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Autore: Hermes    07/10/2006    2 recensioni
Inuyasha che ascolta se stesso. Kagome che vorrebbe essere qualcun'altro. Kikyo che vuole riprendersi ciò che crede suo...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ascolto canzoni...e queste mi ispirano, ditemi cosa ne pensate!!!
Sono nuova di questa sezione e spero solo di avere stoffa da vendere...
Vi lascio alla lettura!!! By Hermes

Black Horse And A Cherry Tree...

Un cavallo nero…selvaggio e libero come il vento che soffiava lievemente e scuoteva con delicatezza i grandi rami dell'albero dove lo stallone aveva cercato riparo per la notte imminente…
Una pioggia di petali di ciliegio con uno sfondo blu scuro appena sfumato dal rosso del fuoco…
La figura del cavallo impennò improvvisamente, i petali accarezzavano il suo pelo setoso e nero, si insinuavano nella sua coda e nella lunga criniera…
Il nitrito dell'animale si propagò per la zona circostante…espandendosi fino ad arrivare a delle orecchie pelose, bianche e strane…sul capo di un ragazzo per l'appunto 'strano'…
Impercettibilmente le orecchie, molto simili a quelle di un cucciolo di cane, si mossero…
Gli occhi dorati e penetranti del ragazzo puntarono verso la direzione da cui aveva sentito quel suono quasi irriconoscibile…
Si era fermato e lasciava che il vento fresco della sera gli prendesse i capelli argentei in una giocosa danza birichina.
Pareva preso da pensieri tutti suoi.
Pensieri che non avrebbe mai confidato a nessuno.
Vestito di fuoco, come la sagoma del sole stesso che moriva…il nenju al suo collo che mormorava con il vento ed i grani neri che luccicavano…al suo fianco spiccava l'estremità di un'elsa di metallo…
"Inuyasha!!! Guarda che ti lasciamo qui!!!" quella voce così cristallina ed argentea ruppe l'incanto e il ragazzo seriamente infastidito si voltò per sbottare
"LO SO! Dannata!" così si incamminò di nuovo verso il gruppo davanti a lui.
L'aveva chiamato una ragazzina che pareva la più giovane del gruppo, a parte quello che appariva un cucciolo di demone con un coda vaporosa e molto morbida.
Era vestita con abiti del tutto diversi da quelli della compagnia e teneva per il manubrio una classica bicicletta rosa con cestino di vimini e un enorme zaino giallo completo di arco e frecce portato posteriormente.
Appena dietro di lei c'era la figura di un monaco che reggeva un bastone di fattura elaborata, e accanto a lui stava una donna apparentemente normale se non fosse stato per l'enorme boomerang che portava sulle spalle senza sforzo. Sulla sua spalla stava un gatto a due code davvero molto carino.
Li raggiunse e il loro viaggio proseguì come era iniziato…
Ormai era tarda sera e la luce del focolare era ancora acceso nella capanna della vecchia miko del villaggio da dove tutto era incominciato.
Rispetto a qualche ora prima l'atmosfera pareva essersi raffreddata un poco…
Più di tutto un nuovo ragazzo mai visto stava seduto fra loro tenendo nervosamente una mano sul fodero della spada appoggiata alla sua spalla.
Aveva profondi occhi dai riflessi viola e una lunga chioma di capelli neri come l'inchiostro.
Stavano discutendo per l'ennesima volta come sconfiggere il loro nemico numero uno.
Un mezzo demone. Naraku. Essere che aveva sterminato parecchia gente innocente e lanciava maledizioni e scongiuri su tutti.
La stessa ragazzina di prima disse al ragazzo "Inuyasha…questa notte devi stare al sicuro! Se Naraku venisse a scoprire quale è il tuo periodo di debolezza…" "Lo so benissimo, Kagome! Non hai bisogno di dirmelo!" rispose brusco il ragazzo, fulminandola con lo sguardo.
La ragazzina abbassò in un lampo gli occhi, zittendosi all'istante.
Il carattere grossolano e rozzo del mezzo demone cane l'aveva fatta addirittura sorridere ogni tanto…perché sotto si nascondeva un cuore d'oro.
