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Autore: Elettra28    29/02/2012    7 recensioni
Santana, Brittany ed il Glee Club dopo la scoperta dell'incidente di Quinn
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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“Rachel è tardi, perderemo il posto così” Finn era sempre più nervoso ed ormai aspettavano da più di un quarto d’ora, dopo l’ultimo messaggio che Quinn aveva mandato a Rachel.

La ragazza, col suo abito bianco candido, passeggiava nervosamente per la stanza
“mi ha scritto che stava arrivando, perché non è qui allora?” disse, spalancando le braccia nervosamente mentre teneva in mano il cellulare

Santana non ce la faceva più a sostenere quella situazione, si guardava intorno e vedeva il professor Schuester  che cercava di calmare una nervosa Silvester che voleva andare via , Kurt che sbuffava in continuazione lamentandosi con Blaine che quel matrimonio era già iniziato male con questo ritardo snervante, Tina, Mike, Sam e Mercedes giocherellavano a lanciarsi da una parte all’altra della stanza i mazzolini delle damigelle, mentre, tutta la famiglia degli adulti Hudson-Hummel-Berry, continuavano a parlottare piano trà di loro.
No…. decisamente non reggeva più quella situazione, non reggeva quell’inutile vestito rosa schoking che la Berry l’aveva costretta ad indossare, come non reggeva al pensiero che, in quel momento, poteva stare benissimo nel letto della sua stanza a “festeggiare”, con la sua Brittany, la vittoria strameritata alle regionali, invece che stare in mezzo a quella gabbia di pazzi, con due suoi compagni che avevano preso l’insana decisione di sposarsi a 17 anni.

Sbuffò sonoramente e decise di fare qualcosa, visto che non poteva più contare sull’abbandono della Silvester e cogliere l’occasione per seguirla, disse

“Basta Berry! Mi sono rotta di aspettare e di vedere il tuo futuro marito piagnucolare come un lattante”

Prese il suo cellulare e compose un numero , attirando l’attenzione di tutti con quella frase. Mentre sentiva squillare, colse il sorriso malizioso di Brittany, che la guardava già pregustando la  fine di quella serata assieme…. Si capirono al volo e Santana le fece un occhiolino


“Fabray, se hai deciso di fare uno scherzo per boicottare questo matrimonio alla Disney, sappi che ti odio, uno perché non mi hai coinvolto e due perché mi stai costringendo a rimanere, per più di mezz’ora, nella stessa stanza con Finn Hudson sudaticcio in uno dei suoi giorni migliori…. Quindi per favore prendi il tuo culetto rosa e vieni subito qui, così la finiamo con questa storia”

disse tutto d’un fiato e velocemente appena sentì l’apertura della chiamata .

“Pronto?.... p-pronto chi parla?”

Santana si irrigidì non sentendo la voce di Quinn, ma quella di un uomo che rispondeva col fiatone ed un sacco di rumore attorno a lui.

“Pronto? Chi è lei? Dov’è Quinn?” disse, mentre tutti la guardarono perplessi

“sono un paramedico e la signorina che lei stà chiamando, ha subito un grave incidente, l’abbiamo appena estratta dalle lamiere, la stiamo portando al Santa Rita, come si chiama lei?”

Santana, dopo aver sentito la frase “grave incidente” non sentì più niente, perché la sua mente era stata invasa da un fischio fortissimo, che partiva dalle sue orecchie e si distribuiva per tutta la testa, sentì il fiato corto, riuscì solo a vedere le facce preoccupate di tutti i suoi amici intorno a lei

“pronto? Pronto signorina mi sente? Come si chiama?” l’uomo scandì le parole ed urlò per farsi capire
“Sa…Santana Lopez” rispose a mala pensa, mentre tutti si erano messi in piedi ed avvicinati a lei
“Signorina Lopez, come si chiama la proprietaria del telefono al quale stà chiamando?” chiese ancora
“Quinn…. Qu….Quinn Fabray” rispose automaticamente

“che succede Santana?” Rachel le afferrò un braccio, con gli occhi spalancati ed evidentemente agitata

