava con la coda dell’occhio…

- se ridi vuol dire che stai guarendo e che non ti servono più le mie cure!- feci finta di essere arrabbiato e lei si appoggiò sul mio petto dicendo pianissimo: - no, sto tanto male…ho bisogno di te…- rabbrividivo! Quella sua voce così calda e sensuale mi metteva i brividi! Mi trattenni dal saltarle addosso e le presi il cucchiaio in mano…

- allora forza, apri la bocca!- presi una cucchiaiata di minestra e gliela ficcai in bocca!

- brava questa bambina!- gli dissi tutto orgoglioso delle cure che gli davo…

- non sono interdetta, saprei mangiare benissimo da sola, ma…preferisco farmi imboccare da un bel ragazzo come te! Su, avanti, dov’è l’altra cucchiaiata?- disse aprendo la bocca e aspettando la minestra, mentre mi guardava con la coda degli occhi…

- sfruttatrice! E così fai la storia! Allora non stai male!-

- certo che sto male! Ma quando ho la febbre alta, sono stranamente più furba del solito!- in effetti era ancora molto calda e respirava male…

…finì di mangiare e gli somministrai le varie pastiglie, una alla volta…

- sei sicuro che non mi facciano male tutte insieme?-

- malfidata! Ho parlato personalmente con il medico e mi ha detto lui di dartele tutte insieme! Poche storie, devi prendere anche questo sciroppo!- appena lo vide sbiancò…

- no, mi rifiuto!- cosa, cosa???

- perché mai? Forza non fare storie!-

- io non faccio storie! Mi rifiuto e basta!- e così non cedeva…mmm…sapevo io come farglielo mangiare…

- ma io conosco un metodo moooolto bello! ti va’?- mi guardò male e poi annuì, un po’ titubante… presi il cucchiaio dal cassetto, lo riempì di sciroppo…

…lei lo guardò con orrore, chiuse gli occhi e lo mise in bocca!

Aveva l’aria di essere disgustoso, ma ormai era troppo tardi…

…mi avvicinai e la baciai…

fu costretta a mandarlo giù se voleva ricambiare e così fece…non so per quanti minuti restammo così, ma sicuramente più di 5!

Schiuse gli occhi e si staccò…

…aveva ragione, come sapore era meglio la morte, ma…almeno c’era il dolce bacio di mezzo!

- ne devo prendere solo una cucchiaiata?- chiese con lo sguardo perso, mentre ripensava a quell’insolito bacio…

Capitolo 10 - Un paio di pantaloni per il caminetto

AVVERTO PRIMA PER NON SENTIRMI DIRE SU DI TUTTO POI! IN QUESTO CAPITOLO L’ARIA SI FA MOLTO PICCANTE, QUAINDI SE AVETE QUALCHE PROBLEMA DI CUORE O SIETE PARTICOLARMENTE SENSIBILI, SIETE AVVISATI! NON E’ ESAGERATAMENTE PICCANTE, MA E’ MEGLIO AVVISARE SUBITO! Khyira87 e Price che gode nel rileggere queste pagine!

Un’altra settimana volò! Io ero a scuola, mentre lei era a casa, doveva ancora ristabilirsi…

Mentre tornavo a casa, il lunedì esattamente dopo il nostro primo bacio, mi fermai a comperare dei fiori in un piccolo negozietto, che vendeva anche articoli da regalo…

Stavo pagando, quando incontrai con lo sguardo, l’oggetto del desiderio…

…vedendomi particolarmente interessato, la commessa mi chiese se stessi guardando…

- si, proprio quello! Quanto costa?- chiesi senza staccare gli occhi di dosso al mio probabile acquisto!

- viene 1000yen! È tutto d’argento!- mi disse con un sorriso che avrebbe convinto anche Lenders…

- affare fatto! Me i può fare un pacchetto?-

- certamente!-

Uscì dal negozio che ero il ragazzo più felice del mondo! In effetti, in questo periodo, mi ero aperto talmente tanto nei confronti di Allison, che mi sentivo un altro! Ero sempre di buon umore, nemmeno le stupidate di Bruce mi infastidivano! In campo rendevo al massimo e questo non faceva che incuriosire i miei compagni!