Ma quella volta non sapeva proprio che ribattere…troppa era la rabbia, l'impotenza e la voglia di vendicarsi che aveva percepito dalle parole e dal tono di Inuyasha.
La notte fonda offriva come dono solo la sua oscurità priva di luna ma abbondante di stelle, rilucenti come minuscoli di diamanti.
Fu in quel buio effimero che Kagome uscì fuori, con tanta tristezza nello spirito.
Bisognosa di calma e silenzio come la natura stessa.
Si allontanò un po' dal villaggio dormiente e si sedette sull'argine erboso del fiume che alimentava le risaie. Appoggiò la testa sui palmi delle mani e osservò triste la nera massa dell'acqua tranquilla che scorreva portandosi via tutto quello che trovava.
Anche lei avrebbe desiderato essere come l'acqua…limpida e pulita ma anche forte. Capace di portare via gli umori e le emozioni…
La sua immagine riflessa appariva sfocata…e in pochi attimi una nuova figura si stagliò di fianco a lei.
"KAGOME?! Che cosa ci fai qui tutta sola???"
"I-Inuyasha…" riuscì a balbettare lei.
"Allora!?!" disse il ragazzo cadendo pesantemente a terra a gambe incrociate.
"Volevo stare un po' sola." Rispose lei tristemente.
Il rumore del fiume continuava ininterrotto mentre il ragazzo ora umano non sapeva che pesci pigliare.
Raramente si trovava da solo con Kagome.
Avrebbe voluto sfuggire da quella situazione ma il suo cuore si opponeva…non l'avrebbe mai lasciata da sola, di notte, disarmata e in balia di qualsiasi demone.
Dette un'occhiata a quel visino dolce ma tanto triste…e seppe di aver fatto qualcosa di sbagliato…
"Mi dispiace se ti…ti ho ferito, prima…" mormorò tremendamente mortificato.
"Inuyasha…" sussurrò lei, osservandolo con sguardo dolce…a volte era così tenero!
Il ragazzo voltò lo sguardo imbarazzato 'Per tutti i Kami…quanto è bella quando sorride così!!!' pensava rosso fino alla punta dei capelli.
Rimasero ancora un po' in silenzio poi Inuyasha parlò senza neanche accorgersene…traducendo in parole quello che avrebbe voluto fare…
"Kagome…verresti con me in un posto?" disse senza osservarla.
Lei rimase un po' interdetta ma poi annuì, felice che lui le avesse proposto qualcosa.
Si alzarono e lo seguì verso il bosco ormai detto 'di Inuyasha'.
Intanto il ragazzo pensava all'espressione meravigliata di lei e la capiva…erano soli, perlopiù lui era umano ed anche se aveva Tessaiga al fianco sapeva che non avrebbe potuto trasformarla…ma la cosa non lo preoccupava più di tanto…
E il dolce profumo di lei gli passava sotto il naso, stuzzicandogli l'olfatto.
Anche senza il suo fiuto demoniaco l'odore di Kagome lo percepiva benissimo, da mezzo demone quella fragranza così dolce lo rilassava e gli faceva perdere completamente il controllo della situazione intorno a lui.
Camminavano fianco a fianco lentamente. Godendosi i grilli e i suoni notturni del bosco.
L'imbarazzo del ragazzo non era scemato…non aveva il coraggio di incontrare gli occhi di lei.
E camminavano così vicini che le loro mani si sfioravano ad ogni passo.
Per quello gli venne abbastanza naturale prenderle la mano piccola nella sua.
Kagome arrossì e si voltò per guardare Inuyasha che balbettò "Ti…ti da fastidio?"
Lei negò con la testa, ancora molto rossa.
Tornarono a camminare e finalmente il bosco si diradò lasciando lo sguardo su una distesa d'acqua calma, pareva un enorme specchio interrotto da alcune increspature della superficie. Intorno a quel lago prendevano posto macchie di fiori rossi, meravigliosi. Piegati verso l'acqua perché troppo pesanti per il sottile stelo che li sosteneva (i fiori che si vedevano nella prima ending…ve li ricordate? NdMe)
Pareva un posto immobile nel tempo, ghiacciato nella sua bellezza.
