A Martina, di nuovo, per il suo profondo odio per le slash e ora anche per me che le scrivo, e gliele dedico!
                                                                                     A te, ancora una volta, perchè oggi mi hai fatto star bene, i venti minuti migliori della mia vita!
      

Nick aveva il cuore che batteva a mille, si sentiva disorientato, come ogni volta che passava più di mezzo minuto con Greg. Sembrava un adolescente alla prima cotta, lui che era un latin lover, lui che era etero convinto, era finito ad avere le palpitazioni, le farfalle allo stomaco, il tremolio alle gambe e le mani sudate con un suo collega ed amico. Greg era la sua prima cotta, questo era vero, dato che non si era ma innamorato di un uomo, eppure Greg era diverso, amava tutto di lui, dal corpo snello e fragile alle mani grandi, passando per le labbra carnose, i capelli scompigliati e il suo carattere unico, ma Nick amava soprattutto gli occhi di Greg, un nocciola chiara, più unico che raro, non poteva esistere un colore del genere al mondo se non nelle iridi del collega, era marrone Greg, il suo colore personale.
“Ti aspettano Sara e Warrick alla discarica!” disse Catherine passando accanto a Nick. L’agente annuì, afferrò una valigetta, infilò il giubbotto anti proiettile, avrebbe passato il resto della notte immerso nell’immondizia con Sara e Warrick, poteva chiedere di meglio?

[Cinque ore dopo …]

Nick era seduto sulla panca dello spogliatoio a torso nudo, indossava solo i boxer neri, fissò l’armadietto in cui erano riposti i suoi vestiti puliti, aveva passato quattro ore immerso nell’immondizia, tornato al laboratorio si era concesso una doccia e aveva gettato i vestiti, ormai inutilizzabili, nel cestino. Nick si alzò e infilò una t-shirt nera ed un paio di jeans, uscì e si avviò verso l’ufficio di Warrick per aiutarlo con le prove, a metà corridoio però Nick si scontrò con Greg, che gli versò addosso il contenuto delle provette che si infransero a terra, il liquido finì sulla t-shirt di Nick, quest’ultimo incontrò lo sguardo allarmato di Greg e sentì il cuore schizzare alle stelle.
“Togliti la t-shirt!” disse Greg afferrando i lembi della maglia.
“Perché?” chiese allarmato Nick.
“Il liquido potrebbe corrodere la pelle …”
“La maglia era nuova!”disse Nick. Greg sfilò la t-shirt e Nick arrossì, rimanendo a torso nudo di fronte allo sguardo interessato di Greg, Sarah passò nel corridoio e vide la scena, sorrise perché aveva capito che c’era qualcosa fra quei due.
“Ma non ho una maglietta pulita …” sussurrò Nick.
“Stavo uscendo per prendere la colazione, ti comprerò una t-shirt!” concluse Greg abbassando lo sguardo ed uscendo. Nick si diede del coglione mentalmente, era così concentrato sul pensiero di Greg e del suo corpo che non l’aveva visto e l’aveva preso in pieno. Ora si trovava in una strana situazione, vagava per il laboratorio a torso nudo in attesa di Greg, detto così poteva sembrare la realizzazione di un sogno proibito, ma effettivamente non era proprio a suo agio a girare semi nudo sotto lo sguardo di tutti. Entrò nello spogliatoio, poggiò la fronte contro il muro e si perse di nuovo nel pensiero del corpo di Greg, era talmente concentrato nelle sue fantasie che sussultò quando la mano del collega si posò sulla sua spalla, pelle contro pelle. La mano di Greg era gelida contro la sua spalla accaldata, Nick si voltò ed evitò il contatto visivo con Greg, non era sicuro che si sarebbe trattenuto dal baciarlo; afferrò la t-shirt che gli porgeva Greg e la infilò, era una normalissima maglia bianca, nulla a che vedere con gli eccentrici toni di Greg.
“Perché proprio questa?” chiese curioso Nick.
“Il bianco ti dona!” rispose Greg arrossendo violentemente. “Senti Nick, è da un po’ che vorrei dirti una cosa …”
“Cosa?” domandò Nick. Greg non rispose, si avvicinò a Nick, gli afferrò la nuca e lo baciò, Nick rimase per un attimo interdetto ma poi afferrò i fianchi di Greg e lo trascinò contro il muro, insieme a lui, le mani di Greg finirono sotto la maglia di Nick, quest’ultimo sussultò al contatto e strinse i fianchi dell’amico. Appoggiò la schiena contro il muro, si spogliarono in fretta, presi dalla passione e dall’intimità del momento, Greg non era pronto ad accogliere Nick né mentalmente né fisicamente, eppure lo lasciò fare, aveva i muscoli contratti, soffocò un gemito quando Nick si fece spazio in lui, per un attimo fu solo accecato dalle fitte, Nick attese, pronto ad allontanarsi al primo segno di dolore da parte dell’amico. Nick appoggiò la fronte sulla spalla di Greg e prese a lasciarli caldi baci intorno alle scapole, il respiro di Greg si fece più calmo e iniziò a muoversi contro Nick, quest’ultimo afferrò il bacino e la coscia del collega e iniziò a muoversi in sincrono con lui, Greg afferrò il collo di Nick e lo baciò, mentre le spinte si facevano sempre più forti e veloci. Vennero insieme, guardandosi negli occhi, con le labbra unite in un bacio vigoroso e carico di passione, sudati si accasciarono contro il muro, Greg si voltò, baciò Nick sul mento e si infilò nell’incavo della sua spalla, gli morse il collo e gli lasciò un succhiotto, così simile a quei lividi che si stavano lentamente formando sulla coscia e sul bacino di Greg, ma erano entrambi consapevoli che quei lividi erano i segni della loro appartenenza.


Angolo autrice:
Nonostante avessi promesso alla povera Martina di smettere di rendere il suo adorato Greg preda della fantasia sessuale del mio amato Nick, non ho potuto fare a meno di scrivere questa! Sono troppo carini insieme! La dedico anche a te lettore, perchè hai avuto il coraggio di arrivare fino in fondo! Grazie! Ora, però, me lo lasci un commentino? Daiiii! (: