VI HO ABBANDONATI PER UN MESE INTERO ç-ç
Scusatemi, e scusate anche questo capitoletto di passaggio, corto e orrendo.
Ma giuro che se recensite il prossimo sarà favoloso :3
Loge, ellie.
Caroline, con un sorriso enorme stampato sul volto, chiuse la porta di casa, buttò lo zaino sul divano e fece per correre in camera sua: in meno di mezz’ora Nick sarebbe passato a prenderla.
Suo padre però, uscendo dalla cucina, la chiamò, attirando la sua attenzione < Caroline, senti, ci ho riflettuto molto, e non sei felice qui. Torni da mamma >
< perchè? > la ragazza guardava il padre, e, nonostante lo stupore e l’improvvisa paura per le parole da lui pronunciate non riusciva a togliersi quell’enorme sorriso dalla faccia< papà ma io sono felicissima qui >
Il padre la guardò confuso < che? Ma se fino a stamattina eri.. insomma..> la guardò disperato per qualche secondo
< oh, al diavolo, ci rinuncio a capirti! >
La ragazza scoppiò a ridere, e, senza pensarci, si sporse per schioccare un bacio sulla guancia del padre.
Nel momento in cui realizzò quello che aveva fatto, si bloccò, rimanendo a fissare il padre, che sussurrò un < oh wow, quel ragazzo fa miracoli >
Senza nemmeno rispondere, Caroline corse in camera sua, ma sentiva che qualcosa dentro di lei era cambiato.
< forse dovresti perdonarlo, sai? >
Seduti su una panchina del parco, Nick la guardava di sottecchi, aspettando una sua reazione.
Caroline gli aveva appena raccontato quello che era successo con il padre, e suo malgrado, dovette ammettere che il ragazzo non aveva tutti i torti.
< ma.. > cominciò,
< tutti facciamo errori caroline > la interruppe il ragazzo < ed è proprio per questo che dobbiamo saper perdonare >
La ragazza si girò verso di lui < allora perdona Joe >
< c-che? > Nick la guardava come se fosse pazza
Lei alzò le spalle < se io perdono mio padre tu perdoni Joe >
Nicholas alzò le spalle < non posso. Tu non capisci >
< tutti facciamo errori Nicholas, ed è proprio per questo che dobbiamo saper perdonare >
< ora usi le mie parole contro di me, eh, stronza? > chiese, per alleggerire il discorso.
La ragazza scoppiò a ridere < forse >
Nick, con il sorriso stampato sulle labbra, si fermò a guardarla.
Gli era mancata.
Gli era mancato il suo sorriso, la sua voce, la sua risata che lui odiava ma che a lui piaceva così tanto.
Gli erano mancati quegli occhi profondissimi, quelle mani minuscole, quei capelli che sembravano indomabili.
Gli era mancata lei, e per niente al mondo l’avrebbe più lasciata andare.
intanto, da qualche parte, qualcuno stava facendo qualcosa per mettere la tacere la coscienza.
qualcuno aveva riflettuto, capito di essere stato immaturo e idiota.
qualcuno aveva chiesto alla nemica storica una mano.
qualcuno aveva deciso di mettersi da parte, aveva riconosciuto di aver sbagliato.
qualcuno aveva deciso di ridare a Nick qualcos'altro che gli era stato sottratto.