Ciao gente!
Questa è la prima fic di Beyblade che scrivo(l’ho iniziata
tempo fa e attualmente la sto pubblicando anche in un
altro sito),spero vi piaccia^^(il protagonista è Rei)
Fatemi sapere cosa ne pensate,accetto
anche le critiche(purché costruttive^^)
Enjoy it!
Besos
Fe85
Tokyo,6.45 a.m.
Casa di Takao
Ancora una volta aveva fatto quello strano sogno…perché
tutte le notti continuava a tormentarlo?Ma soprattutto,chi
era quel bambino così somigliante a lui?Non trovando una risposta a questi
interrogativi e non riuscendo più a dormire,Rei decise di alzarsi facendo
attenzione a non urtare i suoi compagni di squadra.
Gli altri Bladebreakers erano ancora immersi nel mondo dei
sogni e osservando le insolite posizioni in cui erano messi a Rei sfuggì un sorriso:Takao russava come una macchina a vapore e
muovendosi dava delle gomitate al prof Kappa,Max era raggomitolato su se stesso
e mugugnava la parola “maionese”in continuazione ed infine Kei dormiva
tranquillamente appoggiato contro il muro.
Ne avevano passate tante
insieme:avevano vinto tornei,affrontato avversari molto temibili,viaggiato per
tutto il mondo…erano proprio una bella squadra,ma soprattutto affiatata!Infatti
il loro motto era “tutti per uno,uno per tutti”!Era questo “l’ingrediente”che
rendeva diversa la squadra dei Bladebreakers da tutte le altre.
Takao,il capitano,era
ritardatario,un pozzo senza fondo,pasticcione,testardo ma se uno dei suoi
compagni era in difficoltà o aveva qualche problema,lui era sempre pronto ad
aiutarlo!
Max era simpatico e gentile,quando
qualcuno di loro litigava il biondino riusciva sempre a riportare il buonumore.
Kei,bè…Kei era Kei!Soprannominato
“l’asociale” per via del suo carattere schivo e freddo(all’apparenza),il russo
sapeva però fornire ottimi consigli nei momenti più critici. Il Dranzerbalder
era un tipo di poche parole ma a loro due bastavano gli sguardi per intendersi.
E per concludere,lui:era un tipo
pacato e riflessivo,non perdeva mai il suo sangue freddo di fronte a nulla.
Terminato il torneo Justice Five, lui e Max avevano deciso
di trasferirsi definitivamente in Giappone,provvisoriamente
erano ospiti a casa di Takao ma presto avrebbero trovato un’altra sistemazione.
Lanciando un’ultima occhiata al simpatico gruppetto che se
la ronfava alla gran più bella,Rei uscì dalla palestra
e si diresse in bagno. Visto che aveva sudato parecchio a causa di quel sogno,che si poteva tranquillamente definire un incubo,optò per
una doccia:forse oltre che a giovargli fisicamente, avrebbe portato beneficio
anche alla sua mente. Appena ebbe regolato l’acqua sulla temperatura giusta,si tolse i vestiti e si infilò nel box doccia. Mentre si insaponava i capelli ripensò a quell’incubo:era
ambientato nel villaggio della tribù della Tigre Bianca,dove aveva abitato
durante la sua infanzia;lui e altri suoi amichetti stavano giocando a bey
quando ad un tratto compariva un bambino identico a lui,stessi capelli
neri,stessi occhi dorati che con un ghigno malefico gli diceva “Presto verrò a
rovinare la tua vita”. Dopodichè Rei si svegliava di soprassalto ansimando
pesantemente e per quanto si sforzasse di trovare un senso
a quelle parole,non ci era ancora riuscito. Magari sbagliava a dare tutta questa importanza ad uno stupido sogno però aveva la
sensazione che celasse qualcosa;inoltre ogni volta che ripensava a quel bambino
provava una morsa allo stomaco. Voleva scoprire a tutti i costi chi era.
Conclusa la doccia e asciugatosi i capelli,Rei si infilò i primi indumenti che gli capitarono sotto
mano e uscì a fare una passeggiata:avrebbe fatto colazione nel suo bar
preferito.
