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Autore: Valeriaep    27/02/2012    2 recensioni
Possono passare anni, possono cambiare le persone, ma certe cose, non cambieranno mai.
(Huddy)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Quando le persone fuggono da te, bisogna lasciarle andare. Perché il  tuo destino non è mai legato alle persone che ti lasciano. E che non vuol dire che queste siano persone cattive, significa semplicemente che la loro parte nella tua storia è finita. Nessuno conosceva bene House. Nessuno sapeva quante volte  si era seduto nella sua stanza e aveva  pianto, quante volte aveva perso la speranza, quante volte era stato deluso. Nessuno sapeva quante volte ha dovuto trattenere le lacrime. Nessuno sapeva i pensieri che gli sono passati nella mente quando era triste, e quanto orribili fossero. Nessuno lo conosceva.
-Ho trovato la porta aperta..- si giustificò House.
Aveva ascoltato quelle ultime parole. Lui sapeva tutto, lui lo sapeva da sempre.
-da quanto sei qui?-
-da poco-  rispose lui.
Lei abbassò la testa
-mi dispiace per il tuo.. matrimonio.-
Lei lo guardò, gli sorrise.
-no, non ti spiace per nulla. Cosa vuoi House?-
-Ma perché sei sempre arrabbiata con me, Cuddy.- disse lui, quasi infastidito. Era lì per lei, aveva saputo della fine del suo matrimonio, e anche se forse era l’ultima persona che lei avrebbe voluto vedere, lui era li, per farle capire con i suoi strani modi, che ci teneva ancora. Che ci avrebbe sempre tenuto, anche se erano passati, anni..-
-Io sono arrabbiata con me stessa, non con te. Sono arrabbiata perché sono sempre “carina”, perché chiedo scusa per cose che non ho fatto, sono arrabbiata  perché.. ho fatto di te la mia vita, perché dipendo da te, perchè ti penso, perchè ti desidero, perchè ti sogno. Ma piu' di tutto, perchè non ti odio e so che dovrei ..ma non posso. Non ci riesco.- Le lacrime solcarono il suo viso. Quelle lacrime la accarezzavano, come se volessero coccolarla. Lui si avvicinò a lei, non ci pensò due volte. La strinse a se. Era inebriato da tutto quel calore, era perso in quel momento.
La amava, ma quanto dolore provava dentro di se, dopo il suo addio. Provava all’interno sentimenti contrastanti. Cercò però di essere razionale. Di non farsi prendere dalle troppe emozioni contrastanti.
-Ho prenotato un volo per te e la piccola, tra due giorni. Potrete stare  da Wilson, solo qualche giorno, non ti chiedo di ritornare definitivamente, ma, solo di prenderti una breve pausa, scollegare il cervello, rivedere volti familiari.-
Lei annui.
Lui le sorrise. Istintivamente si avvicinò alla sua guancia, accarezzandola quasi con la sua bocca. Quello fu il bacio più casto, mai dato in vita sua. Probabilmente. Per poi andare via. E lasciare quella donna alle sue spalle, sorridere, da sola.
 
Aprì la porta, aveva un sorriso unico, e quei capelli scombinati, le donavano su quel viso così chiaro.
-Wilson- urlò la donna, -è arrivato House, con il ciboo.- gli sorrise, e lo lasciò entrare.
-Cuddy, tua figlia dorme, se la svegli, te la subisci tu.- Rispose l’amico mentre si affrettava a posizionarsi sul divano con la lattina di birra.

A volte, pensi di aver dimenticato una persona, ma, quando la guardi sorridere, improvvisamente realizzi di star solo fingendo di averla dimenticata, per alleviare il dolore di sapere che non sarà mai tua. Amavi profondamente Cuddy, e lo stare con lei, poterla guardare mangiare schifezze, assistere ai suoi scleri dopo un bicchiere di troppo, ti portava sempre di più alla convinzione che avresti amato sempre solo lei. Però ora la situazione si era complicata. Tu stavi cercando di avere una nuova vita, con una nuova donna. E lei, non lo sapeva, o almeno così speravi... Ma ogni volta che la guardavi, ogni volta che lei apriva bocca, per dire una qualsiasi cosa. Tu eri li, immerso del suo essere. Ad immaginare come fosse stata la tua vita, se adesso lei ne facesse ancora parte. Lei ha sempre voluto un uomo che la tenesse per mano. Ha sempre disperatamente cercato qualcuno che cantasse una qualsiasi canzone per lei, imbarazzandosi e imbarazzandola. Qualcuno che fosse più goffo che romantico. Qualcuno che  si prendesse gioco di lei solo per sentire dopo la sua risata, che giocasse con i suoi capelli per tutto il tempo. Qualcuno con cui giacere su una coperta a contare le stelle. Ma soprattutto, qualcuno  capace sempre di farla sorridere. Ha sempre disperatamente cercato questo in tutti gli uomini che ha fatto entrare nella sua vita.  Ma in realtà sapevi che quello con cui voleva trascorrere la sua vita eri TU.

Dopo  una serata insieme, come tre vecchi amici che si incontrano, e iniziano a parlare dei vecchi ricordi, tra risate, battute squallide e momenti imbarazzanti. Ti accompagnò alla porta..
-Grazie per la serat-
Tu sorridesti, e imbarazzato ti accarezzasti il collo.
Poi la vedesti avvicinare. Appoggiò le sue mani sul tuo petto. Sobbalzasti, forse per il piacere di quel tocco lieve. Ti guardò negli occhi. E con lentezza appoggiò la sua bocca alla tua. In poco tempo, le vostre lingue si muovevano all’unisono, in una danza acrobatica e d’amore. Assaporavi ogni singolo centimetro di quella bocca, mentre lei mordeva le tue labbra, desiderandoti. Avvolgevi il suo corpo nelle tue enormi braccia. Anche tu la desideravi. Poi lentamente vi staccaste. Contro la vostra volontà. Incontrasti i suoi occhi, erano pieni di Te. Le sue mani erano ancora ferme sul tuo petto. Sospirasti. Sapevi che, quella sera, tra di voi non ci sarebbe stato altro, sapevi che tu, dovevi andare via. Sapevi che anche lei, ricambiava lo stesso sentimento che provavi tu. Un semplice bacio, aveva aperto la porta della speranza. Avevi iniziato a pensare che forse non tutto era perso. Che forse avreste potuto avere un’ altra possibilità­. Forse..
Ma poi improvvisamente, quando la porta si chiuse alle tue spalle, quando il suo sguardo non si perdeva nel tuo, ritornasti alla realtà dei fatti. All'impossibilità di una storia tra di voi, alla consapevolezza del dolore che vi siete provocati. Sentivi il cuore scoppiare. Era come se ti fossi svegliato da un bellissimo sogno,  un sogno che ti aveva lasciato quell'amaro in bocca, perchè niente più era possibile tra di voi. A parte quel bacio. 
Ritornasti a casa, accarezzandoti le labbra, sentendola ancora troppo vicina a te.
Scollegasti il cervello. 
Sorridevi.
Pensavi a lei.
Lei it be
  
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