Caroline si svegliò che era già giorno, la luce mattutina aveva inondato la stanza e da sotto le coperte poteva già sentire il sonno che la abbandonava pian piano. 

Non fece in tempo a mettersi seduta che un dolore al collo le fece ritornare in mente la notte precedente, il finto funerale, Tyler, il morso, Matt che disperato la depositava sul letto, sua madre... e Klaus, le sue parole. Fu proprio in quel momento che si rese conto che tutto era reale, non era stato solo un brutto sogno, il suo ragazzo l'aveva morsa ed era stata curata dall'ultima persona che mai avrebbe potuto immaginare, quella che poteva considerarsi la più grande minaccia di Mystic Falls.
 

Istintivamente sentì delle piccole lacrime pizzicargli gli occhi, ma decisa le ricacciò via, non poteva e non doveva lasciarsi andare, solo la sera prima si era ripromessa di andare avanti.

Si voltò per scendere dal letto e lo vide, lì quasi in bilico sul comodino un piccolo pacchettino con un nastro bianco.

 
Lo prese e lesse velocemente il foglietto . Un misto  di eccitazione ed ansia le pervase tutto il corpo mentre con mani tremanti aprì il pacchetto rimanendo poi senza fiato  alla vista del contenuto  e irrimediabilmente nelle sue orecchie risuonò quella frase che le aveva  salvato la vita in tutti i sensi " Buon compleanno, Caroline". 

Richiuse con una botta secca l'astuccio mordicchiandosi leggermente il labbro inferiore ... quella situzione era assurda, cosa avrebbe dovuto fare ora? Sarebbe dovuta correre da Elena e Bonnie a riferire tutto, o era meglio tenersi tutto per sè? Optò per quest'ultima scelta, era inutile creare altro scompiglio, soprattutto in un momento del genere, ma dentro di sè sapeva che per quanto gentile potesse esser stato il gesto di Klaus dietro doveva esserci qualcosa. Damon stesso tempo addietro le aveva insegnato  che non ci si poteva fidare mai fino in fondo di un vampiro, ancor  meno se il vampiro in questione era un Originario.

Si alzò finalmente dal letto e indossando la maschera della perfetta Caroline si preparò per la scuola. Fu in quel momento che decise, per quel giorno niente drammi, le era bastata la serata precedente, ma ora aveva avuto una seconda possibilità ed era decisa a sfruttarla fino in fondo. 

Scese dalla macchina e si controllò al finestrino. Perfetto niente lasciava trasparire ciò che lei stessa cercava in tutti i modi di dimenticare. Incamminandosi verso l'entrata sapeva già cosa doveva fare, il primo passo del suo piano era trovare Matt. 

 Lo vide accanto agli armadietti mentre parlava con dei ragazzi,sembrava tranquillo, come se nulla fosse successo solo qualche ora prima.. .Si avvicinò lentamente e con fare deciso al gruppo:

-Hey Matt, posso parlarti un secondo?- 

- Caroline, emh certo dimmi pure- 

- Volevo parlarti a proposito di quello che è successo ieri sera...-.

 Non sapeva bene come parlargli, fargli capire l'importanza del suo silenzio, visto che era a conoscenza del fatto che tutto ciò andava contro la natura del ragazzo, ma era l'unico modo, doveva essere convincente visto che cercare di soggiogarlo sarebbe stato completamente inutile considerando che erano mesi che Matt prendeva una dose di verbena tutti i giorni. I suoi pensieri furono però interrotti dal ragazzo stesso che stringendo nervosamente la cinghia dello zaino disse:

- Si, volevo parlartene anche io, mi dispiace davvero tanto Caroline, non volevo andarmene così, però ci faremo perdonare, tutti quanti- finì mettendole una mano sulla spalle e accennando timidamente un sorriso.

- Tutti quanti? Aspetta ma cosa..?- Si fermò, non era possibile che Matt si fosse dimenticato tutto e sicuramente lei non si era sognata niente, ma allora che era successo? 

La campanella suonò proprio in quel momento e il ragazzo la salutò per poi dirigersi verso l'aula. Ancora persa nei suoi pensieri prese posto in classe mentre il professore abbassava tutte le serrande e preparava il proiettore.

La giornata passò velocemente tra lezioni e chiacchiere scambiate nei minuti di pausa tra una lezione e l'altra, fu solo quando si sedette nuovamente in macchina per tornare a casa che nella sua mente balenò un nome "Klaus". Doveva esserci lui dietro l'amnesia di Matt, l'unica cosa era capire il perchè di ciò. Mise in moto e velocemente uscì dal parcheggio  mentre due occhi nascosti dall'ombra di un albero la seguivano.







Ciao a tutti! Come detto nell'introduzione la storia non seguirà molto ciò che viene raccontato nel telefilm in quanto ho iniziato a scriverla subito dopo aver visto la puntata 3x11. Per quanto mi riguarda è la prima volta che scrivo su The vampire diary, quindi spero di riuscire a mantenermi il più possibile in linea con i personaggi originali. 
Spero che la storia possa interessarvi e se è così lasciate una recensione se vi va! E' da molto tempo che non scrivo fanfiction quindi i commenti così come le critiche sono ben accette! 

Un bacio Chiara.