No matter how, no more
“Conta soltanto
questo: lui è qui, io sono qui, non importa come
purché resti con me.”
{"La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffenegger}
{"La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffenegger}
Non sapeva neanche perché era tornato a casa quel giorno.
Non sapeva nemmeno come vi era arrivato davanti alla porta del 221B di Baker Street.
Quello che sapeva per certo è che c'era qualcuno seduto in poltrona, la sua poltrona.
E quel qualcuno lo stava osservando, come un cucciolo pronto a difendersi.
Se si fosse guardato allo specchio, John avrebbe visto se stesso impallidire.
Avrebbe visto gocce d'acqua distillata rendere i suoi occhi lucidi, senza mai cadere per puro orgoglio.
Avrebbe visto la sua speranza scaldargli il cuore e bruciare.
L'avrebbe ascoltata e si sarebbe sentito dire “te l'avevo detto” almeno un centinaio di volte in una singola frazione di secondo.
Se John si fosse davvero voltato verso lo specchio, di tutto questo non gliene sarebbe potuto fregare di meno.
Tutto ciò che importava era la stoffa soffice e sporca che stringeva tra le mani.
Importante era il calore di un corpo morto che urlava “sono vivo, toccami!”
Importante era la rigidità di quelle membra non più così lontane, il gelo che piano piano si scioglieva a contatto con il sole, le braccia sottili che insicure e impacciate lo avvolgevano nel più caldo degli abbracci.
Forse più tardi gli avrebbe urlato contro, forse lo avrebbe anche picchiato, ma al momento tutto questo non importava, non più.
Sherlock era lì.
E questo gli bastava.
Le Note che non verranno mai lette ♥
Questa shot, very shot, partecipa all'iniziativa 1k fest promulgata dallo sherlockfest_it perchè l'iniziativa è ganza e io mi ero ripromessa di scriverci qualcosa, punto U.U. Inoltre, ogni parola di questa shot è stata ispirata da questa immagine. Purtroppo non ho potuto resistere al potere della pucciosità U.U.
Ora leggete, scuoricinate e commentate
Au revouir! ♥