29/02/2012
1 recensioniNote dell'autrice: La storia si colloca all'incirca a metà di Città di Vetro, poco prima che Jocelyn si risvegli dal coma. Fanfiction liberamente ispirata alla canzone "Angels of the moon" dei Thriving Ivory.
Enjoy it!!!
Angels of the moon
Don't tell me if I'm dying cause i don't wanna know
if i can't see the sun, maybe I should go
Don't wake me cause I'm dreaming of angels of the moon
Whera everyone you know never leaves too soon
Non dirmi se sto morendo perchè non lo voglio sapere
Ma se non posso vedere il sole, forse dovrei andare
Non svegliarmi perchè sto sognando di angeli sulla luna
Dove ogni persona che conosci non sei ne va mai troppo presto
Tra i vivi
Jocelyn dormiva.
Sentiva una voce lontana sussurrare il suo nome, ma non riusciva ad aprire gli occhi.
Era tanto stanca…
-Jocelyn, svegliati! Ti prego, svegliati!-
Era una voce stranamente familiare, il suo nome sussurrato all’infinito…
"Jocelyn, svegliati! Siamo in ritardo!
Lei sorrise. Era a Idris ed aveva quindici anni.
Era solo una ragazzina che giocava con il suo migliore amico.
Lucian correva e lei lo seguiva, i capelli rossi che sventolavano selvaggi al vento, l’eco delle loro risate che risuonava in tutta la valle.”
“Tre anni dopo.
La ragazzina si era fatta donna, i capelli indomabili erano intrecciati con cura e la divisa nera da Cacciatrice era stata sostituita da un prezioso vestito di seta verde smeraldo. Il suo bellissimo sposo l’attendeva all’altrare, i capelli biondi che quasi sembravanp risplendere. Era felice, più di quanto non avrebbe mai potuto immaginare.”
“Jocelyn era seduta sul bordo del letto, tormentandosi le mani .
-Valentine?
-Si, cara?
La donna si voltò lentamente verso il marito, mordicchiandosi le labbra, mentre lacrime di gioia le inondavano gli occhi.
-Aspetto un bambino-
Aveva vent’anni.”
“-Allora stregone, puoi farlo o no?
Magnus Bane la guardò con i suoi verdi occhi felini.
-Jocelyn Morgenstern- sussurrò, scandendo piano le sillabe –tu vieni a casa mia, mi chiedi di fare una cosa pericolosa e quasi sicuramente illegale e ti giustifichi dicendo che il mondo dei Nephilim non è adatto a tua figlia. Non mi stai dicendo la verità.
-Io…io…-balbettò Jocelyn –io non capisco cosa intendiate!
-Oh, io invece penso che capiate molto bene cosa intendo! Ho ottocento anni e, a differenza di quello scemo di tuo marito, so perfettamente cosa ti passa per la testa!- sembrava che lo stegono non riuscisse più a trattenersi -Hai paura che tua figlia tradisca, che diventi come te. Ma lei sarebbe migliore di te, e tu lo sai. Sei una codarda!!! Jocelyn...- il tono di Magnus si addolcì leggermente. -Non puoi fuggire per sempre. Per quanto grande possa essere la tua colpa, non è fuggendo che sconterai la pena.
La donna sighiozzava piano, il viso fra le mani."
“Torna tra i vivi, Jocelyn!”
E finalmente aprì gli occhi.