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Autore: Iliofora    01/03/2012    5 recensioni
Vorrei prenderti per mano, vorrei toccare la tua pelle ma ora non ho nemmeno più il coraggio di guardarti.
Con un balzo scendiamo, prendiamo direzioni diverse, ci allontaniamo.
È solo un altro sguardo.
È solo un altro tram.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo un altro tram.

 

 

 

 

 

 

La tua faccia pulita, rilassata, addormentata contro il finestrino sembra quasi un sogno, le tue labbra socchiuse e le tue guance ancora arrossate per l'allenamento ti danno un'aria così tenera che io davvero non riesco a smettere di guardarle.

Stai tornando da calcio, la tua tuta ed il borsone che stringi tra le gambe ne sono l'ennesima prova e nonostante pure io abbia appena finito di allenarmi ed il mio corpo stia implorando di staccare la spina almeno per le prossime fermate, osservarti ad occhi socchiusi mi sembra l'unica cosa che io possa fare.

 Questi nuovi autobus hanno dei posti più larghi e riesco quasi a rannicchiarmi, con la schiena appoggiata al vetro faccio in modo che la mia mantella blu riesca a coprirmi anche le gambe, la primavera si sente già nell’aria. Fuori ormai é sera e tira una brezza lieve ma gelida capace di farmi rabbrividire, tu inconsciamente devi aver pensato la stessa cosa perchè ti stringi un po' di più alla tua sciarpa arancione, incassando il collo tra le spalle mentre cerchi di usarla per rendere un po' più morbida e calda quella superficie gelida su cui sei appoggiata.

Un ciuffo di capelli castani sfugge al tuo controllo posandotisi leggero sugli occhi, intrappolato dalle tue lunghe ciglia scure disegna sinuose linee sulla tua pelle candida e intanto la luce calda dei lampioni ti sfiora a tratti mentre corriamo verso il capolinea. Salgo sempre qualche fermata dopo di te e ti trovo già nel dormiveglia così, con i guantoni nella sacca che battono mollemente sulla mia coscia mentre cammino, cerco nel nostro tram semivuoto un posto tranquillo su cui accasciarmi.

Wilhelms Scream di James Blake risuona nelle cuffiette con il potere di annebbiarmi la mente e azzerare i miei pensieri mentre la strada scorre placida e scura sotto ai nostri corpi, mi massaggio le mani ancora segnate dalle fasce che porto durante kick boxing e noto distrattamente come lo smalto azzuro si stia lentamente sgretolando dalle mie unghie. Tu no, decisamente non sei tipa da smalto e orecchini eppure la semplicità del tuo volto é di una bellezza quasi disarmante.  Quelle poche volte in cui non cerchi un po' di riposo e decidi di rimanere sveglia il tuo sguardo scuro si fissa sul paesaggio e sembra quasi che tu voglia memorizzare con precisione ogni singolo particolare ed io, così stregata, desidero solo che tu voglia imparare a memoria anche ogni dettaglio di me.

La tua postura non è arrogante, il tuo sguardo non è sarcastico o malizioso anche in quelle volte in cui, ahimè, ti accorgi che ti fisso di sottecchi. A volte mi osservi anche se tu sei più brava di me a non farmelo notare ed il mio sorriso si arriccia involontario agli angoli della bocca quando ci penso.

Ormai siamo quasi arrivate alla fine della corsa e vedo i tuoi occhi riaprirsi lentamente, le palpebre tremolanti scoprono il tuo sguardo nero e liquido come la notte che ci circonda ed in quel momento esistiamo solo io e te, il ronzio del motore non é che un ricordo lontano ed ovattato ed io credo di avere degli pterodattili nello stomaco. Nessuna delle due é decisa lasciare quel contatto per prima ed io mi perdo, cado e ritrovo in te infinite volte, il tuo sguardo brucia sulla mia pelle e quasi non mi accorgo che l'autobus è arrivato alla sua destinazione.

Scendo dal mio posto, sgranchisco le gambe e mi avvio all'uscita, lì ci troviamo pari e per pochi secondi i nostri corpi si sfiorano.

 Vorrei prenderti per mano, vorrei toccare la tua pelle ma ora non ho nemmeno più il coraggio di guardarti.

Con un balzo scendiamo, prendiamo direzioni diverse, ci allontaniamo.

È solo un altro sguardo.

È solo un altro tram.

  
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