Arrivato a casa, mi tolsi il cappotto e Rosy venne subito da me.

- oh, ben tornato signorino! Avrei bisogno di parlarle un attimo!-

- dimmi tutto Rosy!- e chi mi fermava più?

- la signorina Allison, si è alzata ed è in cucina che mangia! Io le ho detto che le avrei portato tutto di sopra e che avrebbe dovuto stare a letto, ma non mi vuole ascoltare!- la povera donna doveva aver avuto vita difficile, All non molla tanto facilmente…

- va pure a casa, per oggi ci penso io!-

- ma signorino…-

- niente ma, Rosy! Hai già fatto molto per oggi! Riposati, ci vediamo domani!-

- d’accordo signorino!- i miei ordini non si discutono!

Mi avviai in cucina e vidi Allison intenta a riempire una teiera di acqua! Aveva una mia maglia addosso che le stava enorme! Le copriva le gambe fino a metà coscia e le maniche erano talmente lunghe che le usava come presine per spostare la teiera calda di qua e di la!

- ma si può sapere che fai?- le chiesi guardandola divertito…

- sei già qui? Vuoi un po’ di te?- continuò a preparare il te, senza degnarmi di uno sguardo…

…mi avvicinai e le presi la vita fra le braccia…

- mmm, ti stai riprendendo, vedo!- mi sorrise e poi si girò guardandomi negli occhi.

- si!- mi baciò e poi continuò a prendersi cura del su tè…

…il cibo prima di tutto…

- ti ho comprato qualcosa…- prese due tazze e le riempì di tè, me ne mise una sul tavolo e si sedette di fronte a me…

- questi…- gli porsi un mazzo di rose rosse e lei rimase a bocca aperta…erano veramente belle…

- Benji, grazie! Sono…sono stupende!- sorrise…mi piace quando sorride, diventa sempre più bella...

…poi le misi fra le mani il piccolo pacchetto rosso…

- …e questo!-

mi guardò seria, poi lo scartò piano e aprì il cofanetto…

…vidi i suoi occhi illuminarsi, poi lo tirò fuori e lo guardò…

- è…è…è…meraviglioso…- il braccialetto lavorato a mano, le piacque moltissimo…

- grazie, ma non dovevi…- disse guardandomi con dolcezza…

- meriti questo e altro…- ero innamorato, cotto, stracotto, supercotto e ipercotto!

Ma che ci potevo fare, quando l’amore arriva, è come un masso da 1000tonnellate sulla testa!

Molto alla City Hunter!

Mi venne vicino e si sedette sulle mie ginocchia…mi abbracciò e la baciai…

…non potevo più aspettare…

La presi e riuscimmo ad arrivare solo fino al divano…

…prese a baciarmi più freneticamente, sentivo l’eccitazione crescere in entrambi…

Mi tolsi il maglione e tolsi a lei la maglia…

…accarezzai la pelle morbida e nuda dei suoi seni, mi avvicinai e li baciai lentamente, sentivo che questa volta nulla sarebbe servito a fermarmi…

…mi tolsi i pantaloni, che finirono ad alimentare il caminetto…

Ci mettemmo a ridere, quando mi accorsi di aver lasciato il resto, dentro le tasche…

…ma…

Beh, il resto è Off Limits! Guarda te questi approfittatori…gli dai una pagina del tuo diario e se lo prendono tutto, robe sconce insieme!

Capitolo 11 - Come puoi farmi questo?

Eravamo ancora stesi sul divano, quando il campanello suonò…

…ci guardammo un attimo e poi mi rialzai, mi rivestii e aspettai che anche lei fosse coperta!

Quel mio stupido maglione le stava veramente bene!

Andai verso la porta, sperando che fosse il solito scocciatore che vende porta a porta, invece…

…invece era il padre di All che era venuto a vedere come stava la sua bambina!

