Fumetti/Cartoni europei > Angel's friends
Segui la storia  |       
Autore: Magician Girl    02/03/2012    4 recensioni
“Di giorno in un modo, di notte in un altro. No, non è una maledizione che è stata afflitta da una strega malvagia. E’ semplicemente una vita di una ragazza che possiede due vite: di giorno una semplice studentessa, la migliore in tutta la scuola, ma di notte si trasforma in una cantante gotica, cosa che nessuno si aspetterebbe da lei. Lo fa solo per un motivo: PASSIONE. E basta. Probabilmente questa doppia vita le causerà dei problemi. No, non è una storia alla Hannah Montana. E se lo fa solo perché è il suo unico modo per esprimersi al mondo? Chissà, lo starà facendo nel modo giusto, oppure questo non creerà altri problemi? Beh, scopritelo leggendo”
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1 dicembre 2010, ore 07:00
 

La sveglia non faceva che suonare in continuazione, con quel suo suono fastidioso, avrei avuto voglia di prenderla e lanciarla contro il muro pur di farla smettere. Le forze per farlo mi mancavano, poiché la sera prima mi ero ritirata a casa alle due di notte, visto che ho dovuto fare gli straordinari al locale, il che mi capitata così poche volte che doveva capitare proprio ieri sera. Più sfortunata di così non potevo esserlo. Perché sfortunata? Semplice, oggi avrei dovuto sottopormi ad un compito in classe, ma non un semplice compito. Ci sarebbe stata la verifica di matematica, probabilmente quella decisiva, quella che mi avrebbe nominato la migliore in tutta la scuola e se avessi preso un ottimo voto, la borsa di studio sarebbe stata mia e non mi dovevo preoccupare di nessun rivale, poiché le uniche rivali che avevo erano le altre ragazze di altre classi con cui non avevo nessun tipo di rapporto oltre a quello di rivalità, di sfida, di avversarie.
Il problema adesso non erano le mie avversarie, ma il problema più grande era che non avevo la forza di alzarmi da letto per scendere giù e andare a fare la solita colazione, o in casi eccezionali, scendere giù al bar e farmela per conto mio con i soldi che avevo guadagnato la scorsa sera, cosa che non avevo nessuna intenzione di fare.
La sveglia continuava a suonare, il sonno mi era passato a causa di quel brutto suono, e poi riuscì a sentire i passi svelti di mia madre che aveva notato che non ero ancora scesa in cucina, e preoccupata come sicuramente sarà, salì su fino ad aprire la porta. E nel vedermi ancora nel letto con gli occhi rivolti verso la mia finestra ancora chiusa dalla serranda e dalla tenda, fece quello che ogni adolescente non desidera che gli fosse fatto: aprire di colpo la finestra facendo penetrare i raggi del sole dentro la stanza che fino ad un secondo fa era buia.
Raf, è ora di alzarti, o farai tardi a scuola.” Disse lei, mentre stava aprendo la finestra. Il mio primo istinto fu di mettermi sotto le coperte poiché la luce del sole a prima mattina mi dava un gran fastidio. Forse sotto gli occhi di un adulto poteva essere un segno di protesta per non andare a scuola, ma il mio non era nessun segno di protesta, semplicemente quella mattina ero a pezzi, avevo la testa che mi scoppiava, la voce rauca per aver cantato troppo, e poi avevo anche quel maledetto compito in classe a cui non potevo assolutamente mancare. Del resto non ho mai saltato un compito in classe, e se lo avessi fatto oggi, mi sarei rovinata la mia reputazione da migliore della scuola, cosa che non avrei mai rinunciato.
D’accordo mamma, mi alzo.” Dissi, e dopo aver contato fino a tre, alzai velocemente il busto in precedenza steso sul letto, per poi massaggiarmi violentemente gli occhi, e poi questa poteva essere la mia unica occasione per far tacere la mia simpatica e adorabile sveglia, che mi era stata regalata da mia nonna al mio dodicesimo compleanno. Le sue parole nel momento in cui mi consegnò il regalo furono “con questa sveglia è sicuro che ti sveglierai ogni mattina e andrai in orario a scuola”, e devo dire che la mia cara nonnina ci aveva azzeccato in pieno.
Senza che vi stia a dire che cosa ho fatto in bagno, passo subito col dirvi che prima che uscissi di casa, c’era stata una piccola discussione con mia madre, che poi succede ogni mattina. La causa della discussione era il lavoro che avevo scelto di fare. Purtroppo nemmeno lei sa del mio piccolo segreto, sa solamente che mi ero proposta come cameriera per dei piccoli lavoretti, non troppo difficili per una ragazza di sedici anni.
Probabilmente vi starete chiedendo il motivo per cui vado a lavoro. Semplice, voglio essere autonoma, da quando è morto mio padre non è più la stessa cosa a casa mia. Mia madre cambiava ogni giorni il suo lavoro, poiché l’unica cosa che lei sa fare è la parrucchiera. Il giorno del funerale di mio padre, sulla sua tomba, avevo giurato che avrei dato una mano a mia madre, ma mantenere stabile la mia casa, prima che la banca ce la portasse via.
Ecco il motivo per cui non ho nessuna intenzione di rinunciare al mio lavoro, e poi ho anche la scuola da pagarmi, visto che quando mio padre era ancora in vita mi iscrisse alla Golden School.
