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Autore: Kuro_rin    28/02/2012    2 recensioni
salve a tutti...questa è la primissima storia che ho pubblicato su questo sito e ho deciso di riproporla cambiando qualcosa e sopratutto aggiustando l'html che non sapevo proprio come usare!! dunque, è il compleanno di Levy( ho inventato un giorno) e il nostro caro Gajeel vorrebbe farle un regalo...come andranno a finire le cose per lui?
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gajil Redfox, Happy, Levy McGarden, Natsu, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era il 29 Gennaio

Era il 29 Gennaio, la città di Magnolia era ricoperta da una delicata coltre bianca. Tutto taceva, tutto era circondato da un silenzio quasi irreale. Il buio della sera stava costringendo gli abitanti ad accendere le lampade e il loro numero, presto, avrebbe fatto sembrare la città ancora più magica di quanto già non fosse.
All’improvviso, quasi come a rovinare apposta quel calmo e  stupefacente paesaggio, tre individui sfrecciarono a tutta velocità tra le vie, facendo venire un accidente ai passanti e distruggendo qua e là qualche pupazzo di neve, faticosamente costruito da qualche bambino ormai in lacrime!
Ma chi sono questi tre pazzi che corrono come dei forsennati per le strade di Magnolia? Cosa li spinge a tanto disordine? Insomma, che diavolo succede qui??
Per capirci meglio dobbiamo tornare indietro, alla mattina dello stesso giorno, a Fairy Tail.
Quella mattina la gilda era più movimentata del solito, tutta via nessuno insultava nessuno, non c’erano scazzottate, niente gare di bevute, niente scherzi, niente di niente. Il grande indaffararsi di tutti era dovuto ad un giorno molto speciale: era il diciottesimo compleanni della piccola Levy!
Tutti si erano messi d’accordo per organizzarle una festa a sorpresa; l’intero progetto veniva capitanato da Lucy, tesa come non mai e attenta a fare in modo che nessuno dei presenti creasse troppi danni alla sua creazione, d’altra parte quando si chiede ai ragazzi di Fairy Tail di non fare casino è automatico che loro facciano tutto il contrario. Lucy ormai si era abituata a tutto ciò, ma poco le importava perché quella festa sarebbe stata perfetta.
Il Master Markarov, con l’aiuto di Jet e Droy, aveva allontanato Levy dalla città inventandosi una missione fasulla che potesse attirare la piccola ragazza: le aveva chiesto di recuperare un antico manoscritto. Figuriamoci se il piccolo topo di biblioteca non avrebbe accettato immediatamente, magari con anche un po’ di bava alla bocca.
Comunque quella mattina il team Shadow Gear era partito presto e non sarebbe tornato fino a sera. Perfetto, davvero perfetto: il grande piano di Lucy per la preparazione della festa poteva avere inizio!
“ Evergreen metti quei vasi di gardenie su ogni tavolo, per favore. Juvia potresti spolverare le sedie? Lisanna vai a prendere i piatti e Mira come siamo messi per le vivande?”
La gilda era tutto un via vai di posate, picchieri, tovaglie e quant’altro: “ Elfman aiuta Fried con gli striscioni, Erza la torta di fragole è finita? Gray ti prego rivestiti e…NASTU LASCIA STARE IMMEDITAMENTE IL TACCHINO!”
Eh già, un vero casino!
Proprio in quel momento, sbucato dall’infermeria dove aveva passato la notte, Gajeel borbottava per il casino che quei pazzi stavano facendo: “ Si può sapere che diavolo state facendo tutti quanti a quest’ora della mattina?”
“ Ma come non lo sai? Oggi Levy compie diciotto anni e le stiamo organizzando una festa a sorpresa” Lucy dall’alto della sua carica da comandante era diventata tutta rossa e scodinzolava come un cane per l’emozione: “ Sarà una serata fantastica! Ih ih ih ih”
In quel preciso istante, il volto imperlato di sudore, la mente annebbiata, il corpo rigido, Gajeel si vide passare davanti tutta la vita: era…era il…compleanno di..di…Levy??!!
“ CHEEEEE COSAAAAAAAA????!!!!” Un urlo squarciò in due l’intera gilda e tutti, dal primo all’ultimo, si girarono a guardarlo.
Una volta accortosi che lo stavano fissando con sguardo interdetto, girò sui tacchi e si defilò dalla situazione che stava diventando piuttosto imbarazzante; che diavolo,pensò,perché nessuno mi ha detto che era il compleanno di Levy? Maniaci deficienti, ora cosa cavolo faccio?! Cazzo!
Era intento a maledire uno per uno quegli idioti quando gli venne un’idea: sarebbe andato dall’unica persona che sapeva l’avrebbe potuto aiutare. Gli scocciava fare cose del genere e si sentiva un debole, ma non aveva altra scelta.
