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Autore: Frosba    04/03/2012    6 recensioni
Beckett si girò e vide Castle dietro di lei.
- Io ti dovrei uccidere. Tu sei un totale cretino, io... -
Ma vanne interrotta da un qualcosa che avrebbe provocato la morte sicura dello scrittore

La giovane Castle inviata la nostra amata detective a casa sua. Ma quando la poesia ci mette lo zampino...
Genere: Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Flashfic per confermare che è vero che l’ispirazione viene nei momenti più strani.
Oggi stavo studiando a memoria una poesia di Giovanni Pascoli e a un certo punto mi è venuta l’ispirazione.
Così, ho pregato il mio cervello di memorizzare più in fretta possibile gli ultimi versi e sono venuta a mettere mano a Word.
Lo so che ho due long in corso, ma quando l’ispirazione viene non la si può mandare via.
Ora vi lascio e smetto di sclerare.
Good, Love, Enjoy.

Everything

Kate, arrivata nel loft dello scrittore, era stata accolta con tutti gli onori.
- Dov’è Alexis? - chiese la detective impaziente
- Quindi non sei venuto per farmi... -
La detective lo interruppe prontamente.
- No. Ora, dov'è? -
- Al piano di sopra. Quinta stanza a sinistra - Disse Richard scocciato.
Quando salì le scale, sentì delle urla provenire dalla stanza della giovane Castle.
- Un secondo ti basta,
per capire che la vita senza me,
è la stessa.
Un attimo.
Un attimo stavolta basta a me.
Un attimo mi basta,
per capire, che d’ora in poi,
non soffrirò più per te.
Un attimo mi basta,
per capire, che là fuori,
c’è qualcuno che mi ama,
per quello che sono.
E quel qualcuno non sei tu.
-
- Ma io.... -
- Ma tu niente. Ora vattene, vattene via. Addio. Addio per sempre, Ashley -
- Tesoro, mai io ti amo. Io... -
- Non tentare di giustificare ciò che hai fatto. Ora vattene e lasciamo, per sempre. -
- No. Non lo farò. -
Dei forti passi, poi delle urla femminili.
- NYPD. Mani in alto e lasciala!!!! -
Disse Kate, aprendo la porta con un calcio, ma poi vide i due ragazzi con in mano dei copioni uno di fronte all'altro.
- Ma voi...no...io pensavo che.... -
- Stavamo recitando. Pensavo che papà te lo avrebbe detto -
- Cosa? -
- A scuola da Alexis, hanno aperto un concorso di poesia: la poesia vincente, sarebbe stata alla base di uno spettacolo, che sarebbe stato scritto dalla classe della vincitrice -
Beckett si girò e vide Castle dietro di lei.
- Io ti dovrei uccidere. Tu sei un totale cretino, io... -
Ma vanne interrotta da un qualcosa che avrebbe provocato la morte sicura dello scrittore: un bacio.
Quando poi si staccarono, Kathrine vide che i due ragazzi erano spariti.
- Quindi loro erano d'accordo? -
- Mi hanno dato una mano -
- Io dovrei ucciderti -
- Ma non lo farai, perché.... -
- ....anch'io ti amo -
Rick fece una faccia curiosa.
- I remember everything -
Richard sorrise e si avvicinarono.
Stavolta fu la detective a baciare il suo uomo.
Perché ora era suo. Solo suo.
 
Angolo di una scrittrice pazza:
Allora, che mi è sembrato di questa mia nuova stranezza?
Lo so che ne avete viste tante, ma stavolta la prima battuta di Alexis è un pezzo di una poesia che ho creato proprio io.
Se vi interessa leggerla, qui il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=929044&i=1
Ora se volete, lasciatemi una recensione (anche micro).
Fatemi felice.
Au-revoir mon cheri,
LadyCrazy99
 
   
 
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