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Autore: Darkshadows92    03/03/2012    6 recensioni
Sono passati cinque anni dalla sconfitta di Deep Blue, e il progetto Mew è ormai finito.
Ichigo e le sue amiche possono godersi la vita normale che tutte sognavano, in particolare Ichigo, che ora ha accanto il ragazzo che desiderava. Ma il ritorno di qualcuno del loro passato scombussolerà le loro vita.
IchigoxKisshu, PaixRetasu TarutoxPurin
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Insieme per sempre! 



 

“Ichigo!” lo sai che sono trenta minuti che ti stiamo aspettando! Che stai facendo!” urlò Kisshu da in fondo alle scale.

“Sto sistemando i capelli di Isamu!, cinque minuti e arriviamo”

Kisshu sbuffò, sapeva che sua moglie faceva sempre tardi, e suo figlio era tale e quale a lei.

“Tra cinque minuti, Pai e Retasu saranno qui”

“Aspettano!” fu la secca risposta della donna, che lui già conosceva, visto che era sempre la solita.

“Papi” una vocina soffice giunse alle orecchie dell'alieno, e sentì qualcuno strattonargli i pantaloni.

“Michiko! Almeno tu sei pronta” esclamò lui prendendo in braccio la bambina.

Michiko era la seconda figlia di Kisshu e Ichigo, aveva due anni, tre in meno del fratello.

Indossava un bellissimo vestitino verde chiaro, i capelli verdi legati in due buffi codini, gli occhi dorati uguali a quelli di Kisshu, che guardavano attentamente il padre. Aveva i colori di suo padre, ma i lineamenti e il carattere, erano quelli di Ichigo.

Kisshu sbuffò, e proprio in quel momento, suonarono al campanello.

“Magnifico” borbottò l'alieno andando alla porta.

Pai e Retasu erano lì, pronti vestiti di tutto punto per andare.

“Non dircelo, Ichigo è ancora in bagno” Ormai anche loro la conoscevano.

Kimiko, entrò dopo i suoi genitori, i capelli lunghi e viola, acconciati con piccoli boccoli, il vestito bianco, sembrava una piccola sposina.

Tra le braccia di Pai, vi era un bambino addormentato, il piccolo Eichi, della stessa età di Michiko.

“Non faremo tardi vero?” chiese Retasu preoccupata, guardando l'orologio.

“Se Ichigo si schioda, saremo là giusto in tempo” rispose Pai lanciando uno sguardo alle scale.

Isamu corse giù dalle scale, pronto per andare, e ansioso di giocare con la sua amica Kimiko.

“Bene, ora manca solo la mamma” disse Kisshu guardando la piccola che si stava addormentando tra le sue braccia.

“Eccomi! Eccomi, scusate”

“Finalmente, possiamo andare”

Ichigo controllò di avere tutto, prese Isamu per mano e tutti si diressero verso le macchine, avrebbero dovuto seguire Pai e Retasu, visto che loro non conoscevano la strada per arrivare a destinazione.

“é una splendida giornata non trovi?” esclamò la rossa guardandosi intorno.

“Sì, veramente perfetta”

Ben presto arrivarono davanti a una piccola chiesa, dove ad attenderli vi era il resto del gruppo.

“Siete arrivati finalmente, stavo diventando vecchia” esclamò Minto quando li raggiunsero.

“Non preoccupatevi,oggi è di pessimo umore” li rassicurò Rei con un sorriso divertito.

“Dici sempre così”

“Perchè è la verità”

Si guardarono per qualche istante, poi scoppiarono a ridere insieme.

“Ciao Naoki! Sei sempre più carino” esclamò Ichigo, guardando il piccolo che se ne stava ben allacciato alla gamba di Rei.

“Non so che fare con lui, è così timido” mormorò Minto guardando il figlio maggiore.

“E il piccolo di casa? Dov'è?”

Un bimbo, dai capelli coloro del bronzo e gli occhi color nocciola,spuntò da dietro Minto era piccolo aveva appena cominciato a camminare.

“Eccola qui, la piccola peste” disse Minto prendendolo in braccio con un sorriso.

“Mio Dio, guardate che comitiva!” esclamò Ryou, arrivando accompagnato dalla moglie e dalla figlioletta, Reicho di appena un anno, come Aki, il secondo figlio di Minto.

Ryou qualche anno prima, aveva deciso di fare un viaggio negli Stati Uniti, era rimasto via due settimane, e quando era tornato, non era tornato solo! Aveva incontrato per caso una sua vecchia compagna di scuola, una certa Alicia, e si erano innamorati.

Insieme a loro, ovviamente vi erano anche Keii e Zakuro, che però non avevano portato le loro figlie, due gemelline di pochi mesi.

