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Autore: mesayan    06/03/2012    3 recensioni
Kosame Jones è una giovane energica e appassionata di manga, tanto da innamorarsi di un suo amico disegnatore, peccato che lui ignori i suoi sentimenti nello stesso modo in cui lei ignora quelli del fratello del suo amato!
Che ne sarà dei nostri piccoli nerd?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo - For the Win

Sembra facile fare un ingresso trionfale in una fumetteria: dando per scontato che il posto sia popolato da nerd che hanno rapporti col mondo femminile solo quando parlano con la madre, allora basta essere una ragazza, per attirare l'attenzione di tutti. Se ci si accontenta, ovviamente. Nessuno seppe mai se l'epico arrivo di Kosame Jones al Nymeria fu voluto, o se accadde semplicemente: fatto sta che quella minuta diciannovenne divenne una leggenda appena parcheggiò la sua moto da cross fuori dalla fumetteria. Le probabilità che ogni singolo ragazzo dentro al Nymeria pensò che quella gran figa di Kosame Jones fosse diretta al People Place sono talmente alte che non c'è neanche bisogno di calcolarle: si è sempre dato per scontato che gli sfigati vadano al Nymeria e quelli fighi al People Place.
Ma quel giorno fu un memorabile capovolgimento della consuetudine. 
Kosame amava l'odore cartaceo, chimico e ormonale delle fumetterie, e ovviamente la sensazione di contante leggerezza quando sapeva di avere in testa un casino di soldi da spendere in manga. Leroy Jones, il suo caro padre, aveva ben pensato di rabbonire la figlia con quei soldi, visto che l'aveva fatta imbestialire facendo cadere in mare lo scatolone che conteneva le prime edizioni delle serie complete di Dragonball e City Hunter; ovviamente Kosame amava troppo City Hunter per fargliela passare liscia, ma almeno avrebbe potuto comprarsi qualche manguccio nuovo. Avrebbe pensato poi a fargliela pagare. Si calcò il suo cappello porta fortuna e si sistemò sul pavimento del Nymeria, dopo aver salutato tutti, alla ricerca del Manga con la maiuscola: Death is Destiny opera prima del mangaka che aveva conosciuto per caso su un sito di fanart. Era stato amore a prima vista, con le opere di TiziOtaku; avevano prlato così tanto dei manga che piacevano a loro o che pensavano di scrivere, che quando Kosame aveva scoperto che Death is Destiny era reperibile solo al Nymeria, e che il Nymeria era a due passi dal porto dove sarebbe andata a vivere, aveva fatto le capriole. Sì, sul serio, le aveva proprio fatte; cinque o sei, per la gioia del suo cane, che si era messo a rotolare con lei per farle compagnia. "Cerchi un manga?" le chiese cortesemente Eugene, il commesso della fumetteria; quando Kosame alzò lo sguardo su di lui, tutti gli altri distolsero lo sguardo da lei. "No, un rinoceronte - scherzò lei come suo solito - Scherzo, cercavo Death is Destiny, di Emmett Kokoshka" Si msero tutti a ridere; Clark Goldberg commentò "Tizio ha una fan!" "Simpatici - osservò lei ironica. - Emmett mi ha detto che potevo trovare il suo manga solo qui" spiegò. "Infatti. Io sono Eugene Kokoshka, il fratello di Emmett" si presentò lui progendole la mano. "Kosame" rispose lei. "Kosame?" " Significa pioggerellina; mia madre è giapponese. Infatti volevo anche chiederti se è possibile farmi arrivare un paio di manga in lingua originle, visto che qui ancora non li pubblicano".
Eugene ci mise un paio di secondi, prima di rispondere: quella tizia seduta per terra, con quel cappello in testa e quella maglietta con scritto FOR THE WIN, bella e fantastica com'era, non poteva essere vera. Quei suoi occhi grigi, così inusuali e difficili da associare alle sue origini nipponiche, lo stavano scrutando in cerca di una risposta.
Ted Blunt era talmente incantato che la testa gli scivolò dalla mano con cui la stava reggendo, e per un pelo non sbattè la fronte contro il tavolo. "Credo di sì, devo controllare" " Bene, e D is D?" chiese alzandosi "Quanti numeri vuoi?" "Tutti" ripose Kosame in tono ovvio, prendendo da uno scaffale gli ultimi 12 numeri di Claymore. "Sono 21" le fece notare Eugene. "Si, lo so. Voglio incoraggiare Emmett a proseguire, mi ha detto che vorrebbe smettere e non glielo posso permettere. Il mondo ha bisgono di manga steampunk e splatter" "Io la amo" mormorò Adam Melville, prima che suo fratello Nick lo zittisse con una gomitata. "Fai bene - le disse Eugene - vuoi andare da lui?" " Oh, no, devo aiutare mio padre, ci siamo appena trasferiti: ma dovevo assolutamente fare un salto qui" "Vieni quando vuoi!" esclamò Ted. "Lo farò. Ho fisicamente bisogno di nuove carte" Ogni singolo orecchio maschile nel negozio si rizzò "Carte?" chiese Clark. Kosame picchietto il dito contro la teca di vetro che faceva da bancone, specificando di quali carte stesse parlando. Giocava a Mistcards. Ted dovette concentrarsi per non cadere dalla sedia. "Giochi a Mistcards e leggi manga in giapponese - disse Eugene - Sei una grande!" " Sono solo un fortunato intruglio di coincidenze" rispose lei modesta. "Noi giochiamo qui tutti i giorni - disse Nick - vieni anche tu" la invitò. "Ehm...io volevo trovare un lavoretto pomeridiano e d'estate dormo fino all'una, non so se avrò tempo" "Vieni a lavorare qui" le propose Eugene, per la gioia di tutti. Kosame rise dell'offerta. "E' un sogno!" esclamò abbracciando Eugene.

   
 
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