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Autore: samira77    05/03/2012    3 recensioni
Merlin ed il suo magico risveglio. Quando si rende conto, per la prima volta, di essere speciale. Quando una voce lo chiama.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Note dell'Autrice: Un'altra song-fic. prima o poi la dovevo scrivere una song usando questa canzone.
Ho provato ad immaginare il nostro caro Merlin nel momento in cui si rende realmente conto di avere la magia. Un risveglio se così lo si può chiamare.
http://www.youtube.com/watch?v=ARNiv8MR4JE *
Guardate anche il video perchè merita veramente.





THE MAGIC'S CALL







L'aveva sempre sentita... fin dal primo momento in cui aveva avuto coscienza di sè.
Fin dal primo istante in cui aveva capito di "essere", di esistere.
Merlin era solo un bambino come tanti.
Lui credeva di essere un bambino come tanti.
Invece no, non era così, lui era ... speciale.
Si trovava fra gli alberi ad ascoltare il sussurro del vento.
I rumori, le voci provenienti da Ealdor erano diventati solo un vago suono nelle sue orecchie.
I suoi occhi, di un profondo blu, scrutavano i raggi del sole che filtravano dalle foglie.
A volte la sentiva.
Nel silenzio delle notti.
Negli attimi di riposo.
Mentre camminava ... e si fermava di colpo osservandosi attorno.
Quando era da solo ... qualcuno lo chiamava ... chiamava il suo nome.
E quel giorno, egli rispose.

I hear your voice on the wind
And I hear you call out my name

"Listen, my child," you say to me
"I am the voice of your history
Be not afraid, come follow me
Answer my call, and I'll set you free"



Aveva risposto a quella chiamata, la curiosità della sua giovane età aveva preso il sopravvento sulla razionalità e la paura.
Una voce che solo lui poteva sentire.
Una voce che cercava solo lui.
Si era mosso fra gli alberi, fra i bassi arbusti.
Si era lasciato guidare da quella voce che era più una sensazione.
Un richiamo che veniva da dentro di lui.
Non erano le sue orecchie ad ascoltarla, ma il suo cuore.

I am the voice in the wind and the pouring rain
I am the voice of your hunger and pain
I am the voice that always is calling you
I am the voice, I will remain

-Ti sento - aveva sussurrato al vento che faceva stormire le fronde.
-Sto venendo - aveva aggiunto mentre un raggio di sole filtrava dai rami ed andava ad illuminare i suoi bellissimi occhi.
La foresta che lo circondava sembrava pulsare di vita.
Almeno, era questa la sensazione che lui avvertiva.
Sentiva il battito degli alberi e quello della terra sotto i suoi piedi.
Percepiva i movimenti di ogni singolo animale, ogni più piccolo insetto.
Sentiva la carezza del vento.
Sentiva il flusso dell'acqua.

I am the voice in the fields when the summer's gone
The dance of the leaves when the autumn winds blow
Ne'er do I sleep thoughout all the cold winter long
I am the force that in springtime will grow

Si era ritrovato presso le rive di un ruscello.
Avvolto da uno strano pulviscolo scintillante.
Ed ancora quella voce lo accompagnava, lo guidava.
Lo accarezzava e lo cullava.

-Chi sei?- chiese timidamente.
Si sentiva come se fosse stretto fra le braccia di sua madre.
Protetto, al sicuro da ogni pericolo.

I am the voice of the past that will always be
Filled with my sorrow and blood in my fields
I am the voice of the future, bring me your peace
Bring me your peace, and my wounds, they will heal


-Non ... capisco - mormorò mentre vedeva il flusso d'acqua scorrere sotto i suoi occhi.
Sulla superficie dell'acqua limpida scorse la propria immagine.
Il volto infantile di un bambino di appena tre anni.
Eppure, nonostante il trascorrere del tempo, nonostante egli fosse così piccolo, sapeva che quel ricordo sarebbe sempre rimasto nella sua mente.
Lo avrebbe sempre accompagnato nei giorni, negli anni a venire.
Quella voce lo avrebbe sempre accompagnato e non lo avrebbe mai lasciato.
Lo sapeva, lo sentiva ... quella voce era dentro di lui, era parte... di lui.


I am the voice in the wind and the pouring rain
I am the voice of your hunger and pain
I am the voice that always is calling you
I am the voice


Infiniti spazi si aprirono nella sua mente e nella sua anima.
Completezza e conoscenza.
La sua testa era invasa da emozioni e sensazioni che non sarebbe mai riuscito a spiegare ed a spiegarsi.
Parte di tutto eppure solo sè stesso.
Consapevole di esistere e pulsare insieme alla vita ed all'energia che lo circondava.
Un flusso continuo di essenze ataviche.
Veli della mente che si schiudono.
Il tempo scorre senza scorrere realmente.
Tutto è e il tutto è aperto ad infinite possibilità, possibilità che sono ora nelle sue mani.
Nei suoi occhi.
Coscienza espansa e flussi di pensieri del mondo.
Così antica e così nuova.
Perenne ed in continua evoluzione.
Ciò che era, cio che è e ciò che sarà.
Onde di vita pulsante, il caos che diviene ordine cosmico.


I am the voice of the past that will always be
I am the voice of your hunger and pain
I am the voice of the future
I am the voice, I am the voice
I am the voice, I am the voice


Perchè è questo quello che vede quando nuovamente incontra la propria immagine riflessa nell'acqua.
I suoi occhi brillano, i suoi occhi non sono più blu.
Ora sono occhi dorati.


-Ti stavo aspettando ... figlio mio -




 

* Titolo: The voice
   Autore: Celtic woman
   Album: A new journey
  
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