Ormai erano passati quattro anni, e anche per i più giovani era arrivato il momento di sposarsi, anche perchè il padre di Purin ormai temeva non lo facessero più.

Le ragazze entrarono nella parte dietro della chiesa, dove sapevano che Purin le aspettava.

I maschi invece andarono alla ricerca di Taruto. Anche se le ragazze gli avevano lasciato i figli, visto che secondo loro, non era il caso di portare dei bambini nei pressi di una sposa in crisi isterica, o in preda all'agitazione conoscendo Purin, un buon mix di entrambi.

“Oh finalmente siete qui! Sono in crisi”

“Di panico?” chiese Ichigo guardando la bionda che aveva già il indossato il vestito, da quello che diceva la sorella Eicha, da tre ore.

“NO! È una vita che aspetto di sposare Taru Taru” rispose lei con un gran sorriso e gli occhi sognanti.

Retasu sorrise, trovando la cosa romantica, Ichigo era concentrata nel guardare perplessa, i capelli arruffati della ragazza, chiedendosi in che strana posizione avesse dormito. Zakuro sorrideva, mentre Minto si guardava intorno in quella che sembrava una smorfia di disapprovazione, per come era ridotta.

Occhiaie, capelli arruffati, viso più pallido del solito, agitazione alle stelle.

“Ma...hai dormito stanotte?”

“No! Continuavo a pensare...se inciampo? Se Taru Taru scappa? Se non vuole più stare con me?”

“Ok, Purin, rilassati, mentre noi pensiamo a te”

La ragazza sorrise con le lacrime agli occhi, ringraziando il cielo di avere delle amiche come loro.

 

 

Taruto intanto passeggiava su e giù per la stanza, nervoso e agitato come non mai.

Quando vide i suoi fratelli raggiungerlo, ringraziò il cielo.

“Pai! Kisshu! Rei! Persino Shirogane! Sono così felice di vedervi!”

“Hey che ti prende?” chiese Kisshu mentre Taruto stritolava il fratello maggiore.

“Lasciami! Taruto! Dannazione! Che ti prende?” lo sgridò Pai, finalmente libero dalla morsa.

“Ho paura! Come avete fatto a convincervi voi? Perchè vi siete sposati!”

“Zio Taru è matto!” disse Isamu, ridacchiando seguito da Kimiko.

“Ok voi due, perchè non andate a giocare con lo zio Keii e gli altri bambini” propose Rei, guardando i bambini, che lo guardavano con i loro grandi occhi.

“No! Lui è noioso” protestò Isamu.

“Sì! È noioso!” ripetè come un pappagallo la piccola Kimiko.

Pai sbuffò, e Kisshu trovò alquanto divertente quella strana alleanza, visto che i due bambini di solito litigavano come cane e gatto.

Anche Ryou ridacchiava, nessuno aveva mai trovato Keii noioso.

“Si vede proprio che è tuo figlio Kisshu”

“Lo so, sono così orgoglioso”

“Mio Dio, due Kisshu...sono troppi” mormorò Pai sconsolato, guardando il nipote, che faceva le linguacce allo specchio, mentre Kimiko rideva e provava a imitarlo.

Michiko e Naoki, giocavano insieme, e il piccolo Eichi giocava con Reicho.

“Hey voi! , pensate che posso ancora scappare?”

Pai guardò il fratello con aria interrogativa, mentre Kisshu scoppiò a ridere a prendendo il fratello per una spalla lo convinse “Taruto, lo sai che sogni di sposarla da quando siamo partiti per la prima volta dalla terra”

“Scrivevi diari in cui accostavi il tuo cognome al suo nome” aggiunse Pai, ricordando il giorno in cui lui e Kisshu li avevano trovati, quello si che era stato un giorno divertente,

“Smettetela voi due! Dovreste essere persone serie, sposati con figli!”
“Noi seri? Mai!”

Keii entrò nella stanza.

“Sai dovremmo andare, è quasi ora, il padre di Purin ha già cominciato a salutare gli invitati, e sembra piuttosto nervoso”

“Lui nervoso? Quello che si sposa sono!”

“Su su, Taruto, andrà tutto bene” tentò di calmarlo Pai, aiutandolo a sistemarsi la giacca.

Taruto si diede un ultimo sguardo allo specchio. Indossava uno smoking nero, visto che ormai non era più un militare, si era congedato definitivamente l'anno prima. I capelli ormai abbastanza corti

ordinati, gli occhi color miele pieni di emozione e leggermente velati dalla paura.

“Pai ha ragione andrà tutto bene, ma adesso muoviti, non vorrai mica farti attendere, quello è il compito di Purin”

“Ok! Ce la posso fare!” mormorò il ragazzo guardandosi allo specchio.