Sentì dall’altra parte del telefono che l’uomo ripetè a qualcuno il nome di Quinn che evidentemente lo annotava da qualche parte

“lei è qualche parente, amica? Può avvisare i famigliari?”
“amica…. Si certo posso chiamare la madre” disse con già le lacrime agli occhi
“bene, noi siamo in ambulanza ora…. Singorina faccia presto, perché è molto grave” disse l’uomo, per poi chiudere la chiamata

“che è successo Santana?” chiese Will, come se fosse l’unico ad avere avuto il coraggio di pronunciare quella domanda
“Quinn….” Si mise a sedere, mettendosi le due mani sulle labbra “Quinn ha avuto un incidente, è grave e la stanno portando al pronto soccorso” riuscì a dire per poi crollare in un pianto

*****

Lei e Brittany erano sedute dietro, nella macchina che Mike guidava affiancato da Tina,  dal momento della notizia, aveva preso la mano di Brittany e non l’aveva più lasciata. Sentiva freddo e con l’altra mano si stringeva il petto, per evitare di tremare, non era sicura stesse tremando per il freddo o per la tensione ma non riusciva a fermarsi.

Si girò verso la sua ragazza, che teneva uno sguardo impassibile e non aveva detto una parola, da quando aveva saputo dell’incidente. Voleva trovare delle parole per tranquillizzarla, perché sapeva che, in quello sguardo impassibile e così serio, la sua Brittany stava soffrendo, succedeva sempre così, aveva un modo tutto suo di affrontare i dolori, si isolava, non diceva una parola e si chiudeva nel suo mondo, sapeva che, per lei, era una sorta di protezione perchè era terrorizzata di perdere la sua amica in quel momento. Voleva riuscire a dire qualcosa di rassicurante, perché sapeva che Brittany le avrebbe creduto e se le avesse detto di non preoccuparsi che sarebbe andato tutto bene si sarebbe tranquillizzata, ma non ci riuscì…. Quella volta, Santana Lopez, non riuscì nemmeno a far prevalere la voglia di far star bene la sua ragazza e dire una bugia, quella volta, rimase in silenzio, mentre si dirigevano verso l’ospedale che distava pochi km dal municipio dove erano loro.

Arrivarono in contemporanea con l’ambulanza che trasportava Quinn

“Quinn! Quinn!!!!” Santana scese di corsa dalla macchina “Fatemela vedere!” urlò, mentre ancora stavano facendo scendere la barella dall’ambulanza
Vide il volto completamente insanguinato della sua amica ed urlò
“Quiiiiiinn! Noooo” accorgendosi che era svenuta e non rispondeva ai suoi richiami
“Signorina si allontani, dobbiamo portarla subito in sala operatoria!” disse un paramedico, mentre Mike si era lanciato verso di lei e l’aveva afferrata, prendendola letteralmente in braccio, perché si allontanasse.

Mentre si dimenava trà le braccia di Mike per essere liberata, cercò Brittany, La vide ferma da un lato, immobile, che guardava un punto fisso.
“lasciami andare!” urlò a Mike che la mise per terra.

Corse verso Brittany e l’abbracciò, sentì che la bionda rispose alla sua stretta, ma molto debolmente mentre lei piangeva trà le sue braccia. Si staccò dopo qualche secondo ed incontrò il suo sguardo sempre più cupo e terrorizzato.

“Andiamo!” le disse, prendendole la mano e trascinandola dentro, dove nel frattempo, stavano arrivando anche gli altri.

****

Aspettarono alcune ore, nel frattempo era arrivata la mamma di Quinn, che si avvicinò a loro e disse

“E’ uscita ora dalla sala operatoria, bisogna aspettare non si sà se ce la farà, per ora è in coma” si mise a piangere, mentre tutte le persone li intorno erano talmente devastate, che non sapevano cosa dire. Poi prese coraggio e disse

“Andate a casa, non serve che restiate tutti qui, siete stanchi dalla giornata, andate a riposare, appena so qualcosa vi chiamo”

Tutti annuirono e qualcuno si avvicinò ad abbracciare e confortare Judy Fabray.

