- Cosa Abbiamo oggi?-
La fiamma della candela consumata si agitò per un istante. Si udì un fruscio d’abiti, la seconda persona si mosse nell’ombra.
- È in programma un .. ehm… quelle
feste in Chiesa, come si chiamano…-
- Natale? Pasqua?- tentò d’indovinare
l’altro.
- Ah!- la voce della ragazza s’illuminò
– Matrimonio!
Il ragazzo sbuffò. Non lo avevamo mai
interessato tanto i matrimoni. Ore e ore perse solamente per unire due persone…
Talvolta lo trovava addirittura stupido.
Gettarono entrambi uno sguardo al
calice situato precisamente in mezzo al tavolino che li separava, il quale
calice rifletteva, attraverso il liquido fluorescente che conteneva, una scena
romantica tra due giovani: un tenero bacio rubato poco prima dell’entrata in
casa di lei.
Nella stanza c’erano solamente loro
due, senza considerare il tavolino rotondo, due sedie di velluto rosso porpora,
una candela – unica fonte di luce- e il mistico calice. Le uniche differenze
tra le due entità presenti erano le loro voci: una chiaramente maschile,
l’altra chiaramente femminile.
La ragazza si alzò dalla sedia. – Visto
che a te queste cose non entusiasmano…
che ne dici di vivacizzare la
cerimonia?
Il compare sorrise. Lei non lo vide, ma
in cuor suo sapeva di aver centrato il bersaglio.
- Perché
no?
The Shark Attack Productionã presents...
I PROMESSI SPOSI
…secondo la Divina Provvidenza!
Le
entità si animarono: lui si tirò su e maniche, prese la sua sedia e l’avvicinò
al tavolino rotondo; lei prese da una taschina interna al mantello un foglio di
carta ed una piuma d’oca già intinta d’inchiostro, osò tutto sul mobile e si
preparò a scrivere.
-
Sappiamo che si vogliono sposare tra due giorni.
-
In due giorni molta gente può cambiare le sue prospettive…
-
Lei è una ragazza.. mediocre, non è una gran bellezza. Da chi può essre
desiderata?
-
Dal suo fidanzato!
Il
ragazzo sospirò. – Oltre a lui, Ake…
La
ragazza ridacchiò divertita, quanto la faceva divertire far spazientire Kye! Si
riprese subito dopo, portandosi una piuma alla guancia.-Direi.. uno che.. non è
bello neanche lui!
-
E sciocco!
-
E egoista!
Chiusero
gli occhi come per concentrarsi, poi li riaprirono contemporaneamente e si
chinarono sul calice: rifletteva ora un nuovo ambiente, con nuovi personaggi.
Era l’interno di una bella casa, sicuramente di un nobile.
La
ragazza tornò al suo foglio e scribacchiò un paio di righe.
-
Vada per Don HoroHoro.
Non
appena ebbe finito di scrivere il nome del prescelto, questi venne colpito da
un pizzicotto alla schiena e si girò su se stesso tornando dai due bravi appena
congedati.
<
Yohmei! Amidamaru! > disse loro a gran voce < Ho un ultimo favore da
chiedervi… >
I
ragazzini si diedero il cinque.
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Ciao a tutti! ^ ^
Prima
di dire qualsiasi cosa, volevo dirvi che sono costernata per quei pochi che
credevano nella fine del precedente scempio dei Promessi Sposi. Il punto è che
non sono una gran comica, la precedente fic era un insuccesso e ho ricevuto più
critiche negative che altre, quindi… ho cambiato pagina e adesso vedrò la
storia –meno sclerata e senza mie interferenze– sotto il punto di vista della
Divina Provvidenza!
Che
ve ne pare?
Spero
questa nuova versione vi piaccia!
Fatevi
sentire, recensori!!!
Io,
invece, aggiornerò tra un paio di giorni, in fondo questo capitolo è solo un
prologo! XP