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Autore: Mami Shimizu    01/03/2012    2 recensioni
"Il mondo 3D è penoso."
Queste sono le esatte parole che sono state rivolte alla giovane Rin da uno strano Otaku con evidenti problemi a relazionarsi.
Seguite "l'avventura" sentimentale di Rin e di un ragazzo sconosciuto che dice di odiare il mondo reale andando a rinchiudersi nel suo mondo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Era una fredda mattina di Dicembre.
Me ne stavo raggomitolata sotto le coperte per trattenere il calore, e ai richiami di mia madre che mi diceva di prepararmi per scuola, rispondevo semplicemente con un ok. Mi stavo per riaddormentare quando, ad un tratto, mi ritrovai sdraiata nel gelido pavimento di ceramica. Aprii gli occhi di scatto e vidi mia madre che teneva in mano le coperte e, con tono infastidito, mi diceva: “Farai tardi a scuola. Sbrigati!” 
A quel punto erano poche le cose che potevo fare e scelsi di prepararmi. Ci misi poco a vestirmi ed a fare colazione e quindi imbracciai la borsa e uscii di casa andando verso la fermata del pullman. 
Mi pentii subito della scelta che avevo fatto. C’era da morire assiderati. Per un momento pensai di tornare indietro ma nel caso lo avessi fatto, avrei dovuto sorbirmi la sgridata di mia madre. Presi a camminare velocemente verso la fermata e mi misi ad aspettare il pullman che arrivò poco dopo.
Arrivai a scuola molto presto e, dato che avrei iniziato le lezioni alle 9.30 a causa dell’assenza della professoressa di lingua straniera, andai nel tetto della scuola facilmente raggiungibile dalle scale interne ad essa, e mi misi a guardare quello che succedeva di sotto appoggiandomi alle grate messe apposta per non cadere. C’era molto silenzio ma, se si ascoltava attentamente, si poteva sentire della musica, anche se molto difficilmente. Mi guardai attorno non vedendo nulla e quindi pensai di andare a vedere sopra la casupola degli attrezzi. Salì pian piano sulla scala verticale e, senza uscire del tutto allo scoperto, vidi un ragazzo con le cuffie alle orecchie, dormire con un’espressione cupa. Che strano…Non l’ho mai visto in questa scuola. Che sia nuovo? Oppure salta continuamente le lezioni stando qui a dormire? No. E’ impossibile. Me lo avrebbero detto, no?
Mi avvicinai a lui piano e, senza volerlo, lo svegliai scivolando su di un manga che stava a terra. Il ragazzo tolse le cuffie e si mise degli occhiali neri, senza montatura inferiore, e si mise a guardarmi con un sguardo ebete, mezzo addormentato.
“Aia…S-scusa se ti ho svegliato, non ne avevo intenzione.” Li dissi alzandomi.  
Lui, senza dire una parola, si alzò e prese il manga su cui ero scivolata e si mise a leggerlo sdraiandosi nuovamente. Che maleducato! Ho una gran voglia di tirarli un pugno a sto qua! “…Come mai sei a scuola a quest’ora? Voglio dire, sono malapena le 7.20 e la scuola apre ufficialmente tra più di un’ora.” Li chiesi un po’ infastidita da prima. “Uff……La vita non è come nei manga…” Disse lui continuando a leggere. “Ehi, ti ho fatto una domanda. Prenditi almeno la briga di rispondermi.” Li dissi io iniziando ad innervosirmi. “Sei fastidiosa, ragazzina. Nulla a che vedere con le bellezze  dei manga.” Continuava a parlare lui. “Scusami se non sono bella come quelle li, ma ti devo ricordare che quelle ragazze non esistono. Quindi perché non-” “Il mondo 3D (mondo reale) è penoso proprio per questo. L’amore è sopravalutato come la bellezza interiore. Questo mondo è spazzatura.” Disse freddamente alzandosi in piedi. “ Beh, ora ho finito di parlare quindi ci vediamo, ragazzina.” Detto questo prese le scale esterne alla scuola, dirigendosi verso il giardino.
  
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