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Autore: spuffina    06/03/2012    2 recensioni
Harry Anderson e Louis Smythe sono rispettivamente i fratelli minori di Blaine e Sebastian e, due anni dopo che i maggiori si sono diplomati, la nuova generazione devasta le sale della Dalton Academy.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe
Note: AU, Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Innanzitutto, un saluto a tutti quelli che hanno avuto il coraggio di aprire questa storia. Sono Federica e su EFP sono sempre stata una lettrice, non so scrivere e non pretendo di farlo. Questa è infatti una traduzione, ma lasciatemi spiegarla un attimino. Sono entrata da pochissimo nei tunnel degli One Direction e ovviamente non potevo mancare di avere la mia otp, che ho trovato in Harry e Louis. E guardandoli bene mi somigliavano tremendamente a qualcuno che conosco bene. Ieri sera ho avuto quindi la brillante idea di postare questo photoset, e una mia carissima follower mi ha onorato scrivendo questa fanfic assolutamente adorabile basandosi proprio sul mio post. La fic originale la trovate qua.

°°°


 

Harry Anderson si tolse la camicia dell'uniforme, cambiandosi in una maglietta bianca e pantaloni decisamente più comodi. "Quindi...siamo agli arresti domiciliari."

Louis Smythe sbuffò, aprendo il suo portatile. "Considerato che siamo compagni di stanza e il fatto che ci hanno beccato mentre mi facevi un pompino prima, pensavo che sarebbero stati impazienti di allontanarci."

Harry alzò gli occhi al cielo, saltando sul suo letto. "L'amministrazione della scuola non ha mai preteso di essere davvero intelligente." Si girò per avere di fronte il suo migliore amico. "Che stai facendo?".

"Chiamo Sebastian su Skype. E' negli Stati Uniti per un pò". Il fratello maggiore di Louis volava tra l'Europa e l'America frequentemente, barcamenandosi tra loro madre in Inghilterra, loro padre in Francia e il college in New York. "E per un pò, intendo tre giorni".

Il computer squillò, segnalando che la chiamata era pronta per partire.

"Anche Blaine è online?" Harry aveva la testa appesa giù dal letto, i piedi contro il muro.

"Si, in realtà. Lo sono entrambi".

Harry cadde giù dal letto, crollando a terra davanti al loro bagno in comune. "Sto bene!"

Si alzò in piedi, proprio appena la connessione si stabilì.

"Heeey, come stanno i nostri fratelloni?" Louis chiese, spingendo la sua sedia girevole in vista della webcam. Harry si chinò con un cenno, e un sorriso poco incoraggiante si diffuse sul suo volto.

"Cosa avete combinato questa volta?" Sebastian Smythe non si preoccupò neppure a salutarli, fissando a lungo suo fratello minore.

"Sì, sembrate sospettosi," Blaine Anderson aggiunse, scompigliando una mano tra i suoi riccioli ribelli. Sbadigliò e bevve un sorso dalla sua tazza TARDIS blu. "Mi dispiace, jet lag. Sebastian ed io siamo appena tornati da una visita alle nostre famiglie."

"Ehi, avete un'alta considerazione dei vostri fratellini," disse Harry, mentre Louis girò la webcam in modo che potessero entrambi stendersi sul letto di Louis e essere ancora visibili. "La vostra fede in noi è stupefacente."

"Non fare il saputello, Harry." Blaine li fissò minaccioso dallo schermo, ma Louis scoppiò in una risata - Blaine era realmente poco credibile quando cercava di essere intimidatorio.

"E' solo che è divertente." Louis scambiò sguardi con Harry. "Soprattutto se si considera che siamo imparentati a voi due."

"Louis Mathieu Smythe, sputa il rospo," Sebastian ordinò.

"Anche tu, Harry," Blaine disse, alzando la tazza alle labbra. Harry si strinse nelle spalle, spostandosi in modo che potesse stare seduto.

"Beh, il signor Gallagher ci ha beccato in bagno."

Blaine soffocò nel suo sorso di caffè e lo sputò di nuovo nella sua tazza. "Sul serio? Ragazzi, cosa vi abbiamo detto?"

Sebastian si aggiustò gli occhiali. "Beh, tu sei il mio fratellino, dopo tutto. Non so perché sono sorpreso."

"Non li incoraggiare, Sebastian!"

"Beh, sono nostri fratelli!" Harry trattenne una risata, mentre Sebastian cercava di tranquillizzare il suo fidanzato. "Che cosa ti aspettavi?"