Si, se avesse saputo che io e la sua bambina avevamo fatto del sesso, mi avrebbe spennato vivo e denunciato per pedofilia!

Dissi ad alta voce:- Signor Jakson! Che piacere!- a quelle parole sentì un gridolino di All che corse in camera, rivestendosi e ficcandosi sotto le coperte…

- sono venuto a vedere come sta la mia bambina, posso?- mi accorsi di essere in mutande…

- certo, può aspettare solo un attimo?-

- si, ma…- non capiva che diavolo stava succedendo…

…presi la prima cosa che trovai, cioè i pantaloni della mia tuta e me li infilai!

- ecco qua! Prego!- lo feci accomodare…per fortuna non si accorse del reggiseno di All e dei miei pantaloni, finiti uno per terra e uno nel fuoco…

- è in camera sua, ha ancora un po’ di febbre!- ma guarda te che situazione!

- oh, spero non ti abbia creato qualche problema! Ma non preoccuparti, domani la porto a casa!-

CCCCCOOOOOOOOOSSSSSSSSSSSSAAAAAAAAAAAAA???????????

Speravo di non aver capito bene…

- co-come la porta a casa?-

- si, dopodomani traslochiamo! Andremo ad abitare a nord!- sorrideva…ma come poteva sorridere in momento simile?

Salimmo le scale, lui continuava a parlarmi ma io non lo ascoltavo più…

…entrammo nella camera di All…

si sedette sul letto, le prese la mano e iniziarono a parlare…io chiusi la porta dietro di me…

No, non poteva essere…

…li sentì parlare, discutevano della nuova casa, della nuova scuola…

Era felice di andarsene…

…ma come poteva farmi questo?

No, non avrei sopportato oltre…

…avrei fatto finta di non averla mai conosciuta…

Suo padre uscì dopo una mezzora abbondante con quella sua faccina paffuta che rideva e ringraziava!

Lo sbattei fuori di casa e mi precipitai in camera di All…

- quanto volevi aspettare prima di dirmelo?- mi guardò preoccupata…

- di cosa parli? Perché sei arrabbiato?- e me lo chiedeva?

- non fare l’ingenua, che non lo sei!- la guardai con sguardo allusivo e lei arrossì violentemente…

- allora te ne vai domani…- gli dissi piano…

- te lo ha detto papà, vero? Si è così, domani traslochiamo! Loro andranno prima e io li raggiungerò in treno…-

- perché non me lo hai detto?- iniziavo ad innervosirmi sempre di più…

- non lo so…non pensavo che sarebbe successo quello che è successo! Non ero venuta qui per venire a letto con te!-

- oh, ci credo! Però eravamo amici, potevi dirmelo…-

- io ti amo! Non puoi far finta di niente!- era spaventata, ma in quel momento non mi avrebbe smosso nessuno…

- è meglio che prepari i tuoi bagagli…non vorrei che domani perdessi il treno…- gelido…mi facevo paura da solo…

…uscì dalla stanza e la sentì piangere…avrei voluto starle vicino per sempre…ma era già tutto finito…

Mi chiusi in camera e non scesi fino al mattino seguente…

Capitolo 12 - Mister la amo, Holly sei un genio!!!

Ero nel letto, non avevo dormito per un solo secondo…

…chissà come stava, chissà se l’era passata le febbre…chissà se stava soffrendo…

Non capivo perché, ma sentivo che stavo perdendo qualcosa…qualcosa che avevo cercato per tutta la vita…

Mi alzai e andai alla finestra…l’aprii e respirai a fondo quell’aria gelida…

…era una giornata stupenda…

Il sole era forte e caldo e io, sentivo quel calore bruciarmi la pelle…

…sentì una porta sbattere e la voce di Rosy che salutava qualcuno…

Mi avvicinai alla porta e guardai cosa stava succedendo…

…All stava davanti alla porta d’ingresso, con il suo cappotto e le valigie…

Se ne stava andando! Volevo fermarla, chiederle scusa, chiarire prima che partisse, ma non ebbi coraggio e rimasi dietro la mia porta, senza fare un passo…