“signora Fabray, se permette, vorrei stare qui a farle compagnia ed a vegliare su Quinn con lei” Rachel, con ancora l’abito bianco, si avvicinò a lei. La donna annuì mentre tutto il resto del gruppo tornò a casa.


****

Erano passate a prendere la macchina di Santana e si stavano dirigendo verso casa della latina. Brittany non aveva ancora detto mezza parola, la mora si stava veramente preoccupando. La guardò distogliendo per un secondo lo sguardo dalla strada

“hai chiamato a casa per dire che stai da me?” le chiese, per poter sentire almeno la sua voce
La bionda annuì solamente.
“Bene” cercò di sorriderle e le prese la mano, guardandola preoccupata
“San?” disse improvvisamente “per favore puoi tenere lo sguardo sulla strada?”
“oh… s…si certo, hai ragione” disse, lasciando subito la sua mano e tenendo tutte e due le mani sul volante.
 


Si erano messe subito a letto, dopo aver raccontato ai genitori di Santana quello che era successo e non aver voluto mangiare niente, tutte e due si sentivano lo stomaco chiuso.

Santana non poteva togliersi dalla testa il viso insanguinato di Quinn , chiudeva gli occhi e la vedeva, ogni volta che appariva quell’ immagine nella sua mente, sentiva una stretta al cuore.

Strinse Brittany trà le sue braccia, sapendo che quella stretta le avrebbe alleviato un po’ di quel dolore sordo che sentiva dentro l’anima.

“come stai?” le chiese baciandole la nuca. Brittany sospirò e si strinse più forte a lei “Britt….?” Cercò il suo sguardo, sapeva che non stava bene, come sapeva altrettanto che non poteva tenersi tutto dentro così

La bionda affondò il suo viso sulla clavicola di Santana che sentì l’umido delle sue lacrime che le bagnavano il collo. Finalmente era riuscita a piangere

“Amore mio…. “ la cullò trà le sue braccia per qualche minuto lasciandola sfogare per poi sussurrarle
 “andrà tutto bene vedrai”
“d…dici sul serio San?” chiese singhiozzando
“credo di si Britt, non ci possono separare… ricordi? Siamo un trio!” sentì di dirlo, anche se non lo sapeva veramente e questa cosa le faceva provare un senso di frustrazione, oltre che di dolore immenso.

Non sapeva se la sua migliore amica ce l’avrebbe fatta, ed improvvisamente le venne voglia di dire a Quinn un sacco di cose: che le voleva bene prima di tutto, che si sentiva terribilmente in colpa per non esserle stata vicina nei momenti terribili della sua vita, quando aspettava  Beth, le voleva dire che, se un giorno avesse sposato Brittany, avrebbe voluto lei come testimone di nozze, perché nei suoi silenzi, nei suoi sguardi e nei suoi sorrisini maliziosi, aveva sempre saputo che era innamorata di Brittany ed era sempre stata dalla loro parte. Le scese una lacrima a quel pensiero.

“San ho paura” la voce così spaventata di Brittany, la destò dai suoi pensieri
“hey… hey…. Andrà tutto bene ok? Fidati di me” le disse, prendendole il viso trà le mani e notando che smise immediatamente di piangere  annuendo.
Avvicinò il suo viso e la baciò, decise che non c’erano parole che potessero confortare pienamente quel dolore, ma forse un bacio poteva alleviarlo un po’.

“Ti amo Brittany….” Lo pronunciò, come se fosse l’ultima occasione che avesse avuto per dirglielo, decise che, da quel momento in poi, l’avrebbe pronunciato tutte le volte che lo sentiva, anche a costo di dirglielo cento volte al giorno, mai come in quel momento, sentiva l’importanza di dover esternare quel sentimento a persone a cui si vuole bene, si sentì stupida per tutte le volte che avrebbe voluto dire che voleva bene a qualcuno e non l’aveva fatto per orgoglio. Adesso ne capiva l’importanza.

