Hai bisogno di un dio
che ti dondoli la culla,
un dio per il giorno in cui
la stanchezza non ti farà sperare
e vedrai cederti al nulla
dei pensieri più bui.
Una carezza da inseguire,
follia e ragione per te
non possono equivalere.
Senti premersi il tempo
felice e il malumore:
sbattono, corrono,
digrignano i denti aguzzi.
Noi, per l'odio, siamo struzzi,
ma votati all'amore.
Una nenia silenziosa:
come follia e ragione
posson mai equivalere?
Hai bisogno di esser utile,
quando non migliore e pio.
Dal tuo inferno impossibile,
ti rispetto, a modo mio;
anche se è ormai improbabile,
lo avrei voluto anch'io
un motivo per resistere
mascherato da Dio.