Tantissimi punti gialli si muovevano sulle sponde ad intermittenza. Erano lucciole che con la loro fioca luce davano all'atmosfera un che di fatato…come se all'alba quel luogo avrebbe potuto svanire per non apparire mai più.
Nonostante l'umidità, l'aria era tiepida e calda. La rugiada sull'erba veniva fatta brillare dalle piccole lucine.
Kagome osservava quel paesaggio completamente assorta…e Inuyasha osservava lei, perso nel suo profumo e nei dolci lineamenti del suo volto.
'Quanto vorrei prenderla fra le braccia e dirle che… Che cosa?! Che cosa dovrei dirle? Ma che vado a pensare!?! Lei è Kagome…ed io…' i suoi pensieri quasi insensati lo spaventarono, si dette una calmata 'Stop…ferma il processo…allora, siamo qui, lei si sta guardando attorno ed io inizio a pensare cose…strane…quando volevo solo portarla in un bel posto…' pensò sinceramente, preso da strani brividi.
Intanto Kagome aveva distinto nella semioscurità una costruzione di legno che si allungava un po' verso il centro del lago. Era una passerella di attracco per delle imbarcazioni. Pareva in disuso e i segni del tempo la stavano rodendo.
Lo spirito di Kagome ebbe un sussulto e il battito del suo cuore si fermò per un attimo.
'Che…che succede!?' pensò meravigliata 'Ho come avuto un tuffo…al cuore… Io. Sto provando nostalgia…ma perché?' non comprendeva il mare di sensazioni che la attraversava in quel momento.
Era agitata, nervosa, nostalgica…ma erano emozioni sue?
No. Se ne rese subito conto.
Era convinta di essere già stata in quel posto…
"Inuyasha…" disse, voltandosi a guardare il ragazzo "Sono mai stata qui?"
"No, che io sappia." Rispose lui in un soffio. Poi continuò con tono timido "Ti…ti piace?"
"Sì…è davvero bellissimo!" esclamò lei, regalandogli un altro di quei sorrisi che lo facevano morire.
Intanto Kagome pensava 'Non sapevo di questo lago fino ad ora…ma adesso che l'ho visto è sempre più forte la sensazione di essere già stata qui…e a questa sento legato un sentimento fortissimo, ma non mio…'
"Ci andiamo a sedere laggiù?" disse Kagome, additando incurante il porticciolo.
"Va bene…dopo tutto questo tempo credevo che fosse crollato…" concordò il ragazzo che non l'aveva notato.
Seguendo i bordi del lago arrivarono al posto, illuminato lievemente anch'esso dalle lucciole…alcune di loro avevano seguito i due ragazzi.
Inuyasha ci salì sopra per primo, saggiando la resistenza delle vecchie assi. Anche se scricchiolavano un po' pareva non esserci pericolo.
Così si sedettero, fianco a fianco, gambe a penzoloni sopra l'acqua che rifletteva le loro due immagini.
"Inuyasha…ma sei il solo a conoscere questo posto?" chiese improvvisamente Kagome.
"Credo di sì…forse la vecchia lo conosce ancora, ma nessuno si è più avventurato da queste parti a quanto vedo." Rispose il ragazzo, che si era sdraiato a pancia in su, osservando i rami di foglie gialle e rosse che creavano parecchi giochi di contrasto. E fra quelle c'erano le stelle, appena visibili nel manto nero della notte.
"Perché mi hai portato qui?" chiese di nuovo Kagome.
"Non lo so…così…" rispose vago il ragazzo con un profondo imbarazzo negli occhi. E pensava agitato 'Certo non posso dirle che qui…non voglio pensarci adesso…! Adesso c'è Kagome…SOLO Kagome!'
La ragazza puntellò il mento sulle mani e con un sorriso sereno iniziò a intonare le note di una canzone. Se Inuyasha avesse avuto le sue orecchie da mezzo demone sicuramente le avrebbe drizzate…
"Che canzone è?" chiese incuriosito, guardandola con interesse.