Brittany la strinse ancora più forte a se e disse

“ti amo anche io Santana…. Ti amo tantissimo” come se le avesse letto nel pensiero.

Si baciarono di nuovo con più passione, poi la mora disse
“tu hai sonno?”
“no… tu?”
“nemmeno….” Si fermò a pensare, poi esclamò “ho un’idea, aspetta” disse, riprendendo un po’ di entusiasmo
Prese in mano il cellulare, pronta a scrivere un messaggio, ma non fece in tempo, perché sentì che gliene arrivò uno

*dormite? Io e Blaine non ci riusciamo, troppi pensieri per la testa*

Sorrise nel leggere e lo fece vedere alla bionda ancora avvinghiata a lei. Si scambiarono uno sguardo d’intesa e poi scrisse

*ti stavo per scrivere io, non riusciamo a dormire nemmeno noi* e lo inoltrò

*ok…. Ci vediamo da me trà un quarto d’ora* rispose Kurt quasi subito


 
Nel giro di mezz’ora tutto il Glee club si era radunato nel salotto di casa Hummel. Qualcuno aveva portato da mangiare ed anche da bere, per poter passare il tempo in quella veglia originale ed improvvisata.


Avevano passato una settimana terribile, prima il tentato suicidio di Dave e poi, quella sera, l’incidente di Quinn, dopo che avevano vinto insieme a lei le regionali. Troppe emozioni, avevano solo 17 anni e quella notte, senza nemmeno doversi dire tante parole, tutti avevano sentito di voler stare insieme, di fare gruppo e non stare soli, era come se la vita stesse facendo capire loro, che era importante stare insieme, stare uniti ed affrontare le difficoltà ed il dolore per la loro amica.

Ne avevano passate tante assieme,  alcuni di loro ancora non avevano per niente un bel rapporto, ma, come nelle più grandi famiglie, nei momenti di difficoltà, ci si passava sopra ai piccoli screzi.


“io vorrei avere la bontà di Sam, l’autostima di Rachel e la forza di volontà di Quinn” disse Mercedes, attirando l’attenzione di tutti su di lei
Sam le sorrise e decise di continuare il gioco
“io vorrei avere la lealtà di Mercedes, il senso di amicizia di Puck e la fede di Quinn”
“io vorrei saper ballare come Mike, potermi ancora specchiare negli occhi di Quinn e…. i soldi di Sugar” disse Puck, facendo ridere tutti, mentre strizzava l’occhio a Sugar

Tutti ,a turno, pronunciarono le tre cose che avrebbero voluto avere delle caratteristiche dei loro amici ed, in tutti, veniva fuori il nome di Quinn, seguito da alcune cose bizzarre, come per esempio Sugar, che avrebbe voluto le gambe di Artie per poter passare sui carboni ardenti e non sentire niente. Oppure Brittany che avrebbe voluto avere le labbra carnose di Santana, per poterle accarezzare con la lingua in continuazione e gli addominali di Mike.

L’ultima a prendere coraggio fù Santana e, sentendosi gli occhi addosso di tutti, decise di dire la sua
“io…. Vorrei avere la capacità di voler bene a tutti di Britt” la guardò dolcemente, mentre la ragazza si sporse per darle un bacio “il coraggio di Kurt e vorrei che Quinn stia sempre al mio fianco, per tutta la vita” disse con un nodo in gola.


Spontaneamente si avvicinarono tutti a Santana, formando un cerchio di braccia che si stringevano. Quella serata, era stata importante per loro, in qualunque modo fosse andata ed in qualunque posto la vita ed il destino li avesse poi portati, non si sarebbero mai dimenticati  di quel momento speciale.
 

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Piccola Shot versione nostalgia ed astinenza, mancano SOLO 6 settimane  O_O
Ho immaginato Santana, Britt e tutto il Glee dopo la notizia dell’incidente di Quinn.
Spero vi sia piaciuta è un po’ triste lo so….
Grazie in anticipo a chi leggerà e vorrà scrivere due righe.
 
E.
  
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