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Autore: Valsi_inkheart    04/03/2012    1 recensioni
Se ne sarebbe pentito presto, lo sapeva, eppure sentiva ancora quello sguardo addosso che gli gelava il sangue e gli bruciava la pelle, e tutto quello che voleva era riassaporarlo, con calma, nella sua stanza.
Una Thadastian che non sa ancora come andrà a finire. O forse sì...
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Turn the lights out now,



Da tempo, Blaine Anderson cercava di omologarsi a quel gruppo che gli era ancora – seppur inconsapevolmente – un po’ ostile. E lo faceva solo per un motivo: per Kurt. E allora aveva riposto la sua divisa blu e rossa nell’armadio, e aveva finto andasse bene così. Eppure, quel bisogno degli occhi azzurri e profondi del suo ragazzo lo controllavano, annientavano la sua volontà, o almeno, così credeva. Pertanto, anche stavolta, con quel trofeo vinto anche grazie a lui che però ancora non era riuscito a toccare, si era diretto nel camerino dei New Direction, pronto a fingere quell’entusiasmo che non gli apparteneva.
- Pronti per la tradizionale foto e il tradizionale dvd? – aveva urlato Rachel Berry, alzando in aria il trofeo che non aveva lasciato neanche per un secondo. Già, le tradizioni… ne aveva anche con i Warblers, di tradizioni, che non consistevano affatto nello scattarsi una foto con l’autoscatto e attaccarla nell’armadietto e comprare il dvd dell’esibizione appena eseguita. I Fringuelli non erano tipi da attaccare foto negli armadietti (ammesso e non concesso che fossero tipi da armadietti). Tuttavia, ancora una volta, Blaine dovette assumere quell’espressione da ‘bimbo a cui hanno appena comprato il gelato’, e aspettare per dieci secondi che la macchinetta scattasse, incrociando le dita perché comparissero tutti nell’immagine, così da non dover ripetere la manfrina all’infinito.
- Tutto bene? – Gli chiese Kurt, con un adorabile sorriso sul volto. Forse la sua espressione aveva tradito un qualche fastidio. Ricambiò il sorriso, stavolta sincero.
- Certo, sono solo parecchio stanco. Sta’ tranquillo -, disse prendendogli la mano.
- Se vuoi vado io a comprare il dvd, tu stai qui e riposa, Blaine.
- Non preoccuparti, ci arrivo dall’altra parte del corridoio -, rispose alzandosi e aggregandosi al gruppo che si stava dirigendo, appunto, dall’altra parte del corridoio dove, su una sedia troppo alta per la scrivania messagli a disposizione, c’era il fotografo della serata delle regionali, immerso nella revisione di quelle che sembravano foto di un matrimonio. Nessuno ci fece particolarmente caso, e uno alla volta porsero i sei dollari per pagare i dvd. Blaine, però, rimase indietro.
Quel giorno qualcosa lo aveva scosso dentro. E per “dentro” non intendeva il cuore, ma tutto: la testa, la carne; qualcosa aveva svegliato il suo testosterone come accadeva solo, qualche volta, quando era con Kurt in atteggiamenti intimi. Quel qualcosa era stata l’esibizione dei Warblers, e, in particolare, Sebastian. Sì, quel Sebastian che tanto aveva rifiutato, e odiato ogni tanto, a causa della – allora credeva – infondata gelosia di Kurt. Era stato fantastico in quella performance, e tutto quello a cui pensava, in quel momento, era il fatto che, se fosse rimasto nei Fringuelli avrebbe visto quel balletto – quello di Glad You Came, che aveva causato gravi reazioni da parte del suo corpo – centinaia di volte; che magari, per il troppo ballare, Sebastian si fosse tolto la giacca, o addirittura la T-shirt… si sentì subito maledettamente in colpa per quei pensieri.
In colpa, sì, ma non tanto da decidere di non prendere senza farsi vedere altri sei dollari dalla tasca, e aggiungerli a quelli che teneva stretti in mano. Se ne sarebbe pentito presto, lo sapeva, eppure sentiva ancora quello sguardo addosso che gli gelava il sangue e gli bruciava la pelle, e tutto quello che voleva era riassaporarlo, con calma, nella sua stanza.
Solo per essere sicuro che sia stata solo una cosa momentanea. Ecco, esatto: era solo l’emozione, stavo per salire sul palco ed ero molto emozionato, sì.
- Ehi, meraviglia.
Ops. Non ho parlato, vero? Ho solo pensato. Solo pensato. Stai calmo, Blaine, calmo.
- Sebastian, ciao.
- Non sono un po’ troppi per un semplice dvd? – domandò indicando le banconote nella mano di Blaine.
- Oh, sì, ne prendo uno per me e uno per mia nonna. – Perfetto, tu sì che sai come fare la figura del macho, bravo.
- Che carino. – Blaine tirò un sospiro di sollievo: era stato convincente. Kurt sarebbe stato fiero delle sue doti d’improvvisatore. - Comunque, ero passato per congratularmi. Mi ha fatto piacere gareggiare contro di voi. Sei stato bravissimo.
- Beh, grazie… anche tu. – Non sai quanto. – O - ora scusami ma gli altri stanno andando via e io devo ancora comprare i dvd, ci sentiamo , va bene? Ciao Seb.
- Ciao splendore.
Non lo aiutava affatto, con quegli appellativi. Il sangue stava diventando lava nel suo corpo, quello stesso corpo che anelava ancora quello sguardo del ragazzo appena andato via… e le sue mani, e la sua bocca… Gli occhi di Blaine indugiarono sulla sua figura perfetta che si allontanava, con passo veloce. Tornò in sé solo quando il fotografo, ormai a corto di clienti se non Blaine stesso, tossicchiò per richiamare l’attenzione del ragazzo.
- Uhm, sì, dunque… Uno dei New Direction. Ehm, e poi uno dei Warblers, per favore.
- Uno dei Warblers? – chiese lui, a voce esageratamente alta.
- Sì. È per mia nonna. – Ok, non aveva alcun senso. E, comunque, non era tenuto a dare spiegazioni.
Pagò, s’infilò i dvd nello zaino e raggiunse gli altri all’entrata.
- Sono così felice… ce l’hai un po’ di forze per festeggiare? – gli sussurrò all’orecchio Kurt, prendendogli la mano e avvicinandosela pericolosamente all’inguine.
- Ehm, forse è meglio domani Kurt. Mi voglio riposare, sono davvero distrutto. – Kurt parve un po’ deluso, ma sorrise.
- Va bene, a domani… -, disse dopo avergli dato un bacio sulle labbra. Blaine sorrise.
Arrivato in macchina, un pensiero nitido gli attraversò la mente: brucerò all’inferno a causa di Sebastian.
Stranamente, questo pensiero non lo turbò affatto. Anzi. Sorrise nel buio dell’abitacolo, e si diresse verso casa sua.
 
 
 
 
 
 
LALALAAA.
DIOOO quanto mi piace questa coppia? Sentivo di dover far parte delle matte che shippano Thadastian, per qualche strano motivo… e dire che ero un’accanita sostenitrice del Klaine! Bene, spero vi piaccia, non so (se e) quando tornerò a postare perché la scuola distrugge la mia vita privata ultimamente, ma spero di poter riuscire a scrivere tra una lezione di filosofia e una di greco. :D
Bene, è stato un piacere.. alla prossima!
  
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