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Autore: Dark Feder    05/10/2006    4 recensioni
Tamao. E' il titolo. Ed è anche una persona. Che ama, che soffre. E che non vede i suoi sogni realizzati. Che, in fondo, sa di non poterli realizzare. Ma allora, ti vuoi arrendere, Tamao? Riuscirai ad essere felice? - Ok, a parte tutta questa presentazione filosofica, voglio dire che secondo me è una ff valida, che parla d'amore e di tristezza, di sogni e di incubi. Buona lettura!-
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Anna Kyoyama, Manta Oyamada, Tamao Tamamura, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tamao

 

Ok, premessa: io scrivo principalmente ff comiche. Anche se ne scrivo di romantiche le scrivo comiche. Eppure voglio scrivere questa... non so come riuscirà. Parla di Tamao, principalmente. Perchè, povera, di lei e dei suoi sentimenti non si parla. Voglio darle giustizia. Spero che finalmente sia felice, senza vivere alle spalle degli altri. Detto questo, buona lettura. Ah! La ff si svolge cronologicamente prima che Yoh & co. partano per il continente di Mu.

CAP. 1: IL SENTIMENTO A LUNGO CELATO

Un altra giornata dello Shaman Fight era passata. Bhe, non proprio una giornata. Ultimamente c'era una fase di stasi in attesa di notizie dal consiglio. Era a questo che pensava Tamao Tamamura stendendo dei panni fuori dalla casa in cui alloggiavano per lo shaman fight.

"Ah! C'è un bel sole! I panni si asciugheranno presto!" disse Tamao.

"Tamao! Vieni qui! Devi pulire la cucina!" la chiamò una voce dalla casa.

"Si, arrivo, signorina Anna!" esclamò Tamao, dirigendosi nella direzione della voce. Arrivò in cucina, dove ad attnderla trovò una ragazza bionda, sdraiata per terra, che la guardava, e nel suo sguardo, fiero ed orgoglioso, non c'era timore, dubbio od incertezza. In questo momento non c'era un particolare motivo per cui non dovrebbe essere così, ma a ricordo di Tamao Anna era sempre così.

"Pulisci la cucina per bene" le disse.

"S-si!" rispose Tamao. La signorina Anna le incuteva timore, e non si sarebbe mai sognata di disobbedirle. Si diresse dunque in cucina, dove iniziò a pulire per terra.

"Siamo qui!" gridò una voce allegra dall'ingresso.

Tamao fece un piccolo balzo: il signor Yoh era tornato! Voleva andare ad accoglierlo, ma... doveva pulire.

"Ciao, Yoh. Togliti le scarpe che porti fango. E la stessa cosa per i tuoi amici" disse Anna.

"Si, si, va bene!" disse sorridente Yoh.

"Uffa, sempre a ordinare quella là..." disse Horo Horo.

"Guarda che ti sento!" disse Anna.

"Ah Ah! Anna, cosa c'è per pranzo?" disse Yoh, togliendosi le scarpe.

"Non so, chiedi a Tamao." rispose Anna.

Yoh andò in cucina, e trovò Tamao impegnata in una lotta contro delle macchie di unto ostinato sul pavimento (Ma è possibile? nda).

"Ciao, Tamao! Cosa c'è per panzo?"

Tamao sussultò. Non si era accorta che il signor Yoh era dietro di lei. Le si arrossarono le guance e disse: "Spezzatino di vitello in salsa agrodolce con contorno di carote e verdurine."

"Ah! Non male! Ci vediamo dopo!" ed andò in salotto da Anna.

Tamao rimase impalata. Aveva parlato col signor Yoh! Che felicita! ... il pranzo! Non lo aveva ancora preparato! Si mise a trafficare con le padelle.

***

"Era un pranzo deliziso, Tamao!" disse Yoh accarezzandosi lo stomaco bello pieno.

"Gra-grazie." rispose Tamao. Ad ogni sua parola rimaneva incantata. Ahh, signor Yoh...

"Tamao? Tutto a posto?" Ponchi l'aveva riportata al presente.

"S-si!"

"Ah, io ho capito a cosa pensavi! Non si fa, Tamao!" disse Konchi.

"Io non pensavo a nulla di strano!" rispose imbarazzata Tamao.

"Invece si! Invece si! Tamao è una sporcacciona! Na na na na!" i due spiriti continuarono a canzonare Tamao, che voleva sprofondare. Perchè quei due si intromettevano sempre?!

"Smettetela, idioti!" disse Anna, spaventando a morte gli spiriti, che ammutolirono all'istante.

