ciao belle bimbe!! eccomi qui,con una nuova storia.. 
beh.. nuova storia,nuovo inizio.. 
perciò sarò di poche parole..
spero vi piaccia e buona lettura. . 
non dimenticate di lasciare una recensioncina:)
Mels :)



-Her world- 


“- Evelyn! Evelyn! Per favore, un sorriso alla fotocamera!
Urla un fotografo.
La giovane cantante acconsente,sorridendo e mettendosi in posa.
Chi la guardava avrebbe detto che veniva da un altro mondo, aveva una bellezza a parte: gli occhi azzurri,i capelli biondo-castani e lunghi raccolti in uno chignon, la carnagione bronzea e le labbra sporgenti.
Addosso al suo corpicino un vestito lungo, di un colore tendente all’oro.
La biondina si guarda intorno agitata: centinaia di persone urlano il suo nome guardando lei, che splende sotto la luce dei flash, camminando sul tappeto rosso.
Si avvia verso la folla,per fare qualche foto,come di solito faceva.
Tutti sono stupendi, emozionati anche solo vedendola.. Ma una ragazza con le lacrime agli occhi attrae la sua attenzione.
- oh,per favore non piangere!
Esclama la bionda cantante,mentre abbraccia la ragazza.
-  Grazie,Evelyn!
Sussurra la ragazza scoppiando a piangere.
- di niente..
Risponde Evelyn continuando a fare autografi.
- Evy,vieni.. Non c'è  tempo .. Abbiamo tra poco un'incontro con i giornalisti!
La ammonisce Josh, il suo manager.
- Josh, questa gente è venuta fin qui per vedermi..
Ribatte la magrolina .
- ok ,ma fai veloce.
Risponde il suo manager.
Josh sapeva meglio di chiunque altro che Evelyn realizzava sempre tutto ciò che voleva.. E se c’era una cosa che veramente voleva era stare lì.. tra i suoi fan,sentirsi apprezzata.
- buongiorno, sono Allison McCarteney, di Vanity Fair.. Cosa ne pensi del premio vinto?
Chiede una giornalista,prendendo Evelyn di sorpresa. Non si può negare un’intervista a Vanity Fair.
È la legge della jungla.
- beh,sono molto,molto emozionata. E felice. . Ringrazio tutti i miei fan. Sono come la luce del sole. Loro mi fanno brillare..
E così arrivo fin qui!
Esclama la ragazza indicando il teatro dietro di lei.
- è stupendo!
- Evelyn.. All’inizio cantavi ai balli di fine anno,non è così?
- è vero. Io e le mie amiche avevamo fatto una band, ma era per divertimento. Poi è successo che Josh mi ha scoperto per caso. La gente mi ha sentito cantare e sono piaciuta loro.
- Evelyn,a vent’anni.. Come ti descriveresti?
- beh, sono felice, amata e realizzata.
- cos’è che ti rende felice?
Evelyn sorride.
- vedere il sorriso di queste persone. Guardati intorno, questa gente sta piangendo per me..
- nient’altro?
- beh,sicuramente la mia famiglia, i miei amici e..Dio,che mi ha dato tutto ciò.
- grazie per l’intervista. 20 giugno 1970.
Questa è stata Evelyn Jeckins, cantante di fama mondiale e fresca vincitrice del premio a cui ogni artista sogna. Lei ci è riuscita.
Complimenti, Evelyn.
Conclude la giornalista.
Evelyn si guarda intorno orgogliosa di ciò che vede, orgogliosa della sua vita.. Tutto è spettacolare,tuttavia le manca qualcosa.
Qualcosa che sarebbe arrivato molto presto..”


Another world.. Abbey's world.. 

