Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xflywithmepayne    01/03/2012    3 recensioni
Lo rassicurò con quel suo sorriso sincero che illuminò l'intera stanza, mentre il suo candido volto era acceso da una luce diversa. Era finalmente felice, come non lo era da troppo tempo.
Uno spiraglio di luce filtrò dalla finestra aperta illuminando i visi che si facevano sempre più vicini, mentre il tramonto faceva da sfondo alla scena.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-A new 'frienship'.
 


Justin camminava lentamente trasportando con fatica la sua vespa italiana che, come previsto, si era fermata poco prima vicino ad un chiosco: alcune ragazze gli avevano offerto un passaggio, ma lui aveva rifiutato gentilmente. 
Faceva sempre uno strano effetto su di loro, suscitando qualche volta la gelosia del suo amico Chaz.

Esausto, poggiò il suo gioiello al lato della strada e si avvicinò ad una panchina.Si sfilò il cappello viola per asciugarsi alcune goccioline di sudore che gli ricoprivano la fronte, poi cominciò ad ammirare il paesaggio autunnale.
Quella tavolozza di colori accesi fece risvegliare qualcosa dentro Justin, una sensazione di pace si impossessò di lui, una di quelle che non provava da troppo tempo. Un brivido dovuto al freddo gli percorse la colonna vertebrale, facendolo tremare: si strinse ancora di più al suo giubbotto affondando il volto nella morbida sciarpa che gli circondava il collo.
Istintivamente sfilò il cellulare dalla tasca dei jeans per vedere l'orario: 15.20, perfetto.
Sorrise alzandosi dalla panchina e raccattando la vespa, poi, continuando a spingerla, svoltò l'angolo.

'Officina Scry..' sussurrò fra se e se Justin.
Paul Scry era un vecchio amico di famiglia: ai tempi del liceo pareva fosse il migliore amico del patrigno di Justin, Adam.
Andava spesso a casa loro, era una brava persona.
 
Justin spinse leggermente il veicolo in avanti ed entrò nell'officina migliore della città.
'Hei Paul, ci sei?' urlò Justin tappandosi le orecchie per il forte rumore.
Paul scese con facilità dalla scala pulendosi le mani con una pezza, poi ne poggiò una sulla spalla del biondo.
'Oh, ciao Justin, cosa posso..- si fermò ad osservare il veicolo rosso fuoco, poi continuò sorridendo -ho capito. Passa fra due ore!'
'Sei il migliore Paul, il migliore! Grazie, a dopo.' commentò il ragazzo prima di uscire dal magazzino e dirigersi verso casa.






Justin percorse la stessa strada di poche ore prima: era deserta.
Si ritrovò sulla soglia del magazzino, ma prima di entrare si sistemò bene il cappello coprendosi le orecchie, sicuro che un giorno tutto quel frastuono gli avrebbe fracassato i timpani.
'Paul, sono tornato, è pronta la vespa?
Guardò a destra e a sinistra più volte, poi vide una figura di fronte a lui intenta a montare la ruota ad un catorcio, era di spalle.
Si schiarì la voce e continuò: 'Scusa, sai per caso dov'è Paul?' La figura si voltò togliendosi il cappello che gli copriva la testa e sfoderando un magnifico sorriso.
Era una ragazza, e che ragazza, pensò Justin.
Capelli color miele, lunghi e perfettamente lisci, alta e con un fisico mozzafiato.
Justin si leccò le labbra, poi fece un passo avanti.
'Oh, ciao! Tu devi essere Justin... papà è andato un attimo di sopra, tu intanto accomodati li e.. no aspetta, Lì è pieno di grasso, ti sporcherai tutto! Siediti, emh..- continuò squadrando ogni singolo angolo del magazzino, poi riprese- rimani in piedi, è meglio.' e sfoderò un altro dei suoi sorrisi.
Justin soffocò una risata.
'Paul è tuo padre? Paul Scry? Davvero?' Era quasi meravigliato da questa sua affermazione.
La ragazza misteriosa fece un risolino nervoso e dichiarò 'Sorpreso?'
'Io.. non ti ho mai visto a scuola e non sei mai venuta a cena da noi, quindi..' Justin era visibilmente teso, non gli era mai capitato.
Era sempre calmo e quando si trattava di parlare con ragazze, che, di solito, cascavano ai suoi piedi in meno di tre minuti.
'Io, ecco, non sono il tipo, e poi vado al terzo anno, quindi è ovvio che non ci siamo mai incontrati prima.' La loro scuola era divisa in due palazzetti disposti l'uno di fronte all'altro: in uno di questi risiedevano le classi dei primi tre anni, mentre nell'altro i restanti due e l'immensa palestra.
'E' un peccato non esserci mai incontrati..' disse con quel sorriso beffardo che faceva svenire tutte le ragazze, tranne lei.
'..e poi-continuò Justin- non conosco nemmeno il tuo nome.' Disse Justin, alludendo a raggiungere qualcosa in più che un semplice nome.
'Piacere, Dakota.' disse annoiata lei, per poi voltarsi e ritornare ad aggiustare la ruota della macchina.
'Justin Bieber.'
La conversazione era finita.