Purtroppo la scuola era abbastanza lontana da casa mia. La mia casa si trovava nella periferia della città, quelli che gli altri definiscono i “bassi fondi” oppure “ghetto”, quindi per raggiungere i cancelli della scuola dovevo prendere un tram che ogni mattina mi lasciava sempre davanti alla scuola. Non mi vergognavo di questo, dato che molti altri studenti si facevano accompagnare con i loro macchinoni assieme al loro autista. Quelli io li definisco i classi figli di papà viziati sin da quando sono nati. Certo ogni volta che mettevo il piede fuori dalla mia “vettura” qualche occhiataccia la ricevevo sempre, ma ormai dopo tre anni ci avevo fatto l’abitudine, che ormai anche loro si erano stancati di dirmi ogni mattina “poveraccia”.
E come ogni mattina, arrivavo davanti alla scuola alle 07.50, ero sempre in anticipo di dieci minuti, e quei minuti di libertà li passavo in pace a ripassarmi qualche materia importante, in questo caso si trattava della matematica.
Certe volte vi erano anche altri studenti che arrivavano in anticipo, però passavano quei minuti al bar della scuola, chiacchierando e facendo una bella colazione abbondante, quella che se non fosse stato per la verifica che si sarebbe tenuta oggi, avrei fatto anch’io.
Eccoti finalmente! Ti abbiamo aspettata per andare a fare colazione” Giusto, non ho parlato di loro. Questa era la voce di Uriè, la mia prima migliore amica sin da quando avevano il pannolino.
Butta via quel libro! Tanto lo sanno tutti che avrai tu quella borsa di studio!” Questa invece era la voce di Miki, conosciuta solo l’anno scorso, dato che si era trasferita qui dalla sua vecchia scuola.
Che brutte occhiaie! Hai fatto le ore piccole stanotte?” E questa era Dolce, sempre attenta all’aspetto estetico, non solo suo come avete ben notato…
Se ancora non lo avete capito, ci tengo a questo compito, e voglio che sia perfetto! Non voglio che uno stupido senza cervello mi passi avanti.”. Quando parlo di stupido senza cervello loro capiscono subito di chi sto parlando.
Oh andiamo, non avrai paura di lui spero? E’ solamente un bullo. Non è niente in confronto a te!” Probabilmente Uriè aveva ragione... Aspettate, non vi ho detto di chi stiamo parlando. Oh eccolo sta per fare il suo ingresso dentro la scuola. Prima che si faccia avanti lui, ve lo presento io: il mio “rivale” senza cervello si chiama Sulfus, il più popolare, ricco, raccomandato, della scuola. Non sembra, ma a quanto pare anche lui aveva intenzione di ottenere la borsa di studio, ma io non glielo avrei permesso. Il premio sarebbe stato mio, con l’esito del voto che avrei avuto con questo compito!
DOLCE! SMETTILA!” Miki stava rimproverando Dolce che nell’aver visto il ragazzo scendere dalla sua macchina, aveva cominciato a sognare ad occhi aperti. Oltre ad essere popolare era il desiderio di ogni ragazza che si trovava in questa scuola. Non so come, ma tutte dicevano che lui aveva un suo fascino, forse era la sua aria da misterioso e da ribelle che accendeva i cuori delle ragazze. Peccato però per le ragazze che questo ribelle misterioso era già occupato con un’altra ragazza, non della mia classe, ma di un’altra sezione. Come si chiama? A quanto ho capito si chiama Misty, che sarebbe la migliore amica di Kabalè e di Cabiria. Però in questo c’è una storia contorta, a quanto pare il caro Don Giovanni tradiva la sua ragazza con Kabalè… Ma sinceramente questo non mi interessava più di tanto, sono solamente i pettegolezzi liceali, in fondo sono sempre esistiti.
Oh andiamo, come potete non dire che è così… è così…”
“Misterioso, bel look, ribelle, bello, affascinante…”
“Anche tu lo pensi Uriè?”
“No, ho solo ripetuto gli aggettivi che gli dai ogni volta che lo vedi”
Una piccola risata ci voleva proprio, però i gusti son gusti, se a Dolce piace Sulfus che male c’era? Doveva solamente aspettare che lui si lasciasse con la sua attuale ragazza e anche con la sua amante. Anche se Uriè le dirà in continuazione che non è il ragazzo adatto a lei, a lei da una parte entra e dall’altra esce, cioè che non l’ascolta mai.
Su andiamo, sta per suonare la campanella, ho un compito da svolgere. E non voglio fare tardi per colpa della bava di Dolce”
“Bava?! DOVE DOVE?!”
E così, entrammo in classe. E dopo aver preso i nostri posti, era arrivato il momento di fare il compito. Spero solo che tutto sarebbe andato bene. Ci tenevo a quella borsa di studio, e non sarebbe stato un pallone gonfiato e rovinare tutto.



Ecco qui il primo capitolo.. probabilmente con questo capitolo vi ho lasciato un po sulle spine, ma è questo che rende interessante un racconto no? Ora sapete chi è Raf e da dove viene, nel prossimo capitolo mi baserò principalmente sulla questione della borsa di studio, che forse avrete già intuito chi la vincerà, ma lo saprete solamente nel prossimo capitolo. Come avrete notato, il capitolo non è completo. Ho deciso di dividere in due parti ogni capitolo, principalmente perchè forse stancherà leggere una cosa troppo lunga, ma anche perchè mi piace mettere curiosità alla gente. Bene, è tutto.
Bye :**
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Angel's friends / Vai alla pagina dell'autore: Magician Girl