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Autore: Kurochan    05/03/2012    0 recensioni
Dopo la morte di Mello, Near non è più lo stesso. La Caduta di un angelo, un rosario e un nuovo Kira riusciranno a scuoterlo e a farlo andare avanti invece di farsi trascinare dagli eventi?
Dal primo capitolo:
Sì, questo è un angelo pensò Near, senza dubbi. In un mondo dove esistevano shinigami e quaderni della morte, un elemento dalla potenza uguale e contraria doveva esserci. Erano le stesse leggi della fisica a dirlo.
"Ci sono tre cose delle quali puoi essere davvero sicuro, in questo mondo e nell'altro" gli disse la creatura alata: "La prima: un angelo è sempre buono. La seconda: un demone è sempre cattivo. La terza: gli uomini possono essere il meglio e il peggio di entrambe le cose"
P.S. Il protagonista è Near, lo so non linciatemi, mentre Mello ed L faranno qualche apparizione (nei ricordi o altro).
P.p.s. qui Near e Mello si suppone che stessero insieme prima della morte di quest'ultimo
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Halle Lidner, Near, Nuovo personaggio, Stephen Jevanni
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono follie che si propagano come le malattie contagiose.
Francois de La Rochefoucauld

 

 
Nella stanza piena di computer, dei loro ronzii e delle luci degli schermi, un ragazzo era seduto a terra, circondato da robottini dai colori sgargianti, e stava silenziosamente completando la prima metà di un puzzle. Bianco.
Seduta sulla ringhiera in ferro, o per meglio dire appollaiata, vi era una ragazza. La pelle appena abbronzata e lo sguardo castano perso, malinconico, come se guardasse immagini di un tempo tanto lontano quanto triste. Le piccole ali spennacchiate, che ricordavano tanto quelle di Ryuuk, basse.
"Sai, ..." esordi lei, continuando a dargli le spalle: " ...io ho conosciuto uno che era come lui... come Kira"
La mano bianca del ragazzo si fermò appena un momento, prima di incasellare la tessera del puzzle.
"E come voi" aggiunse voltandosi di 180 gradi per vedere Near, che a quella affermazione aveva poggiato la tessera e la fissava truce.
"Non scherziamo. Non paragonarmi a un assassino. Io sono N"
"Azaziel era molto intelligente" disse invece lei incurante del suo commento.
"Lo era così tanto da essere superiore a noi per ogni cosa. Era troppo furbo, troppo scaltro... sembrava non esserci nulla che potesse fermarlo, e a lui non sarebbe servito un quaderno per scatenare lo stesso caos di Kira. Come non servirebbe a te"
 L'albino la guardò quasi impassibile. Quasi.
"Stai insinuando che potrei diventare Kira?"
"Sì, volendo sì. Persino gli angeli potrebbero diventarlo"
La mano pallida di Near, poggiata sul ginocchio, si spostò andando a prendere i capelli, rigirandosi le seriche chiocche fra le dita. Segno, per lui, che qualcosa lo stava interessando, benchè irritato all'idea di essere messo sullo stesso piano di un assassino.
Bara decise che quello era il suo segnale per andare avanti.
"Azaziel era... incredibile, ma distante. Dall'alto del suo trono era innavicinabile e forse fu per questo che nessuno se ne accorse. Nonostante tutti lo ammirassero, nonostante tutti facessero a gara per avvicinarlo, lui era solo lassù"
Bara non potè trattenere un basso ringhio a quel ricordo. Odiava loro per l'ottusità e odiava se stessa per l'insicurezza. Il dubbio era stata una brutta bestia.
"Era arrivato così in alto che tornare indietro era impossible e non c'era nessuno che potesse raggiungerlo. Si trovava bloccato. Lui non poteva scendere e gli altri non potevano salire"
"Kira non..."
"E smettila di chiamarlo Kira" si arrabbiò Bara:  "Si chiamava Light, Light Yagami. Kira è il nome di qualcosa di malvagio, non di un ragazzo. Mi sorprende che intelligiente come sia, tu non abbia ancora colto la differenza"
Near tirò così forte la ciocca che quasi la lisciò. A parte quel gesto, il resto di lui  non lasciò traparire nulla.
Nonostante non fosse mai stato permaloso come Mello, l'orgoglio non era cosa che gli mancasse. Alla Wammy's gliel'avevano sviluppato l'orgoglio, come a tutti gli altri. Se persino l'ultimo della lista aveva orgoglio della sua intelligenza, figurarsi il primo.
"Una differenza dici? Yagami era Kira. Lui stesso si è definito Kira"
"Kira non è solo malvagità. E' pazzia, ed è inesorabilmente legata al death note. Kira è il demone del death note"
"Mpf, così secondo te è una sorta di possessione"
"Quel quaderno non è per gli umani, tanto meno per gli angeli. Hai visto anche tu l'aspetto degli shinigami no? Il death note corrode"
"Sai parecchie cose... Azaziel era diventato Kira" concluse Near, suo malgrado interessato nella discussione.
Bara era un angelo che era caduto sulla terra per proteggerlo. Portava con se nuovi misteri, nuove verità, cose che Near voleva conoscere. Da quando aveva chiuso il caso Kira tutto era così semplice... noioso... nulla che potesse veramente coinvolgerlo. Se solo ci fosse stato Mello...
L'albino strinse ancora di più le ciocche di capelli, stringendo il sacchetto rosso della tasca in un pugno. Il biondo gli mancava terribilmente. Il vuoto lasciato da lui era incolmabile.
Poi si accorse di come lo guardava Bara, imbronciata. Stettero 5 minuti e 34 secondi a fissarsi, e per una volta fu Near a cedere. In fondo era lui che aveva smesso di prestarle attenzione.
"Azaziel era stato posseduto da Kira"
Bara fece crollare il broncio, e fu così soddisfatta da aggiungere fin troppi particolari nella sua risposta.
"Azaziel era un arcagelo, e se il death note ha fatto quell'effeto su Light Yagami immagina il disastro su una creatura angelica. Fa marcire corpo e spirito e ci rende più bestie dei diavoli. La nostra mente viene irrimediabilmente compromessa e, se anche spinti da buone motivazioni come nel caso del vostro umano,  si diventa un concentrato di violenza, depravazione e quant'altro. Noi angeli abbiamo la giustizia incorporata nel nostro dna. Fà conto che siamo come macchine programmate per essere buone. Questo non vuol dire che non siamo noi stessi. Siamo solo angeli e il death note mina il nostro equilibrio, la materia stessa di cui siamo fatti"
Bara prese un sospiro di pausa. Certi argomenti la infiammavano con troppa facilità. Però se c'era di mezzo Azaziel non riusciva a stare calma, non poteva stare calma. D'altronde... l'aveva ucciso lei. A questo punto cosa la rendeva meglio di Kira?
"Near"
Bara lo chiamò puntando le iridi castane  nelle sue scure, guardandolo dall'alto della sua postazione come una vera creatura angelica. La luce dei monitor alle sue spalle la illuminava dando l'effetto di un'aura candida, e le piccole ali dalle piume turchesi screziate d'oro erano distese in tutta la loro lunghezza.
Sì, questo è un angelo pensò Near, senza dubbi. In un mondo dove esistevano shinigami e quaderni della morte, un elemento dalla potenza uguale e contraria doveva esserci. Erano le stesse leggi della fisica a dirlo.
"Ci sono tre cose delle quali puoi essere davvero sicuro, in questo mondo e nell'altro. La prima: un angelo è sempre buono. La seconda: un demone è sempre cattivo. La terza: gli uomini possono essere il meglio e il peggio di entrambe le cose"



  
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