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Autore: _Lightning_    04/03/2012    3 recensioni
Cosa succederebbe se Altaïr dovesse fare i conti con un allievo imprevisto? Sarebbe il suo orgoglio o la sua rovina?
Dal Capitolo 4: [...] rimase ad osservare le sue strane e goffe acrobazie sul filo del rasoio per raggiungere la sporgenza superiore, troppo in alto per la sua bassa statura; più volte sporse il piede e cercò di tastare con la punta di esso una qualunque crepa nel muro sotto di sé, ma la fessura più vicina era due metri più sotto, del tutto irraggiungibile e la gamba priva di appigli si ritrovava a ciondolare comicamente in aria.
[...] -... sono bloccata.- annunciò infine, nel sentire un improvviso cedimento sotto le punte dei piedi in preda ai crampi e le sue mani scivolose di sudore e sangue che stavano per perdere la presa.
-E cosa ti aspetti che faccia?- le arrivò sarcasticamente in risposta.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad, Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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La Freccia e l'Aquila
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Chapter 5: Impasse

 
Siham rimase pietrificata nel vedere Il suo Maestro che si slanciava senza alcuna esitazione nel vuoto, a braccia aperte come per imitare il volo di un'aquila.
A metà caduta fece una mezza capriola con un movimento fluido e deciso e sembrò scivolare nell'aria.
Per una frazione di secondo le sembrò di scorgere il volto di Altaïr ad occhi chiusi e stranamente rilassato, come se quella sfida con la morte lo trascinasse in uno stato di meditazione.
Durò un istante, poi l'Assassino sprofondò con un fruscio sommesso nel carro di fieno quasi cinquanta piedi più sotto.

Siham fece tanto d'occhi, rapita dallo spettacolo.
Non aveva mai eseguito un Salto Della Fede in vita sua e lo stesso Kadar gli aveva mostrato come fare un'unica volta, e per giunta da un'altezza piuttosto ridotta.
Dovette ammettere un po' a malincuore l'evidente abilità di Altaïr: tra la rigidità e insicurezza di Kadar e la naturale grazia e leggerezza di Altaïr vi era una netta differenza, tanta era quella tra il cadere e il librarsi in aria.
Non era sicura di poter imitare una simile dimostrazione di coraggio neanche in cento anni d'addestramento.

Sotto di lei, la testa di Altaïr riemerse dal fieno, sporgendosi quel tanto che bastava per poter sbirciare all'esterno, poi volse lo sguardo verso l'alto e fece un gesto con la mano, confermando i sospetti di Siham: il suo nuovo Maestro era davvero convinto che fosse in grado di eseguire quello spericolato tuffo nel vuoto senza rimanere uccisa.
L'aveva decisamente sopravvalutata.
Altaïr ripetè il gesto, spazientito dalla sua esitazione, ma stavolta Siham scosse con veemenza la testa, sentendosi avvampare dalla vergogna, e per dissimulare il suo imbarazzo voltò il capo verso la direzione dalla quale provenivano i soldati.
Rabbrividì: erano diretti proprio alla torre, anche se erano ancora troppo lontani per scorgerla e loro stessi erano dietro uno sperone di roccia, visibili solo dall'alto.
Non poteva però sperare che non la notassero una volta giunti sul posto, così lanciò un'occhiata fugace ad Altaïr,  furente, e scavalcò il parapetto della torre accucciandosi dietro di esso in modo da poter comunque controllare la zona.

"Dovremmo evitare lo scontro." pensò ragionevolmente Siham: adesso non potevano fuggire velocemente, ma se lei fosse rimasta lassù e il suo Maestro avesse continuato a nascondersi avrebbero potuto sfuggire ai nemici.

Per quanto potesse essere forte, dubitava che Altaïr sarebbe riuscito ad avere la meglio contro nove soldati e un cavaliere.

"Un Templare." si corresse, quando essi furono abbastanza vicini da farle scorgere la croce rossa sulla sopravveste.

La sola vista del simbolo risvegliava l'antico rancore che scorreva tra Assassini e Templari e Siham si trovò a stringere i pugni per la rabbia.

Pochi minuti dopo, i Templari arrivarono ai piedi della torre.
Le loro voci le arrivavano ovattate per la distanza, ma era abbastanza certa che fossero sulle loro tracce, probabilmente allertati dalla pattuglia con cui si erano scontrati poco prima.
Fin da subito sembrarono perplessi per l'assenza di sentinelle, accuratamente eliminate dagli Assassini appena giunti sul posto.
La balaustra davanti a Siham era ancora macchiata del sangue dell'arciere di guardia, colpito da un pugnale da lancio di Altaïr.

I Templari parlottarono ancora un po' tra loro, poi si sparpagliarono e girarono lentamente intorno all'edificio, avvicinandosi al recinto dei cavalli.
Non sembrarono notare la presenza di due ronzini di troppo.
Siham sperò che decidessero al più presto di continuare le loro ricerche da un'altra parte, soprattutto quando passarono pericolosamente vicini allo strapiombo dentro il quale lei e il Maestro avevano gettato i corpi delle guardie.
Fortunatamente nessuno dei soldati pensò ad affacciarsi e tutti cominciarono a riunirsi all'imbocco del sentiero, proprio davanti al nascondiglio di Altaïr.
Il cavaliere Templare abbaiò un ordine in una lingua aspra che non comprese e i suoi sottoposti si rimisero diligentemente in formazione, pronti a riprendere la marcia.
La ragazza tirò un sospiro di sollievo: scampato pericolo.
Il Templare urlò ancora qualcosa, irritato.

