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Autore: Reykon23    02/03/2012    3 recensioni
La notte non è l'unica parte della giornata che può portare pensieri e riflessioni nella mente delle persone...e questo Georgie lo sa bene ora che lei, in una normale mattinata di primavera australiana, ripensa al suo abel e a tutto ciò che sta provando dentro di sè dopo la sua morte...che forse non è mai realmente avvenuta!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL MIO ATTIMO DI ETERNITA'

 

Tiepidi e timidi raggi di sole sgorgavano dalla finestra appena socchiusa accarezzandomi il viso, facendomi aprire gli occhi per volgerli nel resto della mia stanza che conservava amabilmente la dolce e ristoratrice frescura della notte di primavera, piena di profumi e soavi suoni, dimostrazioni della bellezza e unicità della mia amata terra: l’Australia! Tante cose erano cambiate nella mia vita negli ultimi anni, eppure proprio il luogo che in parte è stato testimone di questi cambiamenti non sembra mutato per niente, o forse semplicemente non riesco ad accorgermene io, dato che i miei occhi si soffermano il più delle volte su ciò che mi rende felice e mi fa provare emozioni positive; ecco forse perché non posso evitare di fare una passeggiata almeno una volta al giorno in quei boschi e in quei campi che mi hanno vista crescere, che mi hanno vista pian piano maturare e abbandonare il sicuro rifugio della fanciullezza per entrare nel mondo reale…ahimè probabilmente è proprio questa la rovina per ogni persona, perché è proprio in questo frangente che il cuore prende coscienza del suo scopo…e inizia a battere, piano, veloce, di nuovo piano, e poi ancora più veloce, perché ogni emozione ci travolge come un fiume in piena che non può essere fermato da niente e nessuno…ed ecco anche oggi, lo vedo chiaramente, quel fiume…gli anni sono trascorsi ma lui continua il suo percorso misterioso…se quelle sponde potessero solo parlare…oggi sono uscita di casa con una strana serenità nel corpo che mi ha spinta ad assaporare l’aria calda del mattino; questo mi muove a rinfrescarmi in acqua, così da potermi rilassare prima che inizi la giornata con tutti i doveri che ne conseguono, ma non faccio in tempo a sporgermi che mi blocco….un’improvvisa sensazione di tristezza e nostalgia attanaglia di colpo il mio animo, il mio cuore manca un battito vedendo le acque cristalline di un blu cobalto limpido e maestoso come il cielo dopo la tempesta, e tutto questo non fa che riportarmi alla mente solo una persona…..LUI. sono passati ormai due anni da quando non vedo i suoi occhi,  2 anni che non provo l’appagante desiderio di toccarlo e stringerlo a me, 2 anni che non sento il suo profumo devastarmi e impadronirsi delle mie membra….ho concluso adesso che è stato inutile pensare di poter avere una vita normale da qual giorno, perché in verità non c’è stato giorno, ora, minuto o secondo che non fosse incorniciato dalla sofferenza, dal dolore della sua PERDITA. Fatico a respirare prendendo di nuovo coscienza della sua assenza, sembra che il destino con me tanto maligno abbia volutamente lanciarmi nel baratro più infernale che non coincide con la morte, ma corrisponde alla vita stessa, si proprio alla vita, ma senza di lui! Senza il mio Abel.. Abel, Abel, Abel! Perché non sei qui accanto a me?! Che cosa avresti fatto ora?! Avresti asciugato le mie lacrime che rigano imperterrite il mio viso? Mi avresti consolato con i tuoi caldi abbracci e le dolci parole come solo tu sapevi fare?! Il sole sembra prendersi gioco di me in questo momento, quanta luce c’è qui fuori, tanto più buio c’è dentro di me. Per tutta l’esistenza sei stato accanto a me ma ormai non ti trovo più dove vorrei che tu fossi… ma c’è anche un’altra verità che bisogna ammettere; l’amore forte e costante che ho provato x te adesso  lo provo anche per un’altra persona , l’unica certezza che  ha permesso alla mia esistenza di andare avanti: il piccolo Abel! Le lacrime di colpo cessano di scendere per lasciare il posto a un mezzo sorriso che mi fa pensare a lui e a quanto dannatamente ti somiglia…sei tu da bambino amore mio, quando correvamo felici e spensierati per la prateria e l’unico dilemma non era come dover vivere, ma come dover crescere. La mia unica felicità è lui, nostro figlio, e il poter sapere che in parte potrà provare gli stessi sentimenti che abbiamo provato noi nella nostra infanzia, nella nostra amata terra. Lui è il barlume del mio cuore, l’unica scintilla che è in grado d farlo battere, poiché prima esso batteva solo per te… Ecco forse in questo momento sto realizzando una cosa mentre camminando sono quasi ritornata a casa, vedendo sulla porta il piccolo abel e Arthur che mi alzano la mano aspettando il mio arrivo: tu in realtà non sei morto, non lo sei mai stato, perché il tuo ricordo, il tuo amore, continuano a vivere in me, radicati nella mia anima. Nuove lacrime stanno spuntando nei miei occhi, ma non sono più di tristezza e angoscia, ma di felicità, perché ho appena capito di non essere sola e abbandonata, tu continui a essermi vicino, hai fatto parte del mio passato, sei nel mio presente, sarai nel mio futuro, questo è sicuro, l’ho sempre saputo, anche prima che mi rendessi conto di amarti più di me stessa, perché inconsciamente avevi già instillato l’amore per te dentro di me, avevi già segnato il mio cuore con una ferità così unica, che comparve in un istante, ma durevole quanto l’eternità…come il sussulto che sto sentendo ora nel ricordarti, e conservarti gelosamente proprio in questo attimo…nel mio attimo di eternità…
  
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