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Autore: ElenaDobrevSomerhalder    28/02/2012    3 recensioni
SPOILER 3x15!
Questa storia ha come protagonisti principali Stefan e Damon, e un nuovo personaggio che manca nella serie TV (svelato nel 2 capitolo, se volete un indizio: ha a che fare con il passato di Damon e Stefan e NON è Sage).
Ambientata a Mystic Falls, dalla fine della 15esima puntata della terza serie. Ci saranno anche dei flashback, alcuni mai presi in considerazione nella serie TV. Ci sarà anche molto Defan ♥ ma l'idea è di non trascurare anche i personaggi secondari, per cui aspettatevi anche un pizzico di Klaroline e.....Mabekah (Matt e Rebekah, lo so sembra assurdo ma io li shippo!).
Premetto che sono una Delena convinta, e probabilmente si arriverà al Delena nella storia. ♥ Ma non così presto!
Tratto dal terzo capitolo:
Adesso Damon ed Elena erano soli in salotto.
"Tutto ok?" le chiese Damon sussurrando.
"Sì. Sono molto sorpresa ma è tutto ok. Dopotutto è meglio così, no? So cosa vuol dire non avere i genitori, e credo che a qualsiasi età questo non cambi." rispose calma Elena.
Damon annuì. "Che ne dici, andiamo di là?" le propose poi.
"No, aspetta. Cosa intendeva prima Stefan? Ha detto che dovevi dirmi qualcosa."
"Elena, lascia perdere. Ora andiamo." rispose sbrigativo Damon e fece per alzarsi, ma Elena lo bloccò afferrandogli il polso. Damon si sedette di nuovo dov'era.
"Damon, lo sai quel che si dice sulle donne e la curiosità, vero? Ormai che mi hai accennato qualcosa devo sapere tutto." disse Elena incrociando le braccia.
"Elena, lo sai quel che si dice sui vampiri e la pazienza, vero? Se gliela fai perdere ci mettono un millesimo di secondo a farti fuori." gli rispose Damon prendendola per i polsi e avvicinando il viso al suo. Solo un paio di centimetri li dividevano.
Damon riuscì a sentire il battito di Elena accelerare notevolmente, ma sapeva che non era per la paura.
Elena restò impietrita qualche istante, poi tornò in sé. Sbuffò e si divincolò dalla presa, poi a passo svelto se ne andò in cucina, furiosa.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Like I'm Coming Back To Life 1
Questa è una storia che ha come protagonisti principali Stefan e Damon, e un nuovo personaggio che manca nella serie TV.
Ambientata a Mystic Falls, dalla fine della 15esima puntata della terza serie, vedrà entrare in scena alcuni personaggi nuovi, oltre a quelli già presenti a Mystic Falls.
Ci saranno anche dei flashback, alcuni mai presi in considerazione nella serie TV.
Si inizierà a capire qualcosa di più dai capitoli più avanti, ma già dal 2 potrete capire la piega che prenderà la storia.
Premetto che sono una Delena convinta, ma non so ancora come far andare questa storia riguardo la situazione sentimentale di Elena e i fratelli Salvatore.
Detto tutto questo, spero proprio vi piaccia!
Buona lettura!



