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Autore: Jolly Camaleonte    01/03/2012    2 recensioni
[Jim Moriarty/Matematica] [Pre Falls, ma lieve spoiler comunque]
Il problema finale. Il problema della sua vita.
Come far crollare il teorema del "Rimanere Vivi"?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jim Moriarty
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Caos Ammaestrato.

Caos Ammaestrato.

 

 

Tangenti alla curva nei numeri all’infinito.

Si ripeteva Jim, con tasti bianchi e neri sotto le dita, con un foglio a quadretti nella mente.

Indefinitamente ravvicinati.

Le mani scorrevano veloci sul piano quanto nella sua mente, a formare linee precise, perfette.

Tendono all’infinito.

I polpastrelli caddero pesanti, suoni cupi colmarono l’aria, inchiostro nero colmò gli spazi bianchi.

Tangenti all’infinito.

Un sorriso violento, incontrollato, gli frantumò il volto facendo scintillare i suoi frammenti negli occhi neri, ora finalmente aperti.

«Tale è la definizione di asintoti, che tu stia parlando di banale matematica analitica o di geometria proiettiva. La sostanza non cambia, muta solo l’approccio, l’uso, la conoscenza.»

Si leccò le labbra, mentre l’eccitazione accarezzava profondamente il suo cervello.

Non la sentiva da tanto, non l’aveva mai avvertita così forte.

L’esaltazione di quella scoperta, e di ciò che ne sarebbe derivato, gli risalì la schiena insieme a un brivido gelato.

«Uno degli aspetti perfetti della matematica reincarnato in un essere umano, applicato a questo tedioso mondo. E non è neanche il mio compleanno.»

Sospirò carico, soddisfatto.

Da quando aveva ricordo, la matematica era stata il suo personale pianeta, di certo non la prevedibile, prevedibilissima Terra.

Con tutte le sue superstizioni, i suoi “non ci credo”, i suoi “non capisco”.

Cosa poteva interessare a lui di quello sciocco mondo, quando gli bastava la matematica per ammansire e rendere suo schiavo il caos, o tutto il contrario, crearlo e scatenarlo.

Quello era potere, vero potere, peccato che il globo terrestre non lo comprendesse, eppure era tanto semplice, ma forse pretendeva troppo da quelle scimmie ammaestrate dalla società.

Tuttavia c’era un modo.

C’era una falla nel teorema del “Rimanere Vivi”, lo aveva sempre saputo e ora l’aveva trovata.

La falla aveva un nome e un ruolo.

Sherlock Holmes, gli Asintoti.

E come dimenticarsi del suo fido cagnolino John Watson, l’Iperbole.

Proprio osservandoli assieme se n’era reso conto, si era palesato davanti ai suoi occhi come tendessero l’uno verso l’altro.

Ovviamente il punto d’intersezione non si vedeva, ma c’era.

Oh se c’era, dopotutto la matematica non erra mai, era il mondo con le sue limitazioni a renderla sbagliata.

Ma Jim non aveva di questi problemi, Jim era capace di vedere oltre.

Jim vedeva le ali d’angelo dell’Iperbole tendersi spasmodicamente verso gli Asintoti, curvando all’infinito e avvicinandosi ogni secondo di più, senza mai toccarli veramente, ma non sarebbe stato certo quel problemuccio a fermarlo.

Jim non aveva bisogno di vedere il punto d’incontro, a lui bastava sapere come bruciarlo.

Ed era quello il problema finale.

Il problema che avrebbe gli avrebbe dato la risposta per sfatare il teorema del “Rimanere Vivi”.

«Sì

Un pugno sui tasti, note distorte.

Caos.

«Sì.»

Caos ammaestrato.

 

 

 

 

 

 

***Angolino del cambia-colore***

QUESTA STORIA PARTECIPA ALLA CHALLANGE 1K DELLO SHERLOCK FEST

Quella geniaccia di Roxe, pensando a noi poveri scrittori stitici di parole, ha proposto una magnifica challenge, ossia scrivere una storia qualsiasi MA che conteggi meno di mille parole. (Per altre info qui http://sherlockfest-it.livejournal.com/16817.html#comments )

Detto questo, ciao! xD

Sappiate che per me questo è un pairing, Jim/Matematica è un mio head!canon da tanto tempo e finalmente ho avuto occasione di mostrarlo al mondo!

Non c’è molto da dire su questa ff, a parte che mi sento un’eretica ad scrivere su Jimmy ascoltando il theme B di Elle (quello di Death Note, giusto per specificare) xDD

Comunque, tutto ciò nasce da me e il mio amore infinito per la geometria e dal fatto che, una settimana fa circa, in classe ci è stata spiegata l’iperbole. Apriti cielo alla definizione di asintoti (= due rette tangenti alla curva nei punti all’infinito), giusto perché io vorrei sposarmi la dicitura “indefinitamente ravvicinati”.

Mbha, sinceramente in questo momento non saprei cosa dirvi, magari specificare che “ali d’angelo” non è solo un riferimento alla Falls, ma anche la mera realtà. Infatti guardate le linee rosse, quelle sono l’iperbole, sì entrambe. E adesso ditemi, non sembrano ali? Non sembrano avvolgere gli asintoti (=le linee tratteggiate)? E non vedete che si avvicinano sempre di più ancora di più, ma mai si vede il punto d’intersezione vero e proprio.

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Visto che penso che dopo questo non aprirete mai più qualsiasi cosa riporti il mio nick, vi lascio e la smetto di tediarvi.

Ringrazio infinitamente tutti quelli che hanno letto/ricordato/preferito/commentato la mia precedente ff sul fandom Il Burattinaio Mille Facce e il Cavaliere Alato 

   
 
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