Taruto con passo deciso, uscì, raggiungendo l'altare e posizionandosi di fianco. Di fianco a lui Pai.

Kisshu e gli altri presero il loro posto sulle panche in prima fila.

La chiesa era in totale silenzio, in attesa di Purin.

 

 

“Ok, i capelli sono a posto” disse Ichigo, sistemando i capelli lisci di Purin. La ragazza non aveva voluto niente di complicato, sapeva che a Taruto piaceva di più quando si vestiva in modo semplice, o quando lasciava i biondi capelli sciolti lungo la schiena e quel giorno voleva essere perfetta per il suo Taru Taru.

Erano lontani i tempi in cui lottavano l'uno contro l'altra, da nemici, anche se loro non lo erano mai stati. Per quanto lui lo avesse voluto negare, provava affetto per lei e viceversa che al contrario lo dimostrava apertamente. Era sempre stata così Purin, spontanea, e col tempo lo aveva insegnato anche a lui.

Non ci era voluto molto che quel sentimento si trasformasse in amore.

L'abito di Purin, era color panna, ottimo abbinamento con la sua pelle olivastra, era stretta in vita e scivolava sinuoso sulle sue gambe, esaltava il suo corpo snello. Un velo semplice era l'unico ornamento che portava tra i capelli.

Tra le mani, un bouquet di fresie e roselline bianche. Aveva scelto le fresie per il loro odore, che sapeva piacere molto al suo sposo.

Si sentiva pronta. La paura era svanita, voleva solo attraversare quella navata e pronunciare il tanto atteso sì.

“Oh Purin, non ci credo, quanto sei cresciuta!” sospirò Retasu, abbracciando l'amica.

“Buona fortuna, ti auguro tanta felicità, piccola scimmietta” Ichigo la strinse a se trattenendo i lucciconi, aveva visto tutti i suoi amici sposarsi e avere figli, e le sembrava passata un'eternità dal suo di matrimonio. Col matrimonio di Purin, si chiudeva un cerchio, sembrava la fine di un era.

Zakuro le diede una carezza amorevole, e Minto le sistemò il velo con fare affettuoso, poi tutte la lasciarono, l'avrebbero rivista in chiesa.

Il padre la raggiunse, e lei piena di commozione, aggrappata al suo braccio, si fece strada lungo la navata, dove incontrò gli occhi splendenti del suo unico grande amore.

 

 

 

 

“E adesso brindiamo, a Taruto e Purin!” esclamò un allegro Kisshu con un bicchiere di spumante, mentre tutti si congratulavano con la coppia.

Erano raggruppati tutti al caffè, erano passati due anni da quel matrimonio, quel giorno era speciale, perchè i due gemellini della coppia compiva il suo primo mese di vita. Nori e Shinji erano gli ultimi due arrivati della famiglia Ikisatashi, e anche del gruppo di amici.

I due gemelli avevano ereditato entrambi i grandi occhioni color miele di Taruto e i capelli biondi di Purin. Ma avevano anche loro le loro differenze.

Nori la femminuccia, aveva la carnagione pallida come quella di Taruto, mentre Shinji, il maschietto l'aveva rosea e più scura come quella di Purin.

“Guardali, non ci credo che anche il moccioso abbia avuto dei figli” mormorò Kisshu prendendo in braccio il piccolo Shinji che lo guardava curioso.

“Avreste mai detto che ci saremmo ritrovati qui tutti insieme così? Sposati e con figli?”

“Io mai!” rispose l'alieno dai capelli verdi, sorridendo alla moglie, che ricambiò felice.

“Nemmeno io...di certo mai avrei creduto che avremmo vissuto sulla terra” concordò Pai, con espressione pensierosa.

“Beh, una cosa è certa, se siamo stati uniti fino a questo momento, vuol dire che non ci separeremo più!” esclamò un'allegra Purin, coccolando la piccola Nori.

“Vuol dire che dovremo sopportarti fino alla fine?” scherzò Minto avvolta tra le braccia di Rei.

“Beh chissà...io credo nel paradiso, probabilmente staremo insieme anche nella prossima vita!” pensò Ryou massaggiandosi il mento.

“Non c'è via di scampo, vero?”

“Assolutamente no Taru Taru! Quando ho promesso che saremmo stati insieme per sempre, lo intendevo davvero!”

Tutti scoppiarono a ridere, e in quell'atmosfera piena di allegria, continuarono a festeggiare, insieme, come sarebbero stati...beh fino alla fine!

 

 

 

Ok! La storia è definitivamente finita! Tranne un piccolo epilogo che posterò presto, forse domani o più tardi! Spero vi sia piaciuto! Ringrazio tutti!! un bacione grande!!! Black rose

  
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