Capitolo 1

Damon era appena tornato a casa dopo aver salvato per l'ennesima volta Elena, trasformando Abby in vampira. Era intento a lavarsi le mani per far sparire le tracce di sangue, e voleva bere qualche bicchiere di bourbon in pace prima di farsi la doccia e andare a dormire.
Col suo udito vampiresco sentì Stefan entrare in casa.
«Sta bene?» disse Damon guardandolo, mentre suo fratello stava arrivando nella sua camera.
«Elijah ha mantenuto la sua parola.» rispose lui fermandosi quando ormai era nella camera con il particolare letto king size, poi si voltò verso di lui: «Rebekah l'ha liberata».
«Bene. Tutto nel mondo è di nuovo al suo posto.» disse il moro prendendo il bicchiere pieno di bourbon che aveva lasciato affianco al lavabo, e si avviò verso il salone. Ma il fratello lo fermò: «Ho perso a testa o croce, Damon. Avrei dovuto trasformarla io Abby. Perché l'hai fatto tu?».
«Perché non sono cieco. Lo vedo quel che sta succedendo. Sei appeso ad un filo, Stefan. Hai a malapena superato la frenesia da squartatore e vuoi soltanto essere di nuovo il vecchio Stefan.» rispose Damon guardando negli occhi il fratello.
L'altro scosse la testa, poi rifletté a voce alta: «Quella parte di me se n'è andata per sempre».
«Ah, sì?» il fratello maggiore interruppe i suoi pensieri «Quanto tempo è passato dall'ultima volta che hai bevuto del sangue umano?».
Stefan rimase sorpreso di quanto il fratello lo tenesse d'occhio: «Come lo sai?».
«Passa 146 anni con qualcuno, e inizierai a capire quando mente.» gli rispose sorridendo. «Rispondi. Da quanto tempo è che non bevi?» continuò, e sorseggiò un po' di bourbon.
«Dalla sera in cui ho minacciato di fare andare fuori strada Elena sul Wickery Bridge.» disse distogliendo lo sguardo dal fratello.
«Visto? Non hai niente per cui sentirti in colpa. Perché aggiungere anche questo all'elenco? Comunque, non c'è di che.» gli rispose diretto Damon, e iniziò di nuovo ad avviarsi fuori dalla camera. Ma Stefan lo bloccò una seconda volta: «Sai, nemmeno tu me la dai a bere. La ami ancora, Damon.» gli disse mentre era ancora di spalle. Poi si girò, e confessò: «E' vero. Pensavo di potertela soffiare onestamente. Ma lei non mi ha voluto. E' meglio così. Ad ogni modo, sono più bravo a fare il cattivo». Alzò il bicchiere come per fare un brindisi e se ne andò.
Stefan andò a farsi la doccia, e mentre era sotto il caldo getto d'acqua rifletté su tutti gli ultimi avvenimenti: da quando Damon era stato morso da Tyler erano successe tantissime cose, e lui si era semplicemente abbandonato a Klaus pensando fosse la cosa più ragionevole da fare per salvare tutte le persone a cui teneva, come suo fratello, Elena e i suoi amici. Ma sapeva che mentre lui non c'era, tra Elena e Damon le cose erano cambiate: lo notava negli sguardi che si scambiavano, che una volta aveva solo lui nei confronti di lei, mentre ora l'avevano entrambi, l'uno per l'altra. Il suo cuore era diviso tra l'amore per il fratello e l'amore per quella ragazza che aveva salvato dalla morte nello stesso punto in cui poi l'aveva minacciata di trasformarla in vampiro, cosa che, lui lo sapeva bene, lei avrebbe detestato. Voleva riabbracciarla, voleva baciarla ancora, voleva ancora farci l'amore, ma non sarebbe mai più riuscito a farlo senza avere sensi di colpa. Come poteva stare con la ragazza che anche suo fratello amava, sapendo che anche lei adesso provava qualcosa nei suoi confronti? Come poteva cancellare tutto il male che le aveva procurato in questi mesi, tutte le volte che le aveva detto di non farsi più vedere e non cercarlo più perché lui non la voleva più nella sua vita, e quella maledetta idea del Wickery Bridge poi? Come poteva far finta di non vedere il cambiamento di suo fratello? Decise che aveva una sola scelta da fare per sistemare tutto, perché nessuno soffrisse più.
Uscì dalla doccia convinto della decisione presa, si asciugò, si vestì e andò giù in salotto. Damon era lì come al solito, accomodato sul divano a sorseggiare bourbon.
«Io e te dobbiamo parlare, fratello.» esordì.
«Perché, non abbiamo parlato abbastanza per stasera?» ghignò Damon, continuando a sorseggiare il bourbon.
