06/03/2012
4 recensioni
The Perfect Ring
*The Snow Crystal Thanks The Sunbeam*
Trafalgar Square, Londra - 07 luglio 2011 (Harry Potter e i doni della morte - Parte 2 premiere)
<< Hai qualcosa nella tasca… >> affermò Emma all’orecchio di Rupert.
<< E il tuo sguardo come ha fatto a raggiungere il mio sedere? >> rispose prontamente il ragazzo con un sorrisino.
Emma arrossì impercettibilmente.
<< Non fare il cretino >> lo ammonì bruscamente << E non ci sono arrivata con lo sguardo >> aggiunse - questa volta arrossendo violentemente.
Rupert fece un sorriso ai fotografi per poi tornare a bisbigliare nell’orecchio dell’amica << Già. L’ho avvertita quella tua manina vispa >>
<< Oh! Ma per favore! >> sbottò sempre in un sussurrò la ragazza << Dan non… fa… che… spintonarmi, maledetto >>
Emma si gettò completamente dalla parte del moro per poterlo sopraffare. Si trovava tra Rupert e Daniel, legati come una catena per accogliere l’obbiettivo sempre luminoso dei fotografi.
<< Ora sorridi, poi ne riparliamo >>
Una minaccia? Non voleva riparlarne, Emma. Era soltanto andata a parare con la mano sulla cosa sbagliata, capita, no?
Ma lei gli rivolse solamente un’occhiataccia velocissima prima di tornare alle fotocamere.
Il tappeto rosso terminò ed i tre arrivarono su un palco ancora poco in vista dai fan.
<< Wow! Che emozione, eh? Sentite come urlano… Whoa! Adesso tocca agli altri attraversare il tappeto, che forza, eh? E’ stato bello, vero? >> Daniel disse tutto così velocemente e con un solo respiro che si dovette piegare in due per riprendere completamente aria.
<< Straordinario, amico… Spero soltanto che tutte queste emozioni non ti facciano scoppiare la pompa >> scherzò Rupert.
<< Daniel Radcliffe? Può venire per qualche domanda? >> Un uomo sulla quarantina munito di microfono venne a chiamare il protagonista della saga che, con l’eccentricità di sempre, lo raggiunse pimpante salutando i compagni.
<< Bene >> disse Rupert con un sorrisetto voltandosi verso la ragazza << Cos’è che ti ha spinto a palpeggiarmi davanti ad una folla immensa di persone? >>
Emma sbuffò e borbottò: << Come se fosse stato intenzionale >>
<< Non lo so, dimmelo tu >> Il sorrisetto idiota che gli si era dipinto sul volto sembrava particolarmente incline a prendersi gioco di lei.
<< Stavo soltanto sistemandomi il vestito quando - sbadatamente - il mio anello >> levò la mano sinistra per farglielo notare << si è incastrato nell’orlo della tua giacca >> sospirò << Per toglierlo ho dovuto… esercitare una forza che… >>
Rupert scoppiò improvvisamente a riderle in faccia. In quel momento la folla era impegnata a fissare il maxischermo sul quale era proiettata l’intervista di Daniel e fortunatamente le telecamere non si erano scomodate ad immortalare lo sguardo truce che Emma stava rivolgendo all’amico.
<< Non vedo cosa ci sia da ridere >>
<< Nulla… assolutamente >> con un singhiozzo il ragazzo represse le risate << Pensavo soltanto che, non so… potresti dirmi anche la verità… Guarda che non mi illudo se ammetti di averlo voluto fare >> aggiunse non appena vide la ragazza sfoggiare un’espressione confusa.
<< Tempo perso >> Emma scosse la testa sorridendo. L’imbarazzo le aveva fatto prendere la faccenda troppo sul serio << Tanto sono consapevole che la mia… incontrollabile attrazione nei tuoi confronti è fin troppo palese >>
Risero insieme, questa volta.
<< Geniale >> esclamò Rupert prendendole la mano sinistra << Allora… Questo è la causa di tutto, giusto? >>
Emma abbassò lo sguardo verso il suo anello. Aveva deciso di metterlo all’ultimo secondo, quella mattina. Le sembrava quello che si addicesse di più al suo abito ma la vera motivazione per il quale aveva deciso di indossarlo era perché - dopo avergli lanciato un primo sguardo disinteressato - non aveva avuto più la forza di distogliere gli occhi da quel diamante tagliato così particolarmente.
<< Credo di sì >> rispose.
<< E’ bello >> affermò il ragazzo continuando ad esaminarlo << Ti rappresenta >>
Emma fece una risatina di scherno molto acuta << Ma davvero? >>
Rupert fece spallucce << Sì, perché no… >>
La ragazza sentì un leggero calore concentrarsi sulle guance e distolse per un attimo lo sguardo dal suo amico andandosi a scontrare con un raggio di sole. Sorridendo a se stessa ringraziò mentalmente quel raggio di sole per avergli permesso di addossargli la colpa del suo momentaneo e lieve rossore.
<< … Sembra molto un cristallo di neve, sai? >> continuò tranquillamente il ragazzo << E - da quel poco che ricordo dalle lezioni scolastiche - credo di poter affermare che abbia una sua perfezione, vero? >>Rupert sorrise dolcemente e con una delicatezza che non gli apparteneva le restituì la mano. << Proprio come te… >>
Emma avvampò.
<< Be’… g-grazie >> balbetto alzando gli angoli della bocca con imbarazzo.
Rupert percepì quel suo sentimento e disse divertito: << Hey! Non mi sembrava un complimento da far arrossire! >>
<< N-no! E’ il sole >>
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Salve a tutti!
Spero vi sia piaciuta questa piccola One-Shot nonostante sia così frivola XD
In realtà sarebbe un flash-back estratto da un'FF a capitoli alla quale stavo lavorando tempo fa (e che spero di pubblicare prima o poi)...
Bene, ora non posso che ringraziare chiunque l'abbia letta e apprezzata :)
Naturalmente una racensione è gradita!
Bye-bye