In una piccola cittadina del nord America, in una graziosa casa rosa, una ragazza è stesa sul suo letto.. Accanto alla castana dai lunghissimi capelli, un diario dalle pagine ormai ingiallite e consumate..
“Evelyn Jeckins” c’è scritto sulla copertina del diario, con una scrittura corsiva e graziosa.
La ragazza dagli occhi azzurri come il mare osserva il diario per qualche minuto.
Si tratta di un quaderno di media grandezza, dalla copertina rosa pallida, forse anche a causa del passare di così tanti anni.
Questo diario è appartenuto a sua nonna,Evelyn,ma non è un diario qualsiasi. Al suo interno, la nipote trova tesori inestimabili, frasi che ormai saprebbe recitare a memoria, ma soprattutto fotografie della nonna e delle centinaia di posti in cui aveva messo piede.
In una delle ultime pagine del diario ,che sembra un vecchio libro, ecco una foto memorabile..
“oggi,2 marzo 1994 è nata lei,la mia nipotina tanto aspettata. Te la presento: Abigail Eleanor Paris Jhonson”
Recitava la didascalia sotto la foto della graziosa bambina nei primi giorni di vita. Abigail ora è cresciuta,ha diciassette anni e ormai è una donnina: i capelli biondo-castano , lunghi e lisci, a volte mossi.. lo sguardo intelligente e allegro, la carnagione scura e sempre abbronzata, gli occhi profondi che a volte sono azzurri cielo altre volte verde speranza.
Abbey sospira, alzandosi dal letto e dirigendosi verso lo specchio della sua camera. Accenna un sorriso che si fa subito spazio sulle sue fossette.
Si siede su una poltrona accanto e si ferma a pensare.
Le piace pensare, vedersi fare cose che nella vita reale non farebbe mai,ma che giocando con la fantasia, si concede con un sorriso sulle labbra.
Le piace vedersi un giorno fare qualcosa di veramente importante, poter disegnare un sorriso sul volto di un bambino malato, come le piace fare nei suoi dipinti..
Con gli occhi della fantasia si vede un giorno girare il mondo in lungo e in largo,come fece sua nonna,Evelyn. Sogna di passeggiare su Fifth Avenue, di prendere il the da Harrods, spendere tutti i soldi delle paghette su Times Square. Si vede andare a tutta velocità per le strade di Los Angeles e passeggiare per Champes Elisèe.
Ma il posto che Abbey ama di più si trova nella sua soffitta. Lì conserva ogni singolo pensiero,ogni singola promessa fatta all’alba di una notte passata ad osservare le stelle e poi dipingere fino alla mattina.
Da lì, vide la prima stella cadente,da lì dipinse il primo quadro, scattò la prima foto. Da lì iniziò a vivere.
È sempre da quella soffitta che vuole dare il suo primo bacio, vuole innamorarsi la prima volta,vuole tante cose.. E sa che riuscirà a realizzarle.
“quando Abbey Eleanor Paris Jhonson si propone una cosa,nessuno può fermarla” le ripeteva sua nonna pochi anni fa.
Poi,quando Abbey aveva appena 14 anni, sua nonna morì a causa di una malattia misteriosa.
Di quella donna magnifica rimase un diario, delle fotografie e il ricordo.. Il ricordo di una donna, un’artista, che pur desiderata da migliaia di uomini ai suoi tempi, ne scelse solo uno, Jacob.
Nonno Jacob era davvero bellissimo quando era giovane; Abbey ne sa a memoria i tratti e le espressioni del viso dalle foto della nonna.
Purtroppo le rimanevano solo le foto. Nonno Jacob era morto dieci anni dopo la nascita del figlio,Christopher , il padre di Abbey.
La bionda-castana si alza dalla poltrona e si dirige verso la finestra,da dove scorge i pini ormai pieni di neve e il marciapiede di cui conosce a memoria ogni singolo dettaglio.
Ammira il tramonto e abbassando lo sguardo,scorge il suo amico d’infanzia,nonché suo vicino di casa.
Il suo nome è Thomas. Quando Abbey era piccola passava il tempo con lui e con quella che è tuttora la sua migliore amica, Daisy.
Saluta l’amico,esce dalla sua camera e si dirige ancora una volta nel suo mondo.. in soffitta.

 " This is her world..she don't cares to the other's rumors..
She's just true and beautiful,like a butterfly.. 
.. But a boy will change her "colors" ..