"E' nulla in confronto a quello che la gente dice di voi due," Harry si difese.

"Che cosa hai detto?" Blaine e Sebastian dissero all'unisono.

"Che cosa dicono?" Blaine chiese, strofinandosi la mano sul viso. "Qualcosa mi dice che non è niente di buono."

"Sì, Harry, digli quello che la gente ancora dice su di loro." Louis si voltò verso il suo compagno di stanza che scoppiò a ridere.

"Stanno ancora parlando di quando voi due scopaste nell'ufficio del signor Gallagher".

Sebastian si ritrasse indietro in sorpresa. "Sul serio?"

La mascella di Blaine cadde. "Oh mio dio. Stanno ancora parlando di quello?"

Louis alzò gli occhi. "Perché pensi che abbiano messo Hazza me e in libertà vigilata quando siamo entrati nei Warblers? Non si fidavano di alcun Anderson o Smythe dopo quello che hai combinato con Hummel e la granita."

"Si, usano ancora le riprese video come un esempio di cosa non fare quando incontro altri club", aggiunse Harry. "Teenage Dream e l'incidente della granita."

Blaine lasciò cadere la testa sulla scrivania in modo che solo la parte superiore della sua testa fosse visibile. "Pensavo che fossimo tutti d'accordo di non parlare mai più di Kurt Hummel?"

"Tu hai accettato di non parlarne più. Il resto di noi non ha mai detto una parola." Harry sorrise, prendendo in giro suo fratello maggiore.

Louis ebbe pietà di Blaine e quindi chiese a Sebastian come stessero le loro sorelline.

"Alle gemelline manchi un sacco, Lottie ti fa sapere che ti vuole bene, Georgia mi ha ignorato il più delle volte, Flick ti ha mandato una scatola di barrette Mars, anche se non sono mai riuscito a vedere Lottie." Sebastian sollevò una fotografia delle quattro bambine. "Mamma mi ha mandato foto da darti durante il weekend degli incontri con i genitori."

"Tu vieni?" La mascella di Harry cadde. "Blaine, vieni anche tu no?"

Blaine sospirò. "... Sarebbe dovuta essere una sorpresa. Ma sì, Coop, Gemma ed io saremo tutti lì".

"E mamma e papà?"

Blaine indossò il suo sguardo di scuse. "Non possono venire quest'anno, Haz".

"E' l'ultimo anno!" Harry esplose, scappando in bagno.

Louis guardò la webcam come per scusarsi. "Vado a calmarlo. Parliamo più tardi, okay?" e senza aspettare una risposta dai loro fratelli maggiori, chiuse il portatile e attraversò la stanza per bussare alla porta del bagno.

"Haz? Stai bene?"

"Vattene, Louis."

Louis sospirò. "Hai cinque secondi per aprire la porta o vado a prendere Niall per forzare la serratura." Niall Horan era uno dei loro amici, che era anche nei Warblers. Aveva perso la chiave del suo dormitorio nella prima settimana e aveva quindi trascorso il primo semestre cercando di imparare a forzare le serrature. Come Harry e Louis, Niall veniva dal Regno Unito, anche se in realtà lui era Irlandese. C'erano attualmente cinque studenti alla Dalton che provenivano dal Regno Unito, Harry, Louis, Niall, e due altri ragazzi, Liam Payne e Zayn Malik. Gravitavano uno con l'altro come per proteggersi dallo shock culturale ed erano semplicemente rimasti amici, una volta che tutti si unirono al gruppo acapella della scuola.

"Vieni dentro" La porta si aprì con uno scatto e Louis entrò nel piccolo bagno. Harry era seduto sul bancone, con le ginocchia sotto il mento.

"Haz, sai che i tuoi genitori ti vogliono bene".

Harry sbuffò, scacciando le lacrime che gli striavano le guance. "Sarebbe bello se lo dimostrassero una volta tanto."

Louis si sedette sul bancone, costringendo Harry a scivolare contro lo specchio. Si sporse in avanti, cullando la faccia di Harry nelle sue mani. "Ti amo, okay?"

Harry sbatté le palpebre cacciando via le lacrime e premette le labbra contro Louis, degustando le sue stesse lacrime salate e il gusto debole di menta della gomma che Louis aveva masticato prima.

Tutto sarebbe andato bene, fino a quando Louis era lì.

  
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