06/03/2012
6 recensioniIl prologo è cortissimo, ma ci saranno altri capitoli ovviamente!
Mmm Ho scritto anche Secret Love, ci sono 7 capitolo fino ad ora.
Posterò non so quando perchè domani parto, vado in Francia (yeah).
Spero vi piaccia! :) Bacio-
- Prologo -
The second time
Pov Kristen
10 giugno 2005 – Los Angeles
Seduta sulla sedia a dondolo del mio soggiorno penso e ripenso a ciò che è successo e non riesco a realizzare del tutto.
Mi ritrovo sola in casa, ci sono solo io, i miei venticinque anni e mia figlia dentro di me.Settimo mese.
Solo due mesi e avrò la mia dolce bambina tra le mie braccia.
Solo due mesi e potrò sentire il suo cuoricino battere contro il mio petto.
Due altri mesi e le sue morbide manine stringeranno delicatamente il mio dito.
Non riesco ad abituarmi del tutto all’idea che lui sia andato via, sono sette mesi ormai che lui non c’è e un po’ mi sono abituata alla sua assenza, ma un po’ si sente anche.
Quella telefonata che nessuno mai vorrebbe ricevere ha scelto proprio me.
“Kristen…”
“Ciao mamma dimmi…”
“Kristen….”
La voce di mia madre era spezzata dai singhiozzi, e m’era parso di capire già tutto per un momento. Ma non volevo crederci.
Non potevo.
La mia corsa all’ospedale con le lacrime agli occhi, già consapevole della vita che stava crescendo dentro di me.
Ma ne ero consapevole solo io.
Scusami amore mio.
Ma nonostante tutto, nonostante quel maledetto 13 ottobre, cercavo di affrontare tutto con il più bel sorriso che potessi indossare.
Lo facevo per la mia bambina.
Lo facevo per me.
Per mia madre.
Mio padre.
I miei amici.
Per Robert.
Mi alzai dalla sedia a dondolo e andai in camera mia.
Mia madre mi aveva ripresa a casa nostra ma è come se stessi da sola. Non c’è mai.
E io sono spaventata, sono spaventata che quel giorno arrivi.
Ho paura di restare sola, di non potercela fare, ho paura che qualcosa vada storto.
Ma l’ansia non serve a niente.
È il dieci di giugno e a Los Angeles c’è un sole che potrebbe spaccare le pietre.
E io ho voglia di vedere Robert.
Da quando Michael è morto è l’unico ragazzo con cui parlo.
Perché lui mi fa stare bene, lui mi fa sorridere, lui sprigiona felicità.
E io ho voglia di ridere, ridere di buon gusto.
Ho voglia di vivere, vivere davvero.
E lui è la persona che davvero riesce a farti vivere.
L’ho conosciuto nel bar a pochi metri da casa mia, mi ha aiutata a rialzarmi dopo una caduta epica e ha insistito nel portarmi all’ospedale visto le mie condizioni.
È stato la luce contro il buio, il sorriso contro una lacrima, la gioia contro il dolore.
E ha vinto sempre lui.
Ed era grazie a lui tutto questo, era grazie lui il mio sorriso e la mia voglia di vivere.
Perché in un certo senso sentivo che era lui che volevo vivere davvero.
E mi odio per questo, perché sono passati sette pochissimi e fottutissimi mesi dal giorno in cui il mio ragazzo nonché padre di mia figlia, è andato via a causa di un bastardo incidente d’auto.
Ma lui m’ha rapita.
Sarà per quegli occhioni azzurri come il mare, così intensi e pieni d’amore.
Sarà per quel suo accento bastardo inglese, così sexy e…
Basta Kristen.
Arrivo al bar e lui è dietro al bancone, mi fermo a fissarlo dalla porta.
È così tremendamente sexy quando si muove, quando si morde il labbro, quando si mette le mani nei capelli.
Basta Kristen.
Alza lo sguardo e i nostri sguardi s’incrociano, il suo sguardo cade sul mio pancione e la sua bocca si apre in un grande sorriso.
Mi ammazza quando sorride. Ma che cazz…
B a s t a K r i s t e n.
Entro nel bar e gli sorrido.
Esce da dietro il banco.
Ne sto uscendo pazza.
Mi gira la testa.
- ciao stella- e mi bacia. E mi manca l’aria. E chissà che…
- ciao tesoro- gli stampo un sorriso mentre poso la mia mano sul pancione.
- Come sta la piccola?- e anche lui ora posa la sua mano sopra la mia…. pancia.
Sarebbe un padre perfetto. Il padre perfetto per mia figlia.
Scusami amore mio
Non so se sto sbagliando tutto, non so se sia la cosa giusta da fare, ma è arrivato all’improvviso nel momento giusto, proprio quando ero convinta che il destino aveva vinto.
Arriva lui.
Arriva lui
E mi stravolge l’anima, me la fa vibrare.
- Robert… ti va se, se sta sera usciamo?-
- Oh certo, dove vuoi che ti porti? Andiamo a cena?-
- No, non c’è bisogno di grandi cose, ti va se ci facciamo un giro al centro?-
- Certo che voglio stella-
Mi prese il polso e mi spinse delicatamente verso di lui, il pancione non permetteva ai nostri corpi di combaciare alla perfezione, porse le sue labbra sulla mia fronte e mi baciò.
La mia bimba si mosse improvvisamente e un sorriso idiota comparve sui nostri volti.