02/03/2012
1 recensioniThe enchantment.
Le fate. Che sciocchezza. Le fate.
Il cielo è plumbeo, d'un biancastro tanto intenso da ferire gli occhi. Uno strato di neve sottile scricchiola sotto le tue suole spaiate. Rami scheletrici, simili ad artigli, sfiorano i ciuffi di scompigliato oro opaco dei tuoi capelli.
Tutto tace, il vento non soffia più, e tu attendi.
Attendi cosa? Non lo sai.
Perchè sei uscito, stupido? Torna dentro.
Eppure non ti muovi, Jim: non ti muovi, osservi con attenzione tutto ciò che ti circonda, quasi avido di quella troppo agognata realtà.
Inspiri a pieni polmoni l'aria umida, tocchi con dita incerte le cortecce irregolari degli alberi. Libertà. Libertà.
No, non è libertà, ma è bello potersi illudere. Guardarsi intorno e non sentirsi in gabbia. Dura poco, ma è qualcosa.
Già, qualcosa. Proprio per questo sei qui. Hai bisogno di qualcosa.
Qualcosa a cui aggrapparti, qualcosa che ti faccia sognare di nuovo.
Le fate, che sciocchezza, Jim. Sospiri perchè lo sai, che è una sciocchezza: eppure quelle parole, quelle lettere, sono tutto ciò che ti resta.
Ti hanno portato via tutto, non è così? Cos'è sopravvissuto, di quello che eri, di quello che avresti potuto essere?!
Nulla. Due parole e troppo dolore, talmente tanto da non sembrare vero, ma solo un incubo agghiacciante.
Lacrime che hai smesso di versare, lividi che non potrai nascondere. E due parole.
Non hanno senso, ma tu hai bisogno che l'abbiano.
Faresti meglio a tornare indietro, Jim, il conte si chiederà dove sei finito. Rabbrividisci, anche se non fa freddo.
Non vuoi. Non vuoi rimmergerti in quell'inferno senza almeno averci provato.
Vuoi sperare, vuoi sognare. Vuoi vivere, sentire l'adrenalina scorrere nelle vene e ridere forte.
Vuoi gustare il dolce, divino sapore della speranza, anche se sai fin troppo bene che verrà infranta miseramente.
Perciò le sussurri, quelle parole, speri e sogni e vivi. Ci credi, ti illudi e ti inebri di quella vertiginosa sensazione.
Forse, nell'attimo in cui sgusciano dalle tue labbra pallide, sei felice.
-Hoheotararuna ronderotareru.-
Ecco, l'hai detto. Non è successo nulla. L'incanto finisce e l'incubo riprende, lento e inevitabile.
E' a quel punto che senti una voce.
Perchè in fondo, sono state proprio le fate a salvarti.
Note dell'Autrice: Ditemelo. Davvero, ditemelo. Sto diventando monotona?! Ovvio che lo sto diventando.
Ehh, non è colpa mia. Alois è troppo...troppo...troppo. E' indescrivibile. Semplicemente, non esiste nessuno come lui.
E' pazzo, è unico, è adorabile e squilibrato. Questo è evidente. Ma secondo me è anche stato fiducioso, e questo gli ha salvato la vita.
La sua voglia di vivere, di sopravvivere. Non si è lasciato morire, non si è arreso. Poi è anche fragile, è questa la sua magia. Il suo carattere è una perenne contraddizione.
Bene, scappo. Spero di non essere caduta nell'OOC, sarebbe una vergogna.
Concludo precisando che le recensioni sono molto bene accette,
Lucy