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Autore: phepye    06/03/2012    0 recensioni
questa poesia credo che meriti di essere letta,è dedicata a tutti coloro che sono stati uccisi da una malattia comune,causata dalla stessa ignoranza e dall'odio.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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lentamente,un giorno videro un essere alterno:
dall'ombra nera e dal viso fraterno.
camminava da solo per la strada del paese tra le salite e le discese.
risero di lui perchè diverso!
"guardate la sua borsa che ondeggia" schernì la bestia che non ebbe regia
dissero tutti " sei un essere senza ritegno"
"meretrice sui suoi dannati tacchi a spillo" lo molestarono fin a
inseguirlo.
volevano inchiodarlo al muro
e quel rossetto di sangue suelle labbra,sembra un vampiro,agli occhi dei più da bersagliar era il tiro.


il suo fondotinta dal tono ramato:non nascondeva il corpo per lui gia fin troppo sbagliato.
gli occhi vitrei,un nero sbavato
le sue lacrime agli occhi altrui eran meno di zero,
per tutti gli altri era soltanto una checca al gelo.
ricchione,invertito,bastardo,sbraitavano i maiali
dall'inferno colorato.nessuno capiva nulla
nessuno sentiva niente,loro non provano sentimenti
per l'alieno era doloroso come perdere un dente


toh eccolo li per terra disteso per terra,
attonito. L hanno ucciso i suoi fratelli,
forse perchè aveva un cuore nel petto,e non una roccia.
o semplicemente era troppo buono per essere un uomo di quella forgia.
  
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