Justin si mise dietro di lei per osservarla meglio: era stregato dalle sue mani esperte che lavoravano, e soprattutto, da maschio che era, dal suo fondoschiena perfettamente fasciato dai suoi stretti jeans chiari, abbassati abbastanza da far intravedere le fossette di venere.
Justin sorrise, era la sua prossima preda.

Una voce lontana li fece sobbalzare: Paul stava arrivando.
Dakota perse l'equilibrio scivolando dall'alta scala, ma Justin era abbastanza vicino da prenderla prima che cadesse a terra.
Si ritrovarono l'uno sopra l'altro, i corpi uniti e i visi abbastanza vicini da far sfiorare i loro nasi.
Dakota si sistemò agitata una ciocca ribelle dietro l'orecchio, poi si alzò.
Quei secondi erano bastati a Justin per leggere dentro la ragazza.
Aveva grandi occhi blu che trasmettevano insicurezza, e sottili labbra rosee che rendevano il suo candido viso ancora più irresistibile agli occhi del ragazzo.
Si alzò e a malapena riuscì a sentire il 'grazie' di Dakota.
Accolse Paul con un abbraccio, e dopo aver provato il motorino nel piazzale antistante il magazzino, ricordò che era l'ora di andare.
Strinse la mano di Paul e si diresse verso l'entrata, accompagnato dalla sua nuova 'amica'.
'E' stato un piacere, Dakota.' disse stampandogli un bacio molto vicino alle labbra, forse troppo per i gusti di Dakota, che, sorpresa, non riuscì a muoversi.

Justin era fatto così.
Si mise a cavallo della vespa rossa e accese il motore, facendo confondere il suo 'Sarai mia, Dakota.' con il rumore assordante della marmitta.

Partì dirigendosi verso la lunga strada deserta, fino a diventare un piccolo puntino nell'orizzonte alla vista di Dakota, ancora stordita da quello strano ragazzo.




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Tanti auguri ccciasten bibaaah *corre a nascondersi*
Oh, ciao bella fanciulla (":
L'altra notte ho fatto questo strano sogno e l'idea di creare una fanfiction su Bieber
mi frullava in testa da un pò, quindi ecco.
Premettendo che è la mia seconda ff, non penso sia uscita
malissimo, no?
*tira i popcorn*
Ehm, ecco.. non so che dire.
Dakota è un personaggio un pò
particolare che creerà un pò di problemi a justin,
non so se mi spiego.. *tossisce*
Nel prossimo capitolo vi illustrerò i pensieri di Dakota e
la sua vita.
In questa storia saranno mooolto importanti le sue migliori amiche, 

Evangeline (Dakota Fanning), Savannah (Ashley Olsen) e Kimberly (Annalynne  McCord).
UHH, QUELLA FIGA DI DAKOTA IMMAGGINATEVELA COME KRISTEN STEWART DA BIONDA !
Beh, che dire, spero vi piaccia e che recensiate in tanti :)
STO DIVENTANDO ABBASTANZA LOGORROIA QUINDI MI FERMO.
Un bacio.


HOPE YOLIKE IT 
 

  
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