"Questa dici? Beh…è della mia epoca!" rispose semplicemente lei.
"Di che parla?" domandò Inuyasha non ancora soddisfatto. Lei lo guardò stupita, poi sorrise ed iniziò a cantare sommessamente
"She's…gone away. Flying up…on a jet plane. Told me, she won't be back again. Talulah, Talulah…is her name. […] Baby can you stop that plane, turn it around. I still love you, baby. […] You're my magic star, don't you fly too far from me. Can't you see? There's a hole in my soul and I'm losing control… […] So solitaire…I think of your midnight hair. And it's still the same. Cos you're on my brain. You gotta stop that plane…"
"Che significa???" esclamò Inuyasha confuso.
"Parla di una persona molto triste…ma la musica è molto bella!" spiegò Kagome, guardando davanti a se.
"Bah…canzoni da donne!" commentò brusco il ragazzo.
Seguì un silenzio rotto solo dal fruscio del vento.
"Kagome…" iniziò Inuyasha.
"Sì...?"
"Canteresti per me?" chiese lui con un po' di imbarazzo.
"Dipende…cosa vuoi che canti?" Kagome si voltò a guardarlo, osservandolo.
"Una di quelle musiche che ci sono dentro quel coso rotondo che ti porti sempre dietro…" disse lui, cercando di farle capire cosa intendesse.
"E tu come fai a conoscere quello che ascolto nel mio lettore cd???" chiese stupita la ragazza.
"C-che credi! Dannata, sai bene che ho un udito finissimo!" cercò di svincolarsi lui.
"Ma se lo tengo bassissimo!!! Adesso capisco perché ho sempre le batterie scariche!!!" disse Kagome un po' arrabbiata.
"Ah…basta!!! Adesso ti riporto fino al villaggio…" Inuyasha si alzò di scatto, eclissando una sicura litigata e fece dei passi verso la riva.
"Aspettami!" esclamò Kagome che si mise in piedi e si incamminò frettolosamente nella direzione presa dal ragazzo. Lui si voltò esclamando
"Sbrigati o ti lascio…!!!"
Non era riuscito a finire la frase…le parole gli erano rimaste in gola.
Per la fretta Kagome era inciampata sul pavimento di legno mal ridotto ed era finita fra le sue braccia.
In quell'attimo tutti e due ebbero un attimo di smarrimento.
Kagome ebbe come un flash e rivide davanti ai suoi stessi occhi la scena…
'Ma quella…è Kikyo…non sono io! Che succede…' pensava spaventata, mentre la sacerdotessa si alzava un poco dalla sua posizione e sfiorava il volto di un Inuyasha mezzo demone. Lo stava baciando…
'COSA?! Inuyasha!!!' era terrorizzata ma poi si calmò all'improvviso 'Aspetta un attimo…questa non è la realtà…questo è solo un ricordo… È un ricordo di Kikyo. In fondo l'anima è la stessa…ed in questo posto ci sono davvero stata allora…'
L'immagine davanti a lei svanì e vide solo il rosso dell'haori di Inuyasha.
'Perché mi ha portato qui? Deve essere un luogo davvero molto caro per Inuyasha…e certo non sa che io…' pensando, lo sguardo di Kagome era pieno di un'immensa tristezza.
Intanto il ragazzo era rimasto immobile…stava rivivendo un episodio della sua vita, ma con un'altra persona…
Ricordava ancora benissimo Kikyo che cadeva e che si poggiava a lui…lo fissava e poi…
Il ragazzo arrossì di colpo, si stava perdendo negli occhi caffè di lei…voltò il viso d'impulso schiarendosi la gola e poi, inspiegabilmente, riuscì a trovare le parole…
"Ah…sei sempre la solita pasticciona!!! Andiamo…dai!!!"
La lasciò andare in fretta, svincolandosi da quell'abbraccio come se scottasse. Le dette le spalle e si incamminò.
