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Autore: whiteskin    28/02/2012    10 recensioni
Eravamo creature della notte, consumate dal nostro stesso amore, e non avevamo niente in quel momento, solo due cuori, ed un unico respiro che colmava il più grande dei silenzi.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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morphine


just close your eyes
the sun is going down


lettura consigliata con safe & sound di taylor swift

 


Quanto amavo restare sulla poltrona ferma a guardarti, sorridevi con la tua lattina di pepsi in mano.
"La coca cola non mi piace.. fa meno bolle" ripetevi ogni volta scrollando le spalle, come se anche le pareti del supermercato non lo sapessero.
Ogni tanto distoglievi lo sguardo dal televisore e mi guardavi per qualche istante sorridendo dolcemente, quanto amavo quel sorriso. 
Vorrei poter tornare indietro, quando il tuo volto era presente solo sull'annuario scolastico, ma a te non importava.
Non ti importava di essere il più grande giocatore di basketball, né quello di hockey, e neppure il genio informatico, no quella roba non faceva per te.
Il ricordo di quando, da piccoli, ti trovavo da solo a suonare la batteria nel tuo garage ritorna limpido come il cielo questa mattina, amore.
Mi manca essere sotto il tuo stesso cielo, l'unico vero complice del nostro primo bacio.
Un altro ricordo limpido che vaga nella mia mente da ormai quattro anni, è quel giorno in cui mi prendesti per mano, eri eccitato come un bambino che calcia il suo primo pallone, ma nei tuoi occhi riuscivo a vedere la tristezza che nascondevi. 
"Parto" fu la tua unica parola, il sorriso scomparve, ti scostasti i capelli con una mano e abbassando lo sguardo mi spiegasti tutto.
Ma io non potevo dimostrarmi delusa, o chiederti di rimanere, così l'unica cosa che mi limitai a fare fu annuire, annuii e ti abbracciai con le poche forze che mi rimanevano dopo quella notizia devastante, e dentro di me le riuscivo a sentire le crepe che si formavano nel cuore che piano piano si spezzarono in fragili pezzi. 
Non facevi che scusarti e promettermi che un giorno saresti ritornato, a trovarmi, a trovare me, Ryan, Chaz, e tutta la squadra di hockey, ma infondo la colpa non era la tua.
Non potevi immaginare ciò che saresti diventato, nessuno di noi poteva. 
Mi è mancato vederti crescere, vederti diventare più alto, io non c'ero, vederti entusiasta dei primi peli sul viso, io non c'ero, sentire il cambiamento radicale della tua voce, io nemmeno c'ero.
O meglio, c'ero, a chilometri e chilometri di distanza, ma c'ero. Così imparai la differenza tra esserci, ed essere al tuo fianco.
Ed ogni volta che ritornano vivi questi pensieri, una morsa allo stomaco mi divora, così mi siedo fuori al giardino e accendo una sigaretta. 
Quando tornasti in quel freddo dicembre e mi vedesti fumare, ti sedetti accanto a me e preoccupato mi spiegasti che non potevo rovinarmi la vita per un po' di tabacco, io ti promisi di smettere, da lì cominciai a fumare di nascosto in tua presenza, a correre in camera mia e riempirmi di profumo quando Christian, nel bel mezzo del pomeriggio, urlava che eri tornato.
Justin era in città.
Una volta mi chiedesti anche il motivo per cui avevo cominciato, ma non ti risposi scrollai le spalle e calpestai la miccia ormai ridotta all'apice sotto le mie converse chiare.
Tu non potevi sapere che era a causa tua, che era l'unico modo per distrarmi, e non pensare per qualche istante a quanti giorni erano passati dalla tua partenza e di tutti i vuoti che lasciavi partendo e portandoti via una parte di me.
Molte notti, sai, passo una mano sulle lenzuola verde pastello, lenzuola consumate, stropicciate, vissute.
Lenzuola ancora impregnate del tuo profumo, della scia che lasciavi quando silenziosamente raccoglievi le tue Vans e sgattaiolavi via, un volo per Parigi, Los Angeles, Londra, Singapore, Sidney, ogni volta una destinazione diversa. Ma a me bastavano eccome, quelle poche ore d'amore che ci dedicavamo la notte, quando tu appartenevi a me ed io a te, e non c'era nessun altro al di fuori di noi. 
Nessun bacio d'addio, sapevo che saresti tornato, solo non sapevo quando.
Oggi mi manca la tua presenza, ora siedo sulla stessa poltrona, ma la visuale è diversa. 
Musica lenta scorre nella mia mente, mentre chiudo gli occhi e come ogni sera mi abbandono ai ricordi.
Consapevole del fatto che su quella poltrona bordeaux potrei anche invecchiare, consapevole che l'unica cosa che non mi abbandonerà mai saranno i miei sentimenti verso di te.
Perché nulla rende giustizia a quei miseri secondi in cui spontaneamente mi sorridi, appena mi vedi avanzare verso di te, un'immagine che rimane impressa nella mia mente ogni volta che tu vai via. 
Infondo vorrei solo ritornare indietro, quando eravamo creature della notte, consumate dal nostro stesso amore, e non avevamo niente in quel momento, solo due cuori, ed un unico respiro che colmava il più grande dei silenzi.


 
you'll be alright
no one can hurt you now









perchè ho scritto questa one shot senza senso e senza conclusione?
no non sono uscita pazza!
Sì okay mi mancherà qualche rotella, ma l'altro giorno riflettevo,
che è dura anche per gli amici di Justin.
E non parlo di Ryan, o Jaden, o Sean, o Chaz.
Parlo di tutti gli amici di Justin di Stratford che da un giorno all'altro hanno perso il loro migliore amico.
riferimenti a chaz puramente casuali
e quindi ho voluto scrivere questa one shot, al femminile.
E se non avete capito, è Caitlin la narratrice e.e
Inizialmente era la sorella 'immaginaria' di Ryan
ma ho cambiato idea.
Dato che, per chi ha già letto qualcos altro di mio, conosce il mio stile
ipermega contorto, se non avete capito qualcosa chiedetemelo tranquillamente
RIBADISCO che è una One Shot, non ci sarà un seguito.
Detto questo devo seriamente smetterla di farmi venire queste idee di notte, che poi scrivo altrimenti mi dimentico
e non dormo e la mattina sono uno zombie AHAHAHAHAHAH
vabbè agg frnut (?) grazie a tutte voi donnole bellissimiissimissimissime che avete letto e apprezzato
e soprattutto un enorme applauso per tutte coloro che hanno letto TUTTO il myspace che è quasi più lungo della storia stessa
A presto donnole dal pelo lucido
*sparisce in una nube di fumo*

martins - xbieberspancake on twiddah

  
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