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Autore: sofy_96    06/03/2012    7 recensioni
Una piccola one-shot su Rick e Kate... non voglio anticiparvi niente...
Buona Lettura!
Ps: penso che sia abbastanza dolce! :)
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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grazie per aver aspettato

Ciaoo a tutti!

Una piccola one-shot ... spero che vi piaccia... Mi scuso già subito di eventuali errori grammaticali.

Aspetto i vostri commenti :)







GRAZIE PER AVER ASPETTATO...



Kate stava tornando a casa dopo una lunghissima giornata al distretto, aveva detto a tutti che voleva un po' di pace.

Castle aveva insistito per accompagnarla a casa, ma lei aveva rifiutato la sua offerta più volte...

voleva davvero stare da sola insieme a lui, ma non poteva esporsi così tanto sapeva che si sarebbe lasciata andare alle proprie emozione e avrebbe perso il controllo.

Fuori pioveva e lei era arrivata a casa completamente bagnata, decise di farsi una doccia.

Sotto il getto dell'acqua calda continuava a pensare che forse avrebbe dovuto accettare quel passaggio, i suoi pensieri vennero interrotti da qualcuno che bussava alla porta, uscì velocemente dalla doccia indossando l'accappatoio e andò ad aprire.

Castle! Cosa ci fai qui?”

Hai dimenticato questa” disse porgendole la borsa, stranamente non era bagnato ma fuori faceva molto freddo sarebbe stato scortese da parte della detective lasciarlo sul pianerottolo.

Grazie... vuoi entrare?” chiese spostandosi lateralmente per fargli spazio.

Si grazie...ehm... il tuo telefono è squillato un paio di volte e così ho deciso che forse era meglio portarti la borsa, magari era importante” cercò di spiegare mentre si sedeva su una sedia.

Lei prese il cellulare dalla borsa e controllò le chiamate... era Josh, lo aveva lasciato ormai, ma lui insisteva che voleva rimanere suo amico e così la tempestava di chiamate che lei rifiutava sempre.

Guardò lo scrittore e si accorse che stava aspettando una risposta...

Sei stato gentile, ma non era niente di importante” disse... stava per sedersi sul divano, ma si accorse che era ancora in accappatoio e arrossì vistosamente cosa che a lui non sfuggì.

Scusa, ma ero in doccia, mi vado a vestire...” disse senza neanche guardarlo...

Certo... io ordino qualcosa da mangiare, va bene?” chiese lo scrittore prima di veder scomparire la sua musa.

Va benissimo... Grazie!” urlò la detective che ormai si era chiusa in camera sua cercando di riprendere il controllo e di mettersi qualcosa di meno imbarazzante di un accappatoio.

'Devo calmarmi, in fondo è solo Castle, è solo l'uomo che mi ha detto che mi ama... ok ok così non va bene... Katherine Beckett sei la detective più in gamba di New York non puoi farti spaventare da un bambino come quello scrittore da strapazzo'

Finì di vestirsi con una tuta e si legò i capelli ancora bagnati, per poi tornare in soggiorno...

Come mai non sei bagnato?” chiese arrivando alle spalle dello scrittore e facendolo sussultare.

Avevo l'ombrello e la macchina...” disse venendo interrotto dalla detective che starnutiva, forse aveva preso troppo freddo “... e tu non ti sei voluta far accompagnare prendendo la pioggia...” disse per poi posare la mano sulla testa della detective per vedere se aveva la febbre. Stava iniziando ad essere calda...

Castle... sto bene non è niente davvero” disse per poi starnutire di nuovo.

Kate ti sta venendo la febbre... dovresti andare a letto a riposare o prenderti qualcosa” rispose lui preoccupato mentre si allontanava di qualche passo...

Forse hai ragione... Adesso mangiamo e poi ti prometto che mi metterò a letto e mi riposerò, va bene?” era davvero dolcissimo per quanto si preoccupasse per lei, anche una cosa così piccola e banale la faceva sentire amata, la faceva stare bene...

D'accordo... la nostra cena è arrivata mentre tu ti stavi ancora cambiando” disse indicando il tavolo con su la loro ordinazione.

Mangiarono tranquillamente fino a quando Kate iniziò a sentirsi davvero molto stanca, si stava ammalando davvero e le poche volte in cui non era stata bene la febbre le era salita alle stelle...

Kate tutto bene?” disse Castle avvicinandosi a lei che sembrava molto disorientata mentre si alzava dalla seria e cercava di andare sul divano.