'Per tutti i Kami! Ancora un poco e avrei ripetuto quello che ho fatto cinquant'anni fa! Devo essere impazzito!!!' rifletteva agitato Inuyasha, sentiva il cuore pompare una quantità incredibile di sangue nelle vene.
Intanto Kagome era dietro di lui e in qualche modo riusciva a spiegare la brusca reazione dell'hanyou.
'Gli ho ricordato Kikyo…e quando si è accorto che non sono la sua amata sacerdotessa…ma perché sono la sua reincarnazione?!' si chiedeva silenziosamente, mentre un pianto doloroso prendeva a scenderle sul viso.
Soffocava a forza i singhiozzi…in un'altra situazione…se Inuyasha fosse stato un mezzo demone…l'avrebbe percepito subito che piangeva. Ma ora con i suoi sensi da essere umano poteva appena sentire un singulto.
'Mi sarà lasciato almeno il diritto di piangere?!' si chiese la ragazza con un principio di rabbia.
Intanto fra gli alberi una donna con fattezze molto simili a quelle di Kagome, aveva osservato la scena. Teneva fra le mani un arco e una faretra.
Con un sussurro disse "Cosa farai Inuyasha?" detto questo pensò 'Io voglio solo riavere quello che mi è stato tolto…e se devo fare leva sui sentimenti di una ragazzina, così sia…'
Prima di arrivare al villaggio, Kagome non piangeva più.
La notte passò così come era iniziata.
A mattina inoltrata la ragazza pareva aver riacquistato tutto il suo buon'umore…
E adesso sedeva nella capanna di Kaede a scrivere su un blocco di fogli.
Si fermava quasi ad ogni parola e quando finì, la stuoia sulla soglia della porta si alzò e ne emerse fuori la cacciatrice di demoni, nonché sua migliore amica, Sango.
"Ciao Kagome!" "Ciao Sango-chan…" le sorrise lei, alzandosi e mettendosi le scarpe per uscire.
"Ascolta…io torno per un po' nel mio mondo…non dirlo a Inuyasha…intanto starò là per pochissimo…"
"Come vuoi Kagome-chan…torna presto!" la salutò Sango.
"Contaci!"
Uscì fuori, investita dal sole mattutino, e prese la via per il pozzo.
Mentre entrava nella radura che ospitava la costruzione cadente, vide un buffo cucciolo con una vaporosa coda. Kagome lo chiamò "Shippo-chan!!!"
"Kagome! Come mai sei qui?" disse, correndole incontro.
"Ho bisogno di un favore, piccolino…" gli disse, armeggiando con un legaccio che stringeva un contenitore con dentro dei frammenti rosa. "Tienili tu per me, Shippo. Tornerò presto…"
"Farò come mi hai detto!" annuì orgogliosamente il cucciolo di volpe per l'importante missione assegnatagli.
Con un respiro profondo, si issò sul pozzo e si lasciò andare giù.
Qualche istante ed era tornata nella sua epoca…nel suo mondo…

Dopo quasi una settimana di assenza Inuyasha iniziava a dare segni di impazienza…vero e proprio nervosismo che percuoteva sugli altri.
Aveva appena picchiato Shippo, era sera, il piccolo l'aveva contraddetto e lui gli aveva mollato un pugno.
Adesso stava frugando nello zaino giallo che Kagome aveva lasciato lì…cercava una di quelle scatole di materiale lucido e colorato, a lui sconosciuto, che contenevano quegli spaghetti che lo facevano impazzire. Aveva fame, il suo stomaco brontolava…
La trovò ma nel tirarla fuori un quaderno di Kagome cadde per terra. Si era aperto su una pagina scritta dalla ragazza e Inuyasha ci dette un'occhiata.
Capiva a malapena il giapponese moderno ma quello che lesse…gli fece perdere completamente l'attenzione per i suoi spaghetti (la scatola di prima è 'naturalmente' di plastica, sto parlando del ramen! Scusate ma non sapevo dove mettere questa nota! NdMe).
Prese fra le mani il quaderno e con sguardo attento iniziò a decifrare gli ideogrammi.
