Salve a tutti! 
Eccomi qui, con la mia vera prima one-shot che ha come unico protagonista il mio amato Kaname!
Al solito mio, per chi ha letto mai qualcuna delle mie One-shot, più che raccontare una vera e propria storia ho provato a descrivere i pensieri, le emozioni e i sentimenti del personaggio.
Qui in particolare, ho cercato di capire come si senta il mio principe oscuro nei confronti della sua scelta di abbandonare Yuki per poterla salvare^^
Questa storia nasce per una mia amica Kanamista come me, per ringraziarla di essermi sempre vicino e dallo spunto di due immagini del manga...Che mi hanno profondamente toccato il cuore^^!
Detto questo spero davvero vi piaccia^^
BUONA LETTURA!




“Se la terrai con te, soffrirà e ti sarà solo d’intralcio!”

Soffrirà.

Quelle parole…

Quella parola!

Mi riempie la testa e rimbomba forte e decisa nella mia povera mente.

Eppure… 

Eppure non posso fare a meno di desiderarla, di tenerla con me.

Sorrido, sorrido spontaneo.

Un sorriso appena accennato e amaro come il fiele.

Sono l’uomo più crudele che si sia visto sulla faccia della terra.

Da quando sono nato, fin dal principio, il mio cuore è stato avvolto dalle tenebre.

Non bastava la maledizione impostami dalla natura…

No!

Non bastava essere un creatura mostruosa, dovevo trascinarmi anche il peso di essere solo, di essere maledetto tanto dentro, quanto fuori!

Non so per quanto tempo il mio cuore si sia sentito racchiuso in una gabbia di freddo ghiaccio, ma deve essere stato tanto tempo, se una creatura come me ne sentiva il peso…

In tanti hanno cercato di riscaldare le sbarre gelate del mio cuore.

In tanti hanno provato ad abbattere i freddi muri che mi oscuravano la vista sul mondo.

In tanti hanno provato e tutti, uno dopo l’altro hanno miseramente fallito.

Avevo abbandonato ogni speranza di poter trovare conforto, del resto, non sapevo cosa volesse dire avere qualcuno d’amare, non poteva mancarmi qualcosa di cui non capivo l’esistenza, ma sentivo che la mia, invece, aveva qualcosa di sbagliato..

Mi sono trascinato.

Mi sono lasciato trasportare dalla mia esistenza senza capire…

Senza avere qualcuno per cui restare.

Senza avere un posto in cui voler davvero tornare…

Poi d’un tratto qualcosa è cambiato: ho incrociato i suoi occhi e le gelide lance che intrappolavano il mio cuore, si sono disciolte come neve al sole.

All’inizio non riuscivo a comprendere, ma fu quella volta che il mio cuore capì...

Era piccola e indifesa, nascosta agli occhi di tutti.

Era minuscola e fragile, eppure riuscì a guardarmi e a sostenere il mio sguardo.

Senza chiedermi nulla, senza proferire parola mi strinse tra le sue esili braccia.

Mi tenne stretto e io mi meravigliai di come il suo piccolo abbraccio fosse così pieno di forza e intensità.

Non riuscivo a immaginare come una creatura tanto piccola e delicata potesse stringermi così!

Poi tenendomi ancora vicino mi disse:

“Va tutto bene… è tutto a posto, ci sono io ora!”

Per la prima volta…

Per la prima volta riuscì a capire cosa vuol dire essere a casa.

Lì tra le sue braccia IO MI SENTIVO A CASA!

Mi sentivo, amato e sicuro.

Non importava più cosa facevo…

Dove andavo…

Tra le sue braccia sarei sempre stato a casa!

Quella piccola creatura era riuscita a donarmi con la sua esistenza, l’unica cosa che ho sempre desiderato.

Non avrei mai permesso a nessuno di toccarla e giurai di proteggerla, amarla e renderla felice ad ogni costo.

Ma ora che, la vita mi impone il pagamento per quel attimo di felicità.

Ora che devo restituire tutto ciò che avuto…

Ora più che mai vorrei essere maledetto per poter continuare a stare così tra le sue braccia!

Non importa se il mondo fuori muore.

Non mi importa se fuori il mondo vive.

NON MI IMPORTA!

Se lei è tra le miei braccia, se lei mi tiene tra le sue braccia, allora io sarò esattamente dove voglio stare.

Ma…

Purtroppo per me, c’è un ma…

Se continuo a tenerla legata a me…

Se la tengo stretta ancora a lungo…

MORIRÀ!

Morirà il suo bel sorriso.

Il suo calore si spegnerà…

E questo posto tornerà ad essere il luogo grigio che è sempre stato.

Se è per lei...

Posso farlo.

Se è per il suo sorriso, per il suo sguardo, allora scioglierò questo abbraccio!

Farò ciò che devo e infine cadrò…

Cadrò a terra.

Mi prostrerò là dove neanche il più miserabile degli uomini vorrebbe anche solo passare e lì, implorerò qualcuno.

Ci dovrà pur essere qualcuno che ascolti le mie urla, che capisca il mio dolore.

Lì implorerò perdono e chiederò di avere un'unica sola altra occasione per vederla, per poterle stare accanto anche solo da lontano, per un attimo fugace.

Lì finalmente riuscirò a capire…

Perché adesso non riesco proprio a  capire…

Non posso comprendere come abbandonarla significhi fare la cosa migliore!

Ma se riuscirò a vederla, allora forse capirò che ho salvato un mondo meraviglioso, che può essere tale solo attraverso i suoi occhi!