No... mi gira la testa, ho le vertigini... devo andare a letto” disse in un sussurro, lui le riavvicinò la mano alla testa per sentire la temperatura.

Kate sei bollente! Ti porto in camera...” detto questo la prese in braccio senza fatica e la portò nella sua camera stendendola dolcemente sul letto... e accarezzandole la testa, per poi decidere di andare in bagno a prendere un asciugamano bagnato per far abbassare la temperatura...

Castle... non andare via...” disse lei debolmente con gli occhi chiusi...

Tranquilla non ti lascio da sola... Prometto che torno subito” le rispose con un sorriso... Forse era colpa della febbre, ma lui era contento che lei lo volesse accanto...

Non l'avrebbe mai lasciata sola in quella stato. Tornò con un asciugamano bagnato e una coperta.

Come ti senti?” chiese lui sdraiandosi di fianco alla sua musa...

Non bene... ho tanto sonno” rispose in un sussurro abbracciandosi allo scrittore, che si spostò leggermente per farla appoggiare a lui...

Dormi Kate... io sono qui se hai bisogno di qualsiasi cosa...”

Grazie” disse sorridendo prima di addormentarsi cullata dal suo scrittore!


Il mattino seguente Kate si svegliò grazie ad alcuni deboli raggi del sole che entravano dalla finestra, finalmente aveva smesso di piovere. Si accorse solo dopo alcuni minuti che non era sola e vedendo che si trovava abbracciata a Castle si spaventò e l'impulso fu quello di saltare in piedi, ma si ritrovò con il sedere per terra.

Sentendo quel rumore improvviso anche lo scrittore si svegliò preoccupato, e appena la vide, si chinò subito vicino alla sua musa...

Mi spieghi come hai fatto a cadere per terra?” le chiese stropicciandosi gli occhi ancora assonnato, aveva un'espressione imbronciata a causa del brusco risveglio...

Va tutto bene?” chiese poi tornando serie e aiutandola ad alzarsi...

Si... No... cioè mi volevo alzare ma mi sono ritrovata per terra...” disse lei un po' confusa e balbettando.

Ieri sera avevi la febbre altissima e di sicuro non ti sei ancora ripresa”

Si hai ragione... tu sei rimasto qui tutta la notte?” chiese lei sedendosi di nuovo sul letto.

Si... avevi la febbre non potevo lasciarti da sola...” rispose lui molto in imbarazzo, non aveva voglia di rimarcare il fatto che era stata lei a chiedergli di restare.

Hai ragione... Grazie” disse avvicinandosi improvvisamente a lui e dandogli un bacio sulla guancia, lui era rimasto immobile imbambolato e sbalordito da quel comportamento, forse aveva ancora la febbre, ma non gli dispiaceva affatto.

Castle! Vuoi stare fermo li o vieni con me a fare colazione?” chiese poi la detective che si era avviata verso la cucina, riuscendo finalmente a stare in piedi da sola.

Arrivo! Ma lo sai che il tuo frigorifero è vuoto?” rispose lui raggiungendola e fissando il povero frigorifero...

Mmm... Andiamo al bar qui sotto?” propose lei.

No! Non puoi, devo ricordarti che prima quando ti sei alzata dal letto ti sei ritrovata per terra... Vado io... e poi torno con la colazione” disse lo scrittore ancora preoccupato per la salute della sua musa. Lei non poteva obbiettare, ma non voleva rimanere in casa da sola...

Ma ora riesco a camminare davvero e poi il bar è qui sotto non prenderò neanche freddo, e ha smesso di piovere... Ti prego voglio venire anche io” disse quasi supplicandolo.

Kate... sei stata male solo ieri sera non puoi uscire! Se vuoi però possiamo chiedere se ci possono portare su la colazione così restiamo entrambi qui” disse tentando di trovare un compromesso.

Va bene, stiamo entrambi qui...” disse sorridente poi abbassando lo sguardo aggiunse

... Non volevo che andavi via” lo scrittore sentendo quella frase non sapeva davvero cosa pensare...

Potevi dirlo subito...” disse abbracciandola, pensava di aver osato un po' troppo, ma lei ricambiò l'abbraccio dopo pochissimi secondi “... Kate c'è qualcosa che non va? Non è che questo comportamento non mi piaccia ma non è da te” disse lui allontanandosi un po' per guardarla negli occhi, sembrava felice, ma i suoi occhi erano coperti da un velo di tristezza... “Ehi, cosa succede?” richiese di nuovo lui non ottenendo risposta...