Ecco cosa riuscì a tradurre…

'È…andata via.
Volando…su un aeroplano.
Mi ha detto che non tornerà di nuovo indietro.
Talulah, Talulah…è il suo nome. […]
Ragazzo, puoi fermare quell'aeroplano, girarlo indietro?
Ti amo ancora, baby. […]
Sei la mia stella fatata, non volare troppo lontano da me.
Non vedi?
C'è un vuoto nella mia anima e sto perdendo il controllo… […]
Così solitario…
Penso ai tuoi capelli di mezzanotte.
Ed è ancora lo stesso.
Perché tu sei nella mia mente.
Devi fermare quell'aereo…'
La bocca dell'hanyou si era aperta in un moto di meraviglia…
Quel nome l'aveva già sentito! Era stata Kagome…a cantargli quella canzone…
Guardò d'improvviso il cucciolo di volpe accanto a lui che ancora frignava, aveva uno sguardo preoccupato.
"Shippo…Kagome, ti ha dato qualcosa prima di andare via?" il tono del ragazzo era così strano che il cucciolo non fece resistenza.
"Sì! Mi ha dato gli Shikon No Kakera! (frammenti della sfera NdMe)" disse, mostrandogli l'oggetto.
L'hanyou li prese e in qualche modo comprese che Kagome…se ne era andata via…
Uscì fuori. Un quarto di luna che spiccava argentea nel blu…
'Che cosa ho fatto? L'ho offesa? Trattata male? Fatta arrabbiare?' tutti questi interrogativi vorticavano nella sua testa. Kagome aveva oltrepassato il pozzo non portando con se i frammenti…in questo modo non avrebbe potuto tornare da loro…
"Ma perché??? Che cosa è successo?!?" disse, rivolto al nulla.
Si diresse al Goshinboku, sedette sul solito ramo e guardò la boccetta di vetro che teneva in mano.
I frammenti brillavano di una luce tenue nell'oscurità.
'Che devo fare…? Kagome ci ha lasciato? Devo andare da lei per avere delle spiegazioni? Che dovrei dire?' pensava confuso.
Erano passate ore quando una figura furtiva si mosse verso il pozzo e ci saltò dentro, risalì e aprì la vecchia porta malandata del tempietto.
Un'aria quasi fredda pervadeva tutto lo spiazzo.
Lo stesso quarto di luna brillava fulgido nella sua direzione, non perse tempo e si portò davanti la finestra del primo piano di una casetta moderna dentro il complesso del tempio.
La aprì ed entrò. Si girò alla sua sinistra e vide nell'oscurità, sotto un mucchio di coperte, la sagoma di Kagome che dormiva.
Il volto di lei, illuminato fiocamente dai raggi lunari era triste…
'La sua espressione…è uguale a quella di Kikyo.' pensò Inuyasha.
Stette ad osservarla ancora qualche attimo poi dette le spalle al letto e si avvicinò alla scrivania dove poggiò un qualcosa che aveva appena estratto dalle grandi maniche dell'haori.
Fatto questo se ne andò, tornando nel Sengoku Jidai.

Quella mattina la sveglia non era ancora suonata ma Kagome si rigirò nel letto più volte… faceva freddo!
Si mise a sedere e notò la finestra aperta…poi i frammenti della sfera.
'Inuyasha è stato qui!' pensava, prendendo la boccetta fra le mani e notando che i frammenti al contatto avevano preso a brillare.
Si vestì con la sua solita divisa ed uscì silenziosamente di casa, andando verso il pozzo.
Mancava ancora un po' all'alba e lei era tornata nel passato…
Aveva promesso a se stessa che non ci sarebbe più tornata…ma ora…
Prese a camminare nel bosco…senza meta…
Ma anche se non aveva in mente nessun luogo preciso, i suoi piedi la portarono nei paraggi del Goshinboku.
Vide da lontano le fronde del grande albero secolare e si avvicinò fino a poterne toccare il tronco con le dita. Un sorriso triste disegnò la sua bocca…le sembrava quasi di sentire Inuyasha…
"Finalmente sei tornata!!! Ci hai messo un'eternità…" la voce roca e burbera del mezzo demone la prese di sorpresa. Alzò lo sguardo e lo vide scendere dal ramo su cui era seduto.