«Matt mi ha detto quello che hai fatto l'altra sera.» disse, e il fratello di scatto si alzò, posò il bicchiere sul tavolo e si mise di fronte a lui, solo pochi centimetri di distanza li dividevano.
«Che cosa avrei fatto?» disse con aria di sfida.
«L'hai salvato. Se non fosse stato per te non si sarebbe rotto solo le ossa della mano, ma anche quelle del collo. Kol l'avrebbe ucciso come era nelle sue intenzioni, se non fossi arrivato tu a fermarlo. E noi invece abbiamo pensato l'avessi fatto per quello che ti ha detto Elena. LEI ha pensato che l'avessi fatto per questo, Damon, e ancora non riesce a perdonarsi di quella maledetta frase che ti ha detto» gli rispose Stefan, guardando il fratello dritto negli occhi.
Damon si girò e cominciò a camminare verso il camino «Beh, chi ti ha detto che io l'abbia fatto per salvarlo?» sbuffò, «Volevo solo fare un dispetto a Kol, quello sbruffone ha fatto finta di non riconoscermi».
«Damon, non ci casco. Lo so che l'hai fatto per Elena, perché Matt è un suo amico e non avresti sopportato di vederla soffrire per aver perso un'altra persona a cui teneva. Non devi mentirmi, sono tuo fratello. Anzi, non dovresti mentire neanche ad Elena. Se tu glielo dicessi....» stava dicendo Stefan, ma suo fratello si voltò di scatto, gli andò incontro e gli mise la mano attorno al collo sbattendolo al muro «Se io glielo dicessi, mio caro Stefan, non cambierebbe nulla! Lei ha sempre voluto te, come Katherine, mi ha solo usato mentre ne aveva bisogno, quando tu non c'eri, ma ora che sei tornato è come se tutto quello che è successo durante l'estate fosse stato cancellato! Ora deve solo andare così: tu ricominci a mangiare i coniglietti e torni con Elena, lei sarà contenta di stare col fratello buono e io continuerò a essere visto come il cattivo della situazione, e continuerò a salvarvi il culo perché è così che dev'essere, chiaro?» Damon sputò quelle parole con tutta la rabbia che aveva in corpo.
«No, Damon, te lo dico io come dev'essere: io me ne andrò il più lontano possibile, cercando di cambiare vita, tu dirai tutta la verità ad Elena e lei capirà quello che sei diventato GRAZIE a lei, ammetterà i suoi sentimenti che ha verso di te, e starete finalmente insieme, e tu continuerai a proteggerla perché questo è quello che ti dice il tuo cuore.» disse l'altro, ancora bloccato al muro da suo fratello.
«Stai delirando Stefan!» urlò Damon togliendo la mano dal collo del fratello «Non andrà mai così, e io non dirò mai ad Elena quella che tu credi che sia la verità!».
«Allora glielo dirò io prima di andarmene.» disse Stefan andandosi a sedere sul divano.
«Tu non te ne andrai, Stefan.» disse l'altro e lo guardò di sbieco.
«Ormai ho una certa età Damon, non credo tu possa avere voce in capitolo in queste mie decisioni.» sbuffò il minore dei Salvatore, facendo un sorrisetto beffardo al fratello.
Damon stava per rispondergli, ma sentì bussare alla porta e si fermò. Andò ad aprire, chiedendosi chi fosse a quell'ora.
Elena avrebbe dovuto già essere a casa, quindi escluse questa possibilità. Sperava con tutto il cuore che non fosse lei: non era affatto il momento adatto per averla attorno, dopo la discussione avuta col fratello. Pensò che forse poteva essere Rebekah, magari voleva il bis vista la nottata passata il giorno prima, ma stavolta non aveva molta voglia di divertirsi. Era stanco, e stufo degli altri, che credeva suoi amici ormai: prima gli dicevano di fare una cosa e poi se la prendevano perché l'aveva fatta. Proprio non li capiva.
Aprì la porta, chiunque ci fosse fuori sarebbe stato una sorpresa, in ogni caso.
Quando Damon vide la persona che si era presentata davanti casa sua restò immobile, paralizzato, scioccato.
Questa era DAVVERO una sorpresa, di quelle che non si dimenticano mai.

 To be continued......



Ed ecco il primo capitolo! Alla fine appare un personaggio misterioso, vedremo chi è nel prossimo capitolo. Ma secondo voi, chi potrebbe essere? Rispondete nelle recensioni!
A proposito di recensioni, apprezzo chiunque commenti la mia creazione, perché sia in bene sia in male mi aiutate a crescere e migliorarmi!
Ringrazio chi metterà la storia tra le preferite o tra le ricordate, chi la seguirà e chi la commenterà!
Al prossimo capitolo!
   
 
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