Tamao, comunque, era ancora violacea. "Dai, Tamao, non badarli! Lo sai come sono fatti!" disse Yoh.

- sai come sono fatti... però non si tu che li devi sopportare giorno e notte!- pensò Tamao. Che si pentì subito. Come poteva pensare così???

Il primo pomeriggio passò tranquillo, tra le battute di Chocolove e le sfuriate di Ren.

Tamao era sola, in un angolo, che guardava il cielo...

"Va tutto bene?" le chiese Yoh, sedendosi accanto a lei.

"s-si! Perchè la domanda?" chiese lei.

"Ti vedo un pò strana"

- E' perchè parlando con te mi viene il batticuore...- "no, non è niente!" rispose.

"Davvero, sei sicura?" chiese dolcemente Yoh.

Tamao arrossì violentemente: oh, il signor Yoh è ... /////////

"Tutto bene?" chiese.

"Si..." rispose lei, con un filo di voce... si accorgeva di qunto amasse il signorino Yoh...

"Signor Yoh, io..."

"Ah, io, vieni qui! Ti ho preparato un allenamento." lo chiamò Anna.

"Arrivo!" disse rivolgendosi alla fidanzata "Riguardati!" disse rivolto a Tamao.

Riguardati... il signorino si preoccupava per lei... gli piaceva proprio tanto... ma c'era lei. La sua fidanzata. Una donna terribile, che Tamao non avrebbe mai potuto, saputo o voluto contrariare. La temeva. Aveva una gran fifa. Cosa avrebbe dovuto fare? Guardò il cielo... si stava annuvolando.

- Forse è meglio tirare dentro i panni- pensò Tamao.

"Yoh! Io vado un attimo in citta con Manta, Ryu e Faust! Tu stai attento alla casa, e tira dentro i panni!" disse Anna.

"Yoh! Io, Horo Horo e Chocolove andiamo fuori per un allenamento! Ci vediamo!" disse Ren.

"A quanto pare ci siamo tu ed io, eh?" chiese Yoh.

"Si..." disse Tamao.

"Ma nooo! Come avete potuto dimenticarvi di noi!" dal nulla comparirono Ponchi e Konchi.

"Ora che non c'è quella... posso fare ciò che voglio!" disse Ponchi.

"Evvai!" disse Konchi.

Tamao e Yoh guardarono schifati le porcherie che i due spiriti commettevano in casa.

"Eh... dobbiamo tirare dentro la roba?" disse Yoh.

"Oh, si!" disse Tamao riprendendosi dallo shock di: a. essere da sola con Yoh e b. che i suoi spiriti facessero cose poco igeniche in casa.

Tamao e Yoh tirarono dentro i panni.

"Non sono del tutto asciutti..." osservò Tamao.

"Cosa facciamo?" chiese Yoh.

"Li appendiamo in bagno, per ora" rispose Tamao, andando verso il bagno, ma inciampò nella coperta che stava trasportando, e finì per terra.

"Ahi!"

"Ah! Ti serve aiuto?" chiese Yoh.

"Faccio da sola!" disse Tamao.

"No, ti aiuto!" disse Yoh, aiutandola ad alzarsi. Erano molto vicini.

"Signor Yoh, io..."

"Ahhh! Tamao fa cose sconce con Yoh! Tamao fa cose sconce con Yoh!" questa cantilena era canticchiata da quei due rompiscatole di Ponchi e Konchi.

"Non facciamo niente di male!" urlò Tamao, pentendosi poi dello scatto d'ira, per il fatto di avere ancora accanto a lei Yoh...

"Andate via!" disse Yoh. "La mettete in imbarazzo!"

"Non ti credere tanto meglio, poppante!" disse Ponchi.

"Ah! Ponchi! Ho trovato il cassetto della biancheria intima di Anna! Vieni!"

"Subitissimo!"

"Ehi, voi, dove andat..eeehhhh!" io era inciampato nei panni per terra, e con se aveva fatto cadere Tamao, mentre Ponchi si era defilato.

"Mi dispiace..." disse Yoh.

"Non è nulla..." disse Tamao, prima di accorgersi che era sdraiata sopra Yoh.

"Kyaaa!" e si spostò.

"Scusa, ti sei fatta male?" chiese Yoh.

"No..." disse Tamao. Poi si rese conto che forse era arrivato il momento di dichiararsi a Yoh. Non c'era nessuno che la potesse disturbare.

"Signor Yoh, io..."

FINE 1° CAP.

Allora, per ora come va? So che non è molto bello... ma spero che almeno una recensione minuscolina me la facciate! Vi aspetto nel prossimo capitolo!

 

   
 
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