'Ma se sai benissimo che non sarei potuta tornare…' pensò Kagome, abbassando gli occhi a terra con aria triste.
"Kagome…" il tono di Inuyasha era molto preoccupato è morbido, tanto che lei non poté fare a meno di alzare un po' lo sguardo. "Che c'è che non va?"
"Perché?" la ragazza cercò di mostrarsi tranquilla.
"Non mentire…so che sei triste." Dichiarò con tono colpevole il ragazzo.
"Non è colpa tua…non centri nulla…" esclamò lei, cercando di evitare di cadere nel patetico…in fondo cosa poteva saperne Inuyasha di quello che lei aveva visto? Come poteva capire cosa avevano scatenato in lei quei ricordi non suoi e che per il mezzo demone non rappresentavano altro che immagini sepolte nel profondo della sua memoria e in quella di Kikyo?
"Allora perché hai lasciato quelle cose scritte?" chiese d'improvviso il ragazzo. Una scintilla di sorpresa baluginò negli occhi scuri della ragazza.
"Quali cose?"
"Quelle frasi. Quelle della canzone che mi hai cantato…" precisò un po' imbarazzato.
"Quindi hai letto…Inuyasha, quella era solo una traduzione!" Kagome mentiva per buona parte.
"Non sei mai tornata a casa tua senza dirmi niente, volevi forse smettere la ricerca dei frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti? È per questo che hai dato i tuoi frammenti a Shippo?" prese a ribattere lui.
Ma lei non rispondeva, teneva il capo abbassato, non voleva incontrare gli occhi ambrati e così dolorosi di Inuyasha. "Fidati di me, Kagome. Dimmi che cosa c'è, forse posso aiutarti in qualche modo…"
La ragazza a quell'offerta d'aiuto così insolita da parte di Inuyasha si sentì scossa.
'Non posso, non voglio, non devo…lui vuole Kikyo e io non sono lei. Devo uscire di scena, sono solo un intralcio. Ecco tutto. Anche se gli avevo promesso che gli sarei stata accanto per sempre…ora, non voglio più…non posso sopportare che lui veda me e contemporaneamente mi scambi per Kikyo…' pensava disillusa.
"Ascoltami, Inuyasha…" disse decisa, alzando il volto e osservando coraggiosamente il ragazzo, si avvicinò e prese una mano fra le sue, ponendovi la boccetta dei frammenti. "Io…non me la sento più di continuare questa ricerca…ti prego, fallo tu per me." Detto questo si voltò e si incamminò nella direzione da cui era venuta.
Il mezzo demone non aveva afferrato bene il concetto. Vedeva la camminata di Kagome come al rallentatore, guardò lo strano contenitore trasparente che teneva nella mano e d'improvviso parve riprendere l'uso del suo corpo. Si mosse lentamente poi sempre più veloce…
Cercò di fermare la ragazza urlandole dietro.
"Perché!? Che cosa è successo Kagome??? Perché stai scappando!?!" ma prima che potesse raggiungerla lei strillò
"A CUCCIA!!!" ormai singhiozzava "Non potresti capire comunque! Lasciami stare!"
"Kagome…" cercò di obbiettare Inuyasha ancora al suolo.
"A cuccia!" ripeté lei tenendosi voltata. Un nuovo schianto obbligò il mezzo demone a tenere il volto schiacciato al terreno. Quando riuscì a riprendere del fiato disse quasi con disperazione
"Se proprio vuoi sfogarti fallo pure, mi offro da cavia…però resta qui. Non lasciarci soli…" 'Non lasciare me…' aggiunse Inuyasha mentalmente.
A quella dichiarazione Kagome si voltò, guardandolo con un misto di meraviglia che fece un po' turbare il nostro mezzo demone. Seguì un lungo silenzio fatto di sguardi e poi la ragazza si voltò per correre alla buca che aveva scavato con il potere del rosario, aiutandolo a sedersi e poi abbracciandolo, sfogandosi.