…uscì, e se ne andò…un taxi la stava aspettando all’uscita e caricati i bagagli, partì…

Rimasi ancora fermo a pensare, poi il telefono squillò…

…Rosy rispose…

- no, il signorino sta ancora dormendo! Va bene, glielo dirò!- riattaccò e io uscì dalla mia stanza…

- chi era?- chiesi soltanto…

- Buon giorno signorino! La signorina Allison è andata via, mi ha detto di salutarla! Al telefono era il signorino Hutton! Voleva dirle che il mister se ne andava! Viene trasferito a Tokyo e perciò andranno in stazione a salutarlo!- stazione? Salutare? Colpo di culo! Holly per questa volta devo dirtelo! Sei un genio!

- vado!- era la scusa perfetta! Avrei potuto salutarla!

Mi vestii e uscì di corsa! Presi a correre come un forsennato, la gente che mi guardava batteva le mani per incitarmi! Sembrava uno di quei film comici, avete presente?

Arrivai in stazione che non riuscivo più a parlare…

…vidi il mister e gli altri ridere e parlare…

- Benji! Sei venuto anche tu?-

- …-

- che hai, mal di gola?- annuì…non avevo voglia di dare tante spiegazioni!

Il mister salì sul treno e ci salutò con la mano…

…buttai l’occhio a due vagoni più in su…

Eccola, stava salendo…

…corsi verso di lei, sotto lo sguardo sbigottito di tutti…

La raggiunsi e la fermai…

- scusa…- fu l’unica cosa che riuscii a dirle prima di abbracciarla…mi sorrise e si staccò dall’abbraccio per salire sul treno…

- non ti dimenticherò Benji!- la vidi salire…

…il treno partì…seguii il suo scompartimento, lei aprì il finestrino e si sporse a salutarmi…notai il braccialetto…

Poi, il treno si allontanò e la persi per sempre…

…mi girai e iniziai a ridere…

- Benji chi era quella ragazza?- chiesero tutti…

…- un’amica!- dissi ridendo, iniziai a correre e li superai sempre ridendo…

- ehi, dove vai!- mi chiese Holly…

- a lavorare! Sono o non sono un baby-sitter?-

- ma non avevi detto che odiavi farlo? E poi, non avevi smesso?- Holly mi guardò, io mi fermai, lo guardai ridendo e gridai a tutti…

- IO HO SEMPRE VOLUTO FARE IL BABY-SITTER!!!-

FINE.

Per ora…dipende se sarò ancora così gentile da mostravi una pagina del mio segretisssssimo diario!

Benjiamin Price

 

Special Thanks

Salve a voi lettori che avete finito di leggere questa mia fanfic forse un po’ strana, ma che amo molto!

Innanzi tutto, vorrei ringraziare Erika che permette a tutti noi, FanFicWriters, di veder pubblicati i nostri sogni e le nostre speranze! Sei fantastica!

Per questa Fic ho alcuni ringraziamenti speciali:

- a Yoshiko, che nonostante alcune vicissitudini, mi ha sempre capita e aiutata! Spero che ognuno di voi possa trovare delle persone come lei, nella vita!

- a Jedi, che mi ha sempre sostenuta in tutto quello che ho fatto! Un ottima amica e una brava scrittrice! ( DNA Woody attenta alla Golden…)

- ad Antares che ho conosciuto tramite questa passione e fra i banchi di scuola! Con le sue costruttive critiche mi sono migliorata nel tempo, grazie Kohai!!!

- a Kassili, a Cretin, e a tutte le ragazze che ho conosciuto su Manga.it che sono meravigliosamente fantastiche!

Bene, con i ringraziamenti ho finito! Questa fanfic l’ho scritta tempo fa e, anche se ho cambiato un po’ il modo di scrivere, per me è sempre un piacevole ricordo! Spero che piaccia anche a voi!

A prestissimo!

Khyira87

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Khyira