Era una bella mattina estiva,il
sole appena sorto brillava in cielo creando dei bellissimi giochi di luce,gli
uccellini cinguettavano allegramente e…
-“Ma mi stai ad ascoltare sì o
no?!”-
Delle urla provenienti dalla casa confinante con quella di
Takao ruppero la tranquillità mattutina e svegliarono tutto il quartiere. A Rei
spuntò un enorme gocciolone sulla testa.
Sapeva a chi appartenevano quelle urla disumane:erano di Yuriy. Ormai ci era abituato:ogni
mattina il rosso dagli occhi di ghiaccio faceva la ramanzina a Boris a causa
del suo rendimento scolastico.
Anche Yuriy e Boris avevano
deciso di stabilirsi in Giappone per iniziare un nuova vita,lasciandosi alle
spalle gli anni trascorsi al Monastero e Vorkoff e così erano diventati i loro
vicini di casa!
Con Yuriy non parlava molto,in
quanto a loquacità il Wolborgblader era
simile a Kei. I loro dialoghi erano:“ciao come va?”
“bene, grazie e tu?”Fine.
Con Boris addirittura non c’era dialogo:forse
perché non aveva del tutto dimenticato quello che gli aveva fatto passare al
primo torneo mondiale in Russia,lo aveva mandato all’ospedale in fin di vita
quel pazzo!Se qualcuno gli avesse chiesto quale fosse la cosa che più lo
intimoriva,lui avrebbe fatto sicuramente il nome di Boris!
Rei notò che appollaiati sul
tetto c’erano Brooklyn con un piccione sulla spalla e Mystel che
chiacchieravano amabilmente,il blader dai capelli arancioni si accorse della
sua presenza e lo salutò:
-“Miao^^!”-
Ma Brooklyn ci era o ci faceva?!Lo
stava prendendo per il cu** o cercava di fare il simpatico?!?Era difficile
intuire quello che passava per la testa a quel pazzoide:Brooklyn era un vero
enigma!Più complicato anche di un cubo di Kubrick!Era sicuro che se avesse
fallito come blader avrebbe sicuramente trovato impiego come veterinario o come
zoologo vista la sua passione per gli animali. Forse iniziava a capire perché
Yuriy era così sclerato:con tutti quei pazzi che
giravano per casa come non esserlo?!?Infatti Brooklyn e Mystel condividevano lo
stesso appartamento degli ex Demolition Boys.
-“Ehilà Rei!”-lo salutò gioiosamente Mystel.
Mystel era allegro e solare, era un tipo che faceva
amicizia facilmente. Tra loro due si era creato un bel rapporto:si allenavano insieme,scherzavano,si divertivano!
-“Ciao ragazzi!”
-“Dove vai di bello?” domandò
Mystel.
-“E c’è da chiederlo?Sicuramente andrà dalla sua
bella^^-replicò Brooklyn
Ma come faceva quel maledetto a sapere sempre
tutto?!Leggeva nella mente?Pensò Rei mentre diventava rosso come un
peperone:colpito e affondato!
-“Allora non ti tratterremo oltre!”disse Mystel ridendo.
-“Ci vediamo!”si congedò il cinese.
Rei attraversò velocemente il
parco e in un batter d’occhio era già arrivato in centro. La città ormai si era
completamente svegliata:la gente correva per arrivare
al lavoro in orario,le mamme accompagnavano i propri figli a scuola,i negozi
erano tutti aperti. Tutto sommato a lui piaceva quel tran tran:al suo villaggio, invece,era abituato alla quiete totale.
Si fermò di fronte all’insegna di un bar e dopo aver aspettato
un poco,aprì la porta.
Il bar era piccolo ma accogliente,era
arredato con dei graziosi tavolini bianchi e delle sedie dello stesso colore,le
pareti erano dipinte di un bel azzurro cielo ed erano adornate con foto e
quadri di paesaggi. Dietro al bancone c’era una ragazza con dei lunghi capelli
rossi raccolti in una coda e degli splendidi occhi color blu notte che gli sorrideva…quel sorriso dedicato esclusivamente a lui lo
rendeva così felice.
-“Buongiorno Rei chan”-lo salutò con quella sua voce così
delicata.
-“Ciao Salima…”
CONTINUA…
P.S. abbiate pazienza con me ma non so usare ancora bene l’html,sorry T.T
P. P .S . i
primi due capitoli sono una sorta di introduzione.
Ciao ciao!^^