Intuito e femminilità

(YoruichixKisuke)

Dio diede alle donne l'intuito e la femminilità.

Usata correttamente questa combinazione confonde facilmente la mente di qualsiasi uomo io abbia mai incontrato.

• Farrah Fawcett

Tic, Tlack,Tlac, Tic, Tic, Tic, Tlac.

Mmh...che rumore fastidioso.

Tlac, Tic Tic, Tlac, Tic, Tlac, Tlac.

E persistente.

Tic, Tlac, Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tic.

Un orecchio ricoperto di morbido pelo nero fremette, infastidito.

Tic, Tlac, Tlac, Tic, Tic, Tic, Tlac.

Il gatto, esasperato, aprì un occhio dorato.

Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tlac, Tic, Tic.

Cotone verde. Bene, era nello stesso punto che ricordava prima di addormermentarsi.

Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tic, Tlac, Tlac.

Però c'era ancora quel rumore fastidioso. Da dove veniva?

Tic, Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tic, Tic.

Il gatto sentiva in duro legno delle geta sotto una delle sue zampe posteriori.

Girò la testa per cercare l'estremità del cotone da cui sapeva sarebbero spuntati dei capelli biondi ed un chiassoso cappello a strisce verdi e bianche.

Tlac, Tic, Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tic.

Niente capelli biondi né cappello a strisce in vista. Un'ombra grande e verde scuro incombeva sul gatto, oscurandogli la vista. Cos'era?

Tic, Tlac, Tlac, Tic, Tic, Tic, Tlac.

Rombi bianchi. Manica. Braccio.

Ma perché era messo lì? Dava fastidio.

Come quel rumore.

Tic, Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tlac, Tic.

Il gatto seguì la stoffa girando la testa più che poteva per trovare la mano. Ma ad un certo punto non bastò più.

E il gatto diede il giro, spaventandosi da solo.

Tic, Tlac, Tic, Tl-

-Yoruichi-san, bensvegliata~!- disse il cappello.

-Che stai facendo, Kisuke?- chiese il gatto, riaccomodandosi in grembo all'uomo.

-Oh, solo registrando gli ultimi dati che abbiamo raccolto!-

Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tic, Tic, Tlac.

-Ma la guerra è finita-.

-Lo so-.

Tlac, Tic, Tlac, Tlac, Tic, Tic, Tic.

-E Aizen è stato condannato-.

-Lo so-.

Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tlac, Tlac, Tic.

-Potresti prendertela con più calma-.

-Ma, Yoruichi-san, è così estremamente interessante!-

Tic, Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tlac, Tlac.

In momenti come quelli Yoruichi odiava l'anatomia felina: come avrebbe voluto alzare gli occhi al cielo.

Non potendo, sbuffò.

Tic, Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tic, Tlac.

Dalla sua nuova postazione, il gatto poteva vedere non solo i capelli biondi e il cappello a righe, ma anche il volto di Kisuke.

Comprese le profonde occhiaie bluastre che lo solcavano.

Tlac, Tlac, Tic, Tlac, Tic, Tic, Tlac.

Lo conosceva: avrebbe lavorato fino allo sfinimento.

Tic, Tic, Tlac, Tic, Tlac, Tic, Tic.

Rimaneva una sola soluzione: costringerlo a riposarsi.

Ti, Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tic, Tlac.

Magari sfinendolo altrimenti.

Tlac, Tic, Tlac, Tic, Tic, Tlac, Tic.

Yoruichi sorrise un sorriso felino, invisibile ad occhio umano.

Si stiracchiò ben bene, avendo cura di strusciarsi accuratamente sul suo grembo.

Tic, Tlac...Tic, Tic...

Balzò graziosamente sul tatami e si allontanò elegantemente, scivolando nella stanza accanto.

Tlac, Tic...Tlac...

Si tramutò rapidamente ed accese la lampada accanto al futon.

Tic...Tlac...

Sapeva che la luce soffusa dietro di lei proiettava la sua figura, gloriosamente nuda, nella stanza accanto attraverso i sottili shoji. Si stiracchiò ancora un po', giusto per accentuare quel sensuale gioco di ombre.

Tic...

Sapeva che avrebbe funzionato.

…

-Yoruichi-san~-

Funzionava sempre.