Fu allora che Altaïr balzò fuori dal carro e gli piantò la lama nella schiena.
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L'Assassino non aveva tenuto conto della qualità della cotta di maglia e della fortuna sfacciata del Templare: aveva già spiccato il balzo quando questi voltò appena il cavallo, esponendo la spalla invece della schiena.
Altaïr cercò di deviare la traiettoria della lama, ma riuscì solo a farla scivolare sulle fitte maglie dell'armatura con uno stridio metallico e una pioggia di scintille.
Sentì la carne lacerarsi sotto il suo colpo, ma non era una ferita sufficiente ad ucciderlo.

Il Templare urlò di dolore e sorpresa, facendo impennare il cavallo; Altaïr perse l'appoggio sulla sella mentre tentava di disarcionare l'avversario e rovinò nella polvere, rischiando di essere calpestato dai robusti zoccoli ferrati del cavallo.
Rotolò di lato con un ringhio di frustrazione, evitando per un pelo di farsi sfondare la testa.
Si rialzò e parò il braccio sinistro dinnanzi al volto, bloccando il fendente che lo stava per decapitare.
Con un movimento fulmineo fece scattare la lama e squarciò la gola dell'aggressore, spegnendo la sua vita in un gorgoglio sanguinolento.

La spada del cavaliere gli sfiorò il braccio e l'Assassino sibilò una maledizione a denti stretti mentre si voltava: aveva sperato di sbarazzarsi subito del Templare, così che i soldati rimanessero privi di una guida, ma adesso doveva vedersela con nove uomini armati e corazzati armato solo della lama e di un pugnale.
Sfoderò quest'ultimo e lo affondò all'indietro senza neanche voltarsi: il ferro s'infisse nello stomaco del soldato dietro di lui; Altaïr si voltò verso destra senza lasciarlo, sventrando così il nemico.
Il sangue gli inzuppò la mano e rese scivolosa l'elsa.
Schivò per un soffio un altro colpo e stordì un soldato con il braccio sinistro, per poi conficcargli il pugnale sotto il mento; balzò lateralmente per evitare il cavallo lanciato contro di lui, e si buttò con le spalle contro la torre, in modo da averle coperte.

Ancora sette soldati e un Templare assetati del suo sangue.
Si mise in posizione di difesa.
Gli erano sempre piaciute le sfide.
 
Si spostò con una piroetta, sfuggendo ancora agli zoccoli del cavallo e dallo spadone del suo cavaliere, che nonostante fosse ferito lo manovrava con estrema precisione e potenza.
Vide arrivare un fendente e si abbassò di colpo; piantò il pugnale nel piede dell'aggressore e si rialzò di scatto, squarciandogli il corpo a metà.
Schivò allo stesso tempo due fendenti e piantò pugnale e lama nel cuore e nella gola del primo soldato a tiro, inzuppandosi di sangue.
Ora non aveva più la protezione del muro a suo vantaggio.

Il Templare dovette capire di trovarsi inu na posizione di vantaggio, perché sbraitò un qualche ordine e i soldati si disposero a cerchio intorno all'Assassino, tagliandogli la ritirata.
Il cavaliere rimase fuori dal cerchio di spade, come a godersi lo spettacolo: l'avrebbe fatto sfiancare e poi l'avrebbe finito, oppure catturato e consegnato nelle mani di Roberto Di Sable.
L'aveva evidentemente sottovalutato, se credeva che metterlo fuori gioco sarebbe stato così facile, ma avrebbe pagato il suo errore con la vita.
Si scagliò in avanti senza preavviso e fece una finta; riuscì a ferire al ventre uno degli uomini e poi tornò al centro dello schieramento iniziando a girare su sè stesso, in attesa.
Ripetè la manovra due volte, parando gli attacchi e ferendo altri due soldati; ne uccise uno piantandogli la lama nel petto, trascinandolo con sé e usandolo come scudo umano contro la spada di un compagno.
Recuperò la spada dal cadavere e rinfoderò il pugnale: avrebbe preferito avere un'arma rapida come la spada corta, ma la spada gli avrebbe consentito di parare colpi più potenti e di assestarne altrettanti.
Purtroppo si rese conto che, contro ogni aspettativa, si stava trovando in difficoltà: si ritrovò ferito alla fronte e lo accecava in continuazione.
I soldati smisero di attaccare e strinsero il cerchio.

Non aspettavano altro che farlo a pezzi.

Il Templare alzò la spada col braccio teso sopra la testa; Altaïr ne scorgeva il ghigno dietro la visiera dell'elmo.
Gli si appannò di nuovo la vista in un fiotto di sangue mentre il cavaliere abbassava di scatto il braccio...

... e una freccia si piantò vibrando nella sua spalla.
 

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Note Dell'Autrice:

Non posso credere di avere finalmente aggiornato.
Ammetto di aver relegato questa Long nel dimenticatoio per un po', a causa di un calo d'ispirazione e dell'impossibilità di giocare ad AC (PC malefico...), ma finalmente rieccomi qui!
Con un altro capitolo superfluo. Il titolo non è scelto a caso: sono in blocco, questo è evidente, quindi questo capitolo serve a sbloccarmi! *fa ragionamenti assurdi per scampare alll'ira dei lettori*

Comunque sia, ringrazio la mia Beta _ Shadow _ che continua sempre e comunque a sopportarmi <3
E poi tutti coloro che hanno recensito o aggiunto la Fic tra le seguite/ricordate/ preferite: SkyDragon, Satiel, Glaucopis (dove sei finita? D:), Princess_Slytherin, Crow, Vanny2003 e Corvar (quanti siete!) e a tutti quelli che leggono e basta :)
Grazie a tutti <3

-Light-
   
 
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