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Autore: theons    07/03/2012    0 recensioni
Odiava Giulio, che riposava pesantemente accanto a lui, perchè stava facendo crollare una a una tutte le sue certezze [...] ma odiava di più sè stesso perchè cedeva alle tentazioni che lui gli presentava.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“I only wish you weren’t my friend,
then I could hurt you in the end”

 

Danilo si odiava. Si odiava così tanto e in maniera così terribile che provava un male anche fisico, il fianco destro non cessava di torturarlo e non voleva lasciarsi andare a un gemito per evitare di svegliare il ragazzo che gli dormiva accanto voltato di spalle. Mise le mani incrociate dietro la testa e guardò Giulio, i suoi capelli così neri e la schiena che si muoveva con il respiro regolare.
Si odiava perchè illudeva la sua famiglia, la sua ragazza, i suoi amici, ma non riusciva a illudere sè stesso e a stare bene nella bugia che si era costruito intorno, che era come un cipresso in un cimitero: profumato e rigoglioso, ma preso con tutto il paesaggio circostante era soffocante. Si odiava perchè avrebbe potuto odiare Giulio e guadagnarsi la fiducia di tutti gli altri, eppure stava correndo il rischio.
Il padre di Danilo, un avvocato molto ricercato convinto che l’immagine sia tutto, non voleva avere a che fare con gente come Giulio: erano tre persone in casa e poveri in canna, e il ragazzo doveva fare dei lavori serali per portare un po’ di soldi a casa. Ieri sera, alla sua festa per i diciotto anni, ha fatto i salti mortali perchè il padre non lo vedesse, e con molto dispiacere. Secondo suo padre, Danilo doveva essere diffidente nei confronti di Giulio ma lui non lo faceva mai perchè gli si spezzava il cuore, il che faceva litigare padre e figlio continuamente.
Nonostante i problemi, di cui solo Danilo era a conoscenza (e questo gli rendeva anche più difficile non parlargli), Giulio a scuola era un ragazzo pieno di vita che non lasciava vedere la sofferenza che aveva a casa, sembrava uscito dalla famiglia del Mulino Bianco. Frequentavano la classe dello stesso liceo, si conoscevano da 4 anni ma era come se fossero amici da sempre. Durante l’ora di educazione fisica del giorno prima, Danilo aveva la palla e Giulio lo marcava da dietro, allora Danilo l’ha passata e l’ha guardato negli occhi alzando la testa perchè Giulio è più alto di quasi due spanne, Giulio avanzava e lo trafiggeva con i suoi occhi neri.
“Ma amo il sole dei tuoi occhi neri, più del nero opaco dei miei pensieri” cantava nella sua mente Danilo mentre indietreggiava, poi la palla è ritornata tra i suoi piedi e il gioco è  continuato. Hanno entrambi gli occhi scuri, eppure uno vede colori e sentimenti mai visti negli occhi dell’altro.
Danilo ha anche una ragazza di un anno in meno di lui, ