I Simpson…
Dieci anni dopo
Capitolo 1
“Oh…
caspiterina Lisa… non posso credere che stai per
finire il liceo!!” mamma era emozionantissima,
dopo la decisciine
di Bart di abbandonare gli studi dopo il primo anno
di liceo ha sempre detto che ero io l’unica speranza per la famiglia, a parte Meggie, ma lei è ancora troppo piccola, non sappiamo da chi
abbia preso… tutti sperano diventi come me.
Mi
presento, mi chiamo Lisa Marie
Simpson. Ho diciotto anni, bionda,
occhi come mamma, color nocciola. Per quanto riguarda il fisico… beh
poteva andarmi peggio… somiglio molto a mia madre Marge, solo il sedere è quello di papà Homer,
molto, molto sporgente…
Amo
suonare il sassofono fin da bambina, quando mio padre mi regalò il primo, adoro
leggere e studiare, e per questo motivo venivo spesso
derisa alle elementari, l’unico che rare volte mi difendeva era mio fratello Bart, anche se preferiva deridermi con gli altri!
“Vedrai
che sarai la più carina tra le diplomande!”
“Certo,
se le altre sono assenti!”
“Bart smettila!” Urlammo all’unisono io e mamma.
Mio
fratello non è cambiato molto da quando aveva dieci
anni… purtroppo… sempre i soliti capelli a spazzola e delicatezza di un
elefante!l’unica cosa che mi consola è che la più carina sono io!, ok ok lo so che non si deve giudicare una libro dalla
copertina, ma almeno sono meglio di lui in qualcosa che non sia lo studio…
“Due conto uno… oh ciucciatevi il calzino!”sbuffò. e sì… nemmeno la sua frase tipica era cambiata in tutti
questi anni.
In qual momento papà tornò dal lavoro, ancora il solito,
addetto alla sicurezza della centrale nucleare di Springfield.
“Salve
famiglia!”
“Ciao
Papino! Com’è andata la giornata?”
gli chiesi, abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia. Dovevo
cercare di rabbonirlo, prima di dirgli quanto sarebbe costato l’abito per la
cerimonia della consegna dei diplomi. Purtroppo papà mi conosceva bene, e
sapeva che il mio gesto d’affetto, sebbene gradito, non era
del tutto disinteressato.
“Ok
lisa, cos’è successo, ma soprattutto quanto mi verrà a
costare?” mi chiese, sedendosi al tavolo della cucina. Mi sedetti accanto a lui
ed iniziai.
“Papino… sai che tra poco ci sarà la cerimonia per il
diploma…”
“Oh
certo tesorino mio, non vedo l’ora di vedere la mia bambina battere tutti gli altri! Dehihiohoh!” rise. Forse non aveva ben capito ciò che si intendeva con cerimonia… non era una gara!
“Papy,
non devo battere nessuno, finisco solo il liceo! E… avrei bisogno di una cosuccia…”
“Tutto
quello che la mia bambina desidera!”
“Ho
bisogno di un abito nuovo… “ dissi, incrociando le dita.
“Dehihiohoh, un abito, ma certo! Quanto ti serve? 10, 20$?”
“Ehm…
in realtà sarebbero 150…”
“AAAHHHHH!!!!!
150$!!! AAAHHHHH!!!!!!” papà si mise la mani al lati
della testa ed iniziò a sbraitare correndo per tutta la cucina, finchè mamma non prese una birra dal frigo. “Papy… guarda…
“ disse, con fare calmo. Ormai dopo venti lunghi anni era
abituata agli schizzi di follia di papà.
“Mmmhhh…. Birra… (Verso di Homer
quando immagina qualcosa di gustoso NdA)”
Papà
si calmò.
“Va
bene Lisa… “ disse “Ti comprerò quell’abito”
Saltai
in piedi e lo abbraccia “Oh… grazia papino!”
“Ehi!”
si intromise Bart “Ma come!
Sei disposto a spendere 150 verdoni per uno stupido vestito che la ciuccellona indosserà una sola volta, ma non vuoi spendere
70 dollari per ripagare i danni al giornale!!”
“Tu
non mi hai ascoltato quando ti ho detto di non trascinare
i giornali con il tuo motorino? Allora te li dovrai trovare
da solo i soldi!” replicò papà. In effetto era stato molto stupido da
parte di Bart… aveva preferito legare tutti i
giornali assieme dietro il motorino piuttosto che fare più viaggi, così, in un
giorno di pioggia, il mio geniale fratello non ha
pensato che la carta con l’acqua si scioglie. Andò a finire che nessuno, in tutti il vicinato, ricevette il giornale quel giorno, con
non poche lamentele alla redazione.
“Poi”
disse mia madre “Lisa si diplomerà! È
un giorno importante, non può indossare un abito qualunque!”
“Certo!”
continuò Bart “Perché, invece, il suo accompagnatore sarà spaciale, vero?”
A
quell’affermazione saltai in piedi “Cosa vorresti
insinuare!?”
“Che il tuo Nelson non è per nulla speciale!”
“Rimangiato
quello che hai detto!!!” e lo persi per il collo.
Ebbene
sì, io e Nelson eravamo tornati insieme, anzi per
meglio dire, ci eravamo messi insieme. All’epoca avevo solo otto anni, non
sapevo ancora bene cosa fosse l’amore o come ci si
comportava con i ragazzi. Ora, da quasi tre anni, usciva con lui, probabilmente
l’unico a cui sono piaciuta per com’ero e come sono
tutt’ora!
Da
quando era tornato suo padre tutto cambiò: finalmente
gli fecero mettere l’apparecchio ai denti, così il suo sorriso diventò ancora
più… diventò un sorriso bellissimo… perché, diciamolo, prima era davvero
bruttino… purtroppo anche lui smise di
andare a scuola, ma trovò un buon impiego come meccanico, non era il massimo,
però era una cosa in cui riusciva molto bene.
La
nostra vera storia iniziò quando frequentavo la
seconda liceo…
Ciao!!!!! Dopo moltissimo
tempo sono tornata, questa volta con una ficcy su una dei miei cartoni preferiti i Simpson!!!! =) Spero vi piaccia !!!
I personaggi di
questa storia non mi appartengono.
Buona lettura e
siate clementi!!!! =) a presto col prossimo capitolo!!!! =)