Inuyasha era un po' sconcertato ma la avvolse fra le braccia e cercò di consolarla come meglio poteva. Non era molto ferrato su quale comportamento usare in situazioni di quel tipo. E tutto quello che gli veniva in mente erano i ricordi di quando era ancora un cucciolo e sua madre che lo consolava.
Così, esitando più volte, prese ad accarezzare la testa di Kagome cercando di calmarla.
Con suo sollievo il pianto di lei si faceva sempre più sommesso finché non si spense del tutto.
Ora era da parecchio che la situazione non si muoveva e il mezzo demone sentiva salire la tensione ogni momento di più, Kagome rimaneva immobile…era sveglia, questo lo sapeva…
Cosa avrebbe dovuto fare in quel momento?
Prenderla in giro per magari farla infuriare, mandarlo di nuovo 'a cuccia' e far dimenticare l'imbarazzo?
EHI! Ma che stava pensando??? Farsi schiantare per smuovere le cose?! Questa sì che era bella!!!
'Sono proprio ammattito…ma chi voglio prendere in giro? Per Kagome io farei di tutto…' pensò il ragazzo, alzando gli occhi al cielo.
"I-io…non volevo…mi dispiace…" prese a mormorare lei, mantenendo lo sguardo basso.
"Guarda che se non vuoi parlarne…" disse lui, cercando di non farla piangere di nuovo.
"No, non preoccuparti. E che non l'ho fatto apposta a vedere quella scena…non sono stata io ad evocarla alla mente…ma mi ha reso talmente triste. Mi sentivo di troppo, è per questo che…"
"Kagome…di che stai parlando?" Inuyasha era un tantino preoccupato.
"Insomma! Ho visto qualcosa del tuo passato che ti riguardava, non era brutta ma non chiedermi cosa fosse…" concluse, alzandosi e spolverandosi la maglia della divisa.
L'espressione interrogativa dell'hanyou la seguì fin quando lei non gli porse la mano e esclamò con uno dei suoi sorrisi "Andiamo!"
Prese la mano e la seguì, mentre lo trascinava verso il villaggio della vecchia Kaede.
'Bene o male…è tornato tutto come prima. Kagome, tu sei importante per me e anche se non lo dico mai…ti prego, non lasciarmi da solo con me stesso.' Pensava Inuyasha mentre osservava Kagome salutare gli altri sotto il suo sguardo vigile, soprattutto alle mani di Miroku.
Si rimisero presto in viaggio e per strada videro una scena singolare.
Un grande albero di ciliegio con a fianco un cavallo nero come l'inchiostro che pascolava mansueto sotto i rami carichi di fiori. Da lontano aveva osservato il loro passaggio ed aveva alzato il bel muso, osservandoli con i caldi occhi neri.
Mosse i lunghi crini della sua coda a destra e a sinistra come se fosse un saluto per poi tornare al suo pasto.
Come se nulla fosse successo.

Fine

Ci vogliono un paio di spiegazioni…
Il titolo non lascia dubbi sulla canzone, una hit di qualche anno fa.
Poi ne è subentrata un'altra che pochi o nessuno conosceranno ('Talulah' di Jamiroquai), arrivata sotto ai miei occhi per puro caso. Entra a metà della ff e non so per quale motivo. Scrivo di getto in giorni diversi e con sbalzi d'umore contrastanti.
Basta che ascolti una canzone rilassante o in qualche modo romantica che quello scritto diventi esattamente com'è la canzone e la descrivo a mio modo.
Quando mi sono accorta della contraddizione…ho preferito aggiustare il tutto con un finale 'a tema' con l'inizio…forse un po' banale ma secondo me d'effetto al punto giusto…
A chi ha avuto abbastanza coraggio per leggere questo scempio (non mi sento molto portata per scrivere ma faccio del mio meglio) sono molto riconoscente...spero di poter migliorare sempre di più in futuro grazie anche ai vostri consigli...quindi se avete critiche fatele! Grazie mille a tutti\e! By Hermes

  
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