«Se allunghi la mano riesci a toccare quella stella.»
«Ma taci,non è vero!»
«Ti dico di sì,prova!Devi solo allungare il braccio e poggiare il dito su quel puntino luminoso.»
«Magari la potessi prendere davvero.»
«Ma sentila,parla quella che le stelle le ha già tutte,negli occhi.» Sorrisi e misi un braccio dietro alla testa per stare più comodo.Eravamo sdraiati su quel prato da quasi due ore e non sapevo se fossi riuscito ad alzarmi di nuovo.Mi spostai di un millimetro e impercettibilmente mi avvicinai a lei,così,giusto per farmi invadere dal suo profumo.Si stropicciò gli occhi. «Hai sonno?» «No,sto bene.» E sorridendo roteò gli occhi su di me.Luccicavano più delle altre volte quella sera e ciò li rendeva estremamente affascinanti.Avremmo potuto proseguire per una strada buia lunga chilometri con quella luce che si portava addosso e per niente al mondo l'avrei spenta.Tornai con gli occhi al cielo. «A cosa pensi?» «Boh,a niente.» Mentii. «E' impossibile.» «Perchè dovrebbe esserlo?» «Perchè nel momento stesso in cui lo dici pensi al fatto che non stai pensando.» Un sorrisino soddisfatto si fece strada sul suo viso e un sospiro uscì dalla mia bocca,silenzioso quasi come un respiro trattenuto.Non riuscivo mai a stare tranquillo per troppo tempo se c'era lei nei paraggi perchè sapevo che dopo un po' non sarei più riuscito a nascondere l'effetto che mi faceva e capii che quella fase di "tranquillo,vai bene!" era terminata sentendo il mio cuore battere un po' più forte di prima.Si girò su un fianco poggiando la testa sul braccio piegato,prendendo a fissarmi.Feci anche io lo stesso e questo non sembrava agitarla,al contrario di me che stavo respirando quasi in modo irregolare. «Ti tremano le mani,hai freddo?» «Non credo sia il freddo a causarmi questa reazione.» «Ah no?» Inarcò un sopracciglio,quasi infastidita:lei non sbagliava mai.Feci di no con la testa e le rimisi a posto un ciuffetto biricchino che era caduto.Cercavo di non fissarla troppo a lungo,mi imbarazzavo io per lei e poi sentivo le mie guance colorarsi ogni volta che ricambiava lo sguardo e non ero proprio il massimo quando arrossivo.Chiuse gli occhi e una folata di vento le scompigliò i capelli,facendole solletico.Ridemmo entrambi per la sua buffa faccia e la vidi stringersi di più nella sua felpa nera preferita,che era poi la mia.Chiuse nuovamente gli occhi e io ne approfittai per avvicinarmi a lei e cercare di scaldarla,anche solo un pochino. «Non mi sono mai piaciuti gli abbracci.» «Oh scu..» «Ma il tuo, Nicholas ,non lo riufiuterei per niente al mondo.» Il cuore impazzì e mi strinsi ancora di più a quel corpo così esile eppure tremendamente bello. «Mi piace il tuo profumo.» «E a me piace il tuo.» Rise. «Hei,che c'è?» «Siamo patetici.» «Naah,giusto un pochino,dai.» Ridemmo ancora una volta.Le diedi un bacio sui capelli e lei mi avvolse in un abbraccio da orso,uno di quelli che ti lasciano a malapena spazio per respirare ma che ami da morire. «Sei un idiota,lo sai?» «Mi pare di averlo già sentito da qualcuno,una volta.» Mi mostrò la sua luce prima di tornare a guardarmi. «Se ti tocco i capelli t'arrabbi?» «Sì!E lo sai bene!» «E se ti faccio il solletico?» «Molto!» «E se ti dessi un bacio?Uno piccolo,sulla guancia.» «Oh,fai pure.» Mi prese il viso e mi stampò - con tanto di schiocco - un mega bacio sulla guancia destra.Le soffiai via un capello del viso. «Grazie.» «Prego.Ma sappi che ti odio.» «Oh lo so,ti odio anche io, amore .» Sospirò soddisfatta e si avvinghiò di nuovo a me,poggiando la testa sul mio petto.Non chiedevo tanto,solo poterla stringere così per il resto dei miei giorni.