CAN LOVE BORN ANYWAY?
Note: Molte delle frasi riportate in questo capitolo sono state tratte dalle puntate 122 e 123 di Dragon Ball Z.
Goku sorrise al giovane Trunks e lo guardò
allontanarsi in volo. Non si era mai sentito così euforico. Sudava e fremeva di
una voglia folle oltre che inevitabile per un uomo con sangue saiyan nelle vene:
combattere. Era appena stato avvisato da un ragazzo venuto dal futuro che
tra tre anni avrebbe combattuto con degli esseri mostruosi - totalmente
differenti dagli altri avversari finora affrontati: due cyborg. Due cyborg
abbastanza forti da mettere KO tutti i suoi amici, in un altra epoca. Due cyborg
che nemmeno un super Saiyan potente come Trunks era riuscito a sconfiggere. Due
cyborg che avrebbe dovuto temere, ed invece Goku sentiva di non vedere l’ora di
trovarseli di fronte.
”Ehy, papà!” gridò Gohan correndogli incontro, seguito dallo Z-team al gran
completo. Ritornando improvvisamente al presente, Goku incrociò le braccia e
pensò “E adesso come faccio a spiegare questa assurda storia a tutti gli altri?”
Crilin gli si avvicinò “Allora Goku, che cosa ti ha detto quel ragazzo?”
Il saiyan si grattò il capo, imbarazzato. Si rese conto di aver già dimenticato
la maggior parte delle cose che Trunks gli aveva detto, in particolare la data e
l’ora in cui sarebbero apparsi i cyborg. Ridacchiando, azzardò un “Ooh, bhè! Non
era niente di speciale… No.”
Gli altri strabuzzarono gli occhi, sorpresi.
”Faresti meglio a dirci tutto, è una questione troppo importante!” intervenne
Piccolo, cogliendo alla sprovvista Goku. “Eeeh! Ma è pazzesco! Ma mi vuoi dire
come hai fatto a sentirci?“
Junior sorrise sotto i baffi, rispondendo “Forse non lo sai ma le mie orecchie
funzionano molto meglio delle vostre…”
Bulma prese Goku per un braccio “Che cos’hai di così importante da dirci?”
”Dai. Parla…” insistette Crilin. Goku tentennò, non sapeva proprio da dove
cominciare per rendere la storia il più verosimile possibile.
”Se non vuoi spiegare come stanno le cose, lo farò io al tuo posto…” sbottò
Junior, spazientito.
Goku si allarmò “Ehy, no. Aspetta un attimo. E’ meglio se spiego tutto io.
Dunque: quel ragazzo si chiama Trunks, ed è venuto dal futuro… con una macchina
del tempo costruita da Bulma – che nel futuro sarà sua madre!”
La ragazza ebbe un leggero mancamento, ma si riprese all’istante e portò le mani
ai fianchi, indispettita. “Che c-cosa? Non raccontare storie assurde, Goku!
Macchina del tempo?… Io, sua madre?”
”Ma è vero! Oh, sapevo che non mi avreste creduto. Eppure quel ragazzo è davvero
venuto dal futuro… e sapete perché può trasformarsi in Super Saiyan? Perché è
figlio di Vegeta!”
”GOKUUUU! Il ragazzo aveva detto di non raccontare a nessuno della sua
nascita!!” sbraitò Piccolo, sconvolto.
”Davvero? Ops, me ne ero dimenticato…” si scusò Goku, sogghignando.
Crilin fissò prima Yamcha e poi Bulma, dicendole “Cavolo, Bulma! Avrei scommesso
che avresti messo su famiglia con Yamcha, ed invece… proprio con Vegeta!”
Bulma era arrossita da capo a piedi, si sentiva scottare: da quando Vegeta
viveva sotto il suo stesso tetto si era ritrovata più volte a fantasticare su di
lui… Aveva scoperto di sentire la sua mancanza quando non era presente, e di
essere invece felice quando lui era vicino a lei e le rivolgeva la parola.
Sensazioni improvvise di gioia e di tristezza che dipendevano unicamente da
quell’uomo tenebroso e affascinante. Tuttavia non voleva mancare di rispetto a
Yamcha e tentava in tutti i modi di soffocare quei sentimenti. Ed ora…
”E’ vero quello che sta dicendo?” Yamcha si scagliò con violenza verso di lei,
prendendola con forza e scuotendola. Era visibilmente turbato. “E’ vero che ti
piace Vegeta?”
Bulma abbassò il capo al colmo dell’imbarazzo. “No, Goku sta delirando… non sa
quello che dice… E poi, per fare un figlio, bisogna essere in due a volerlo.”