Non lo so, ma ieri sera quando mi hai portato l'asciugamano e la coperta, erano tutte cose che faceva mia mamma quando era piccola e avevo la febbre...” disse mentre alcune lacrime scendevano sul suo viso “... e poi ho bisogno di dirti una cosa... ora sono pronta”

Cosa? Parla pure...” disse lui asciugandole le lacrime per poi sedersi sul divano.

Mi ricordo tutto...” ammise lei tutto di un fiato, ma esitando quando vide la faccia dubbiosa dello scrittore.

Cosa ti ricordi?” lo scrittore si era alzato dal divano allontanandosi un po'.

Dopo lo sparo... ricordo tutto quello che è successo dopo lo sparo” ripeté abbassando lo sguardo...

Ricordi quello che ho detto?” chiese lui speranzoso, ma allo stesso tempo arrabbiato...

Si... ma ti prego non arrabbiarti con me” la povera musa si sentiva talmente fragile in quel momento che se lui avesse reagito male sarebbe scoppiata a piangere.

Anche io devo dirti una cosa?” disse invece lui risedendosi sul divano “però prima dobbiamo fare un patto” la detective ormai si sentiva spaesata e stava iniziando a non capire più niente...

ok... che patto dobbiamo fare?”

Tu mi hai detto il tuo segreto e a me va bene, anzi sono felice e continueremo a parlarne dopo... ora però tocca a me dirti il mio segreto e ho paura della tua reazione quindi devi promettermi che non ti arrabbierai... nessuno di noi due si arrabbierà oggi ok?” spiegò cercando di sembrare convincente, sapeva che probabilmente lei non l'avrebbe presa bene, ma ormai doveva dirglielo...

D'accordo, accetto il patto o qualsiasi cosa sia” rispose sorridente.

Ok... allora... Io sto indagando sull'omicidio di tua madre... a casa ho una mappa tipo quella che hai tu in casa tua ma al computer” ammise vedendo la detective rattristarsi subito, ma quello che preoccupava di più lo scrittore era che lei non stava dicendo niente...

Ehi, scusami ma almeno dì qualcosa”

Perchè lo stai facendo?” chiese lei prendendo un lungo respiro...

Perchè tu meriti di sapere cosa è successo davvero, meriti di conoscere i nomi delle persone coinvolte per poter arrestare il responsabile ed essere felice” rispose senza esitare e guardandola negli occhi che si stavano riempiendo di lacrime...

Perchè me lo tenevi nascosto?” chiese nuovamente.

Kate... non piangere ti prego... perchè l'ultima volta che abbiamo indagato tu ti sei lasciata coinvolgere e ti hanno sparato” questa volta era lui ad avere le lacrime agli occhi, aveva sofferto così tanto stando tutto quel tempo lontano da lei, senza sapere se si stava riprendendo e se stava bene... “Ho paura... ecco perchè non te l'ho detto, ho paura che succeda di nuovo” lo scrittore ormai non alzava più lo sguardo da un po', ma quando sentì una mano accarezzargli il viso non potè fare a meno di guardare negli occhi la detective...

Scusami, per averti fatto star male, ma dovevo dirti che non ricordavo per pensare a cosa avrei fatto nel momento in cui ti avrei detto che ricordavo... e ora è arrivato quel momento e non mi importa se tu indaghi per volermi tenere al sicuro, io con te mi sento tranquilla, da quando sei arrivato mi incasini la vita, ma Ti Amo perchè quando tu non c'eri io non sorridevo, non mi sentivo confusa e non bevevo così tanti caffè” concluse ridendo alla sua battuta...

Lo scrittore era rimasto incantato ad ascoltarla mentre credeva di vivere un sogno, aveva sognato quella scena mille volte, ma lei non era mai così bella e spensierata nei suoi sogni...

Anche io ti amo e lo sai e...” non sapeva più cosa dire perchè ogni cosa sembrava banale di fronte al discorso di lei, così si avvicinò e la baciò dapprima dolcemente, forse un po' esitante, ma appena lei ricambiò, il bacio diventò passionale...

"Detective sei sicura di volermi ancora tra i piedi e di voler bere ancora tutti quei caffè?” disse ridendo...

Si lo sono, grazie per aver aspettato”

Always”




FINE

  
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