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Autore: Aerith1992    27/02/2012    2 recensioni
Se i Cercatori fossero più bravi, pensa Arthur con uno sbuffo, la partita sarebbe già finita. Hogwarts!AU [USUK]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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la partita di quidditch

Se i Cercatori fossero più bravi, pensa Arthur con uno sbuffo, la partita sarebbe già finita. Certo non si aspetta il livello dei giocatori del Puddlemere United ad esempio, che tra parentesi è la sua squadra preferita, essendo comunque la partita giocata tra Grifondoro e Serpeverde, ma davvero si potrebbe fare di meglio.

Normalmente una partita così -stiamo parlando di quegli arroganti dei Grifondoro contro la sua Casa, i Serpeverde- l’avrebbe lasciato incollato al suo sedile, come anche i suoi compagni, ma la partita sembra davvero non voler finire, tra stupidi falli che sicuramente non sono colpa dei Serpeverde -ma andiamo, sono i Grifondoro che fingono!- e i Cercatori che continuano a non vedere il Boccino e a non riuscire a prendere il Boccino. Poco più in là, non troppo lontana dal suo sedile, anche Natalia sembra annoiata -ma quando mai non lo è alla fine- e ha deciso di praticare il suo sport preferito: cercare di abbracciare Ivan. Arthur davvero lo compatisce. Dovendo condividere la stessa stanza del Dormitorio, riesce almeno in parte a capire cosa si prova quando Natalia bussa alla porta alle 2 di notte e, grazie al senso di cameratismo creatosi anche in questa occasione, lui ed Ivan hanno stretto amicizia. Certo però è che quel ragazzo non smetterà mai di inquietarlo, anche solo leggermente.

Non aiuta la leggera pioggerellina che continua a cadere dalla mattina: non è proprio pioggia, ma quasi nebbia e non c’è modo di proteggersi dall’umidità. Arthur vorrebbe davvero tornarsene nella sua Sala Comune per sedersi davanti al fuoco e riscaldarsi un poco o andare in Biblioteca e leggere qualche libro sugli Unicorni -chissà perché quelle creature si affezionano velocemente a lui, ma per una volta Arthur non ha da lamentarsi: gli Unicorni gli piacciono davvero molto- ma c’è qualcosa, o meglio qualcuno, che non gli permette di farlo: il Cacciatore e Capitano della squadra dei Grifondoro, Alfred Jones.

Ora, il pensiero che un Serpeverde come lui sia in rapporti quasi di amicizia con uno come Alfred che tanto incarna i valori della sua Casa che potrebbe essere la reincarnazione di Godric Grifondoro, lo fa veramente imbestialire. C’è anche di peggio però, qualcosa tale da farlo sprofondare dalla vergogna, qualcosa che ormai ha dovuto ammettere a se stesso per evitare di impazzire: lui, Arthur Kirkland, Serpeverde, ha una cotta per Alfred Jones. È questo purtroppo ciò che lo fa rimanere alla partita -e solo in parte il fatto che sa quanto Alfred poi lo irriterebbe ripetendo e ripetendo ancora i dettagli delle sue partite se non ci si presentasse. Per quanto odi ammetterlo Alfred è un ottimo giocatore e potrebbe piacergli vederlo giocare a Quidditch con tutta la passione che ci mette e ammirare il suo corpo da lontano con la scusa di vederlo giocare… Potrebbe, sia chiaro.

E al momento potrebbe essere così preso dall’osservare con il suo binocolo Alfred e la sua espressione concentrata -per la barba di Merlino, spera veramente di non aver pensato che sia bellissima-, che non ha mai visto durante le lezioni, che non si è accorto che il gioco si è improvvisamente movimentato: un Cercatore deve aver visto il Boccino ed essersi gettato all’attacco e, mentre i Cacciatori si  continuano a passare la Pluffa e cercano di segnare, i Battitori iniziano a scagliare i Bolidi contro il povero Cercatore, che fa appena in tempo ad afferrare il Boccino prima di essere colpito da uno di quelli. Arthur si accorge che i Serpeverde hanno perso solo quando sente un coro di ‘aww’ dai suoi compagni. Della cronaca fatta da dichiarazioni d’amore verso Romano e momenti importanti del gioco persi perché era troppo impegnato a parlare di come il tempo avrebbe influito sulla coltura dei pomodori di Antonio non ha sentito niente ed è troppo preso dai suoi pensieri persino per sentirsi deluso per la sua squadra.

Adesso che la partita è finita è almeno libero e decide di ritirarsi in Sala Comune: di Alfred, inebriato dalla vittoria e stanco e sudato, non avrà notizie fino a domani durante le due ore di Erbologia che sono costretti a condividere. Lentamente, perché la folla di studenti rallenta il tutto, esce dal campo e si avvia verso i corridoi di Hogwarts.

“Ehi Arthur!” sente una voce che lo chiama e sa benissimo chi è.

Sorpreso si volta verso Alfred, che è poco dietro di lui, ansimante, con ancora indosso la divisa rossa e oro della squadra. “Pensavo fossi troppo occupato a celebrare la vittoria, adesso, Jones” ‘per venirmi a salutare’ aggiunge mentalmente.

Alfred ride “Pensavo che non ti saresti presentato alla partita. E chiamami Alfred, è la centesima volta che te lo ripeto!”

“Se non mi fossi presentato, un certo idiota mi avrebbe dato fastidio per tutta la settimana, Alfred” risponde Arthur, ricalcando con il tono della voce il nome.

“Non so di chi tu stia parlando” dice Alfred, fingendosi ignorante, guardando le pareti ed iniziando a fischiettare.

“Invece lo sai benissimo. Non mi prendere per stupido”

“Non oserei mai” risponde giocosamente Alfred, alzando le mani e sorridendo. Il cuore di Arthur fa una capovolta.

Un momento imbarazzante di silenzio passa e Arthur non sa davvero cosa dire. Qualche battuta sarcastica sulla vittoria dei Grifondoro, forse? Un invito ad Alfred a tornare a festeggiare con la sua Casa e non dargli fastidio? Sarebbe troppo poco sincere, e sebbene come Serpeverde lui sappia mentire molto bene, in questo caso la bugia farebbe male più a lui stesso che ad Alfred, e questo sarebbe stato controproducente.

Alfred è il primo a parlare. Tossicchia come per richiamare l’attenzione su se stesso e dice “Bene, ero passato a salutarti, adesso… vado a cambiarmi” dice indicando dietro di sé, verso gli spogliatoi. “Ci vediamo domani a lezione!” esclama, per poi andarsene.

Arthur ha già deciso di fingere di non essere contento perché Alfred ha pensato di salutarlo.

  
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