Solo in quel momento tutti si voltarono verso Vegeta per vedere quale reazione
aveva avuto alla notizia. Il saiyan era completamente pietrificato e con lo
sguardo perso nel vuoto…
“V-Vegeta! Dai, su… Non fare così. Non è poi tanto male diventare padre… E poi
lo sarai solo fra due anni e mezzo.” disse Goku, cercando di farlo tornare in
sé. Ma Vegeta continuava a stare immobile, incapace di reagire.
Piccolo incrociò le braccia, fissando in malo modo Goku “Hai visto quello che
hai combinato?”
”Se siete tanto scioccati per così poco, come reagirete quando finirò di
raccontare il resto della storia?” brontolò Goku. “Lascia perdere, racconterò io
tutto quanto. Non voglio che qualcuno di noi perda la vita, dovremmo allenarci
duramente nei prossimi tre anni.”
E così Piccolo raccontò a tutti ciò che Trunks aveva riferito a Goku. Com’è
facile immaginare, le parole uscite dalle labbra di Piccolo colpirono tutti i
presenti.
“Dal futuro? No, non posso crederci. E’
una storia assurda!” concluse infine Yamcha, che non voleva credere né al fatto
che sarebbe morto per mano di due cyborg in un futuro alternativo, né al fatto
che una persona potesse viaggiare nel tempo, e soprattutto che Bulma potesse
stare insieme a Vegeta e avere un figlio da lui. Era tutto troppo inconcepibile
per essere vero.
”Voi siete liberi di non credere alle mie parole, ma per ciò che mi riguarda
inizierò subito ad allenarmi. Non ho intenzione di lasciarci le penne!” rispose
Piccolo guardando tutti, ad uno ad uno, severamente.
”Oh, è quello cos’è?” Sopra le loro teste Trunks li stava osservando per
un’ultima volta dall’interno di una macchina del tempo. Dopo aver fissato a
lungo suo padre e sua madre, e aver salutato tutti con un cenno della mano, il
ragazzo scomparve insieme alla strana macchina.
”E’ sparito! Pensandoci bene, credo che mi allenerò…” disse Crilin fissando il
punto in cui Trunks era svanito.
”Già, anch’io…” disse Tenshinhan.
Vegeta si era leggermente ripreso. La notizia di due nuovi fortissimi nemici da
combattere lo aveva distolto per un attimo dal fatto che Goku avesse insinuato
cose inammissibili… su una presunta relazione con Bulma ed un figlio.
*Non accadrà mai. Non mi abbasserò mai al livello di quello stolto di
Kakaaroth, che ha voluto una donna terrestre e dei figli mezzosangue. Mai e poi
farò la stessa cosa! Devo solo diventare un Super Saiyan… distruggere i cyborg,
Kakaaroth e questo insulso pianeta!* pensò infuriato, stringendo i pugni.
Anche Bulma aveva distolto il pensiero da Vegeta e da Trunks, preoccupandosi
invece dell’arrivo dei due cyborg… come poteva contribuire a dare una mano ai
suoi amici ad annientare quei terribili mostri? Immediatamente un’idea le balenò
in testa “Ehy! Ho trovato la soluzione! Perché non eliminate il Dottor Gero? Non
dovrebbe aver ancora creato i terribili cyborg… che cosa ne pensate, ragazzi?
Potremo evocare il drago Shen Long con le sfere e chiedergli dove si trova il
Dottore. E una volta eliminato lui, fra tre anni non ci sarà di che
preoccuparsi… Possiamo modificare il nostro destino, ora che siamo stati
avvisati…” Avrebbe voluto aggiungere anche *da quell’angelo di mio figlio…* ma
le parve un commento un po’ azzardato. ”Complimenti! Sei un genio, Bulma… Così
possiamo evitare di combatte contro i cyborg!” esultò Crilin, approvando la sua
idea.
”LASCIA PERDERE O TI AMMAZZO! QUESTI NON SONO AFFARI TUOI, DONNA!”
L’urlo di Vegeta fece rabbrividire tutti i presenti. Tutti tranne Bulma, che gli
si avvicinò temeraria, cantandogliene di santa ragione: “NON SONO AFFARI MIEI?
CERTO CHE LO SONO!! SEI TU LO ZUCCONE, QUESTO NON E’ UN GIOCO! La sorte della
Terra dipende da noi!”
”Bulma, stai zitta! Calmati…” cercò di fermarla Crilin.
Bulma e Vegeta si fulminarono con lo sguardo. Goku sospirò: forse aveva fatto
davvero male a rivelare a quei due il loro futuro insieme. Probabilmente non
sarebbero più andati d’accordo, ora… Sospirò ancora, prima di dire “In realtà
Bulma, anch’io vorrei combattere contro i cyborg, e poi non possiamo eliminare
qualcuno che non ha ancora fatto nulla di male. Non sarebbe corretto!”
Bulma piagnucolò: anche gli altri sembravano essere d’accordo con Goku... Non le
rimase altro che arrendersi e sperare che il destino potesse essere modificato.
FINE PRIMA PARTE