“ M-mi serve il suo…”
“ Siiiii???” Lo spettacolo che si parava davanti agli occhi del vecchio Markarov era quello di un rabbioso e imbarazzato ragazzone: braccia incrociate al petto, sguardo ruotato verso destra per non far vedere il leggero rossore sulle guancie, uno spasso.
“ Si insomma,” riprese Gajeel “ mi serve il suo…a…”
“ Coraggio Gajeel, ce la puoi fare. Il tuo Master è qui apposta per te. Ah ah ah!”“ La smetta di pigliarmi per il culo dannazione…” si schiarì la voce per ridarsi un contegno e prese fiato “ MI SERVE IL SUO AIUTOOOO”. L’aveva detto talmente forte che per poco il povero master Markarov non cadeva giù dalla sedia.
“ Accidenti ragazzo, stai più attento! Ah, lo so già perché sei qui: vuoi fare un regalo a Levy ho ragione?”
“Maledetto!!” Gajeel era furioso: quel vecchio bastardo lo stava prendendo forse per un idiota?
“ Uh uh, Gajeel!!! Non sapevo che…”
“ Taci vecchiaccio. Non sono affaracci tuoi, ti ho solo chiesto di aiutarmi”
“ Ho capito, ho capito…mmmmm….vediamo. Ecco, potresti farle un regalo. Che te ne pare? Alle donne piacciono queste cose: Levy è piuttosto semplice quindi le comprerei un normalissimo braccialetto”
“ E dove lo vado a pescare?”
“ Ah non lo so, non sono affari miei giusto? Divertiti Gajeel. Ah ah ah”
Ringhiando come una bestia, il Dragon Slayer si allontanava a grossi passi: Un braccialetto? Dove lo vado a prendere un braccialetto? Non posso chiedere certo ad una donna, sarebbe umiliante! E poi non voglio che sappiano…
Immerso nei pensieri non si era accoro di essere andato a sbattere contro Natsu, intento a scappare da Lucy che lo voleva morto per aver mangiato metà dei panini.
“ Ehi Gajeel stai più….ahhhhhhhhhhhh!!! Gajeel che ti succede, hai una faccia più orribile del solito”
“ Ah, non ho neanche voglia di pestarti per una cosa del genere: ho altro a cui pensare”
“ Davvero? Che cosa?”
“ Niente che ti riguardi moscerino; cavolo sei sempre in mezzo alle scatole tu? A voi mi verrebbe voglia di…..”
“ Che hai da fissarmi con quell’aria da maniaco eh?”
“ Ghi ih ih ih…ti va di fare un patto moscerino?”
“ Che genere di patto?”
“ Se tu mi aiuti a fare una cosa, ti cederò tutte le miei missioni da qui a un mese! Allora?”
“ DAVVERO??? DA QUI A UN MESE???!!! Aspetta un attimo…c’è sicuramente un ighippo!”
“ No, niente di niente”
“ Mmmmm, Cos’è che devo fare esattamente?”
“ Un acquisto per me”
“ E perché non te lo fai da solo?”
“ Bhe, perché è…imbarazzante”
“ Un acquisto imbarazzante? Uh uh…biancheria intima”
“NON DIRE STRONZATE”
“ Bhe che cosa c’è da acquistare più imbarazzante della biancheria?”
Gajeel, ormai spazientito, prese Natsu per il collo della maglietta e se lo trascinò dietro per mezza Magnolia.
A nulla servirono le proteste del ragazzo: Gajeel era determinato a comprare quel braccialetto. Ormai era diventata una questione di onore maschile ed era disposto a tutto.
Era ormai pomeriggio inoltrato quando i due si fermarono dietro a dei bidoni della spazzatura, di fronte ad un certo negozio. Ansimante per la corsa, con ancora il ragazzo dai capelli rosa al guinzaglio, Gajeel era deciso a finire tutta quella follia al più presto.
“Ehi moscerino!”
Natsu dal canto suo si meravigliava di avere ancora il collo attaccato alle spalle.
“ CAZZO GAJEEL, VOLEVI UCCIDERMI PER CASO?”
“Abbassa la voce, non voglio che qualcuno ci veda qui”
“TU BRUTTO….ah…aspetta un attimo! Dove siamo?”
“ Lo vedi che sei un idiota!? Siamo davanti al treasure”
Al che?”
“AHHHHHHHHH…AL TREASURE!!! UN NEGOZIO DI GIOIELLI”
“Un negozio…di…oh, oh no, oh no no no no no! Mi hai incastrato dannazione, io non ci vado li dentro: i tuoi problemi amorosi te li gestisci da solo!”
“ Come osi brutto pivellino, abbiamo fatto un patto te lo ricordi?”
“ Bhe puoi tenerti le tue missioni! Preferisco rimanere senza lavoro per i prossimi mille anni piutto che entrare li dentro”
“ Ma smettila, non ci vivi neanche mille anni”
“ Che ne sai magari con una buona dieta…”
Gajeel era nero dalla rabbia, prese Natsu per la maglietta e con uno sguardo da assatanato lo teneva inchiodato contro il muro del vicolo: “ Senti un po’ tu, tutto ciò è già al quanto patetico da parte mia per cui non ho intenzione di umiliarmi ancora di più!”
Natsu non fece neanche in tempo a ribattere che, improvvisamente vide una luce di salvezza!
Proprio sopra di loro stava svolazzando il piccolo Happy: era appena tornato dal porto con un bel sacco pieno di pesciolini.
“ HAPPY!!”
Il gatto, guardando in basso vide Natsu e Gajeel nascosti in un vicolo, sul punto di menarsi,pensò.
“ Ehi ragazzi, che succede? State per pestarvi?”
“ Non ancora Happy, ma ci serve il tuo aiuto”
Gajeel guardò Natsu per qualche secondo, poi guardo l’animale, poi di nuovo Natsu: aveva intuito che cosa qual moscerino avesse intenzione di fare.
“ Ghi ih ih”
“ Ehm, ok. Cosa?”
“Lo vedi quel negozio laggiù? Devi entrare e comprare una cosa”
“ Ma quella è una gioielleria!! Che cosa devono fare due uomini in una gioielleria?”
Ora fu Gajeel a prendere parola: “ Niente che ti riguardi. Prendi questi soldi, entra dentro e compra un braccialetto. Non sprecare tempo per cose inutili ed esci immediatamente, sono stato chiaro? Inoltre se proverai a farne parola con qualcuno, puoi considerarti un gatto morto!”
Il piccolo Happy, impaurito e tramante fino alla coda, guardò Natsu interrogativo: “ Ha a che fare con il compleanno di Levy?”
Come risposta ebbe Natsu che assentiva, serio, con le braccia incrociate al petto e Gajeel con il volto leggermente paonazzo e lo sguardo torvo, girato dall’altra parte.
“ Mhm, è così allora? D’accordo, andrò a comprare il braccialetto….”
I due ragazzi finalmente avevano raggiunto il loro obbiettivo, era fatta.
“ Ad una condizione…”
Ecco, sarebbe stato troppo semplice scamparla in quel modo.
“ Natsu, voglio che tu mi rifaccia il letto per il prossimo mese. Gajeel, voglio avere il resto dei soldi dell’acquisto per comprarmi dell’altro pesce”
I due si guardarono un attimo, sospirarono: quel maledetto li aveva messi nel sacco entrambi. Non potevano fare altro se non assecondare i suoi desideri.
“ Che tu sia maledetto topastro”
Gajeel era stravolto: una giornata così umiliante non l’aveva mai vissuta. Per fortuna stava per finire.
Ci vollero dieci minuti buoni perche Happy uscisse dal negozio; si era giustificati dicendo che c’era molta coda e che molte di quelle signore gli avevano offerto delle caramelle.
Poco importava, era già buio e sicuramente la festa stava per cominciare: i tre presero tutte le forze che rimanevano loro in corpo dopo la turbolenta giornata e, come il vento, corsero verso la gilda in mezzo alla neve e alle grida dei passanti.
Una volta arrivati, i festeggiamenti erano già iniziati e purtroppo non aveva neanche fatto in tempo a cambiarsi i vestiti.
Levy era già arrivata: i capelli sciolti lungo le spalle, un vestito rosso lungo fino al ginocchio che si stringeva sulla vita con un nastro di raso bianco.
Era bellissima.
Gajeel era visibilmente teso e a disagio; Natsu e il piccolo Happy lo spinsero verso la festeggiata: dopo tutto il gran casino che avevano fatto, non avrebbero certo permesso a quello stupido di mandare tutto all’aria.
Gajeel si avvicino a Levy e le chiese di seguirlo: tre paia di occhi indiscreti li seguirono fino all’eterno, nel cortile della gilda.
Con tutta la non curanza che riuscì a dimostrare, il Dragon Slayer di ferro porse ad una Levy al quanto sorpresa e imbarazzata   una bustina color blu.
La ragazza l’aprì con cautela, quasi avendo paura di romperla: ne tirò fuori un filo d’orato, molto semplice, fatta eccezione per una piccola piuma appesa ad esso.
La ragazza rimase senza parole, guardava Gajeel. Il ragazzo dal canto suo non voleva certo apparire diverso dal solito: al dolce grazie di Levy rispose con uno dei suoi grugniti.
Neanche quello riuscì a far credere alla ormai giovane donna che l’acquisto di un regalo tanto bello non gli fosse costato niente.
Fu un bene che Markarov, Happy e Natsu avessero già da tempo deciso di non spiarli più per seguire i festeggiamenti: le dolci labbra di Levy, appoggiate a quelle dure e fredde di Gajeel, sarebbero state per sempre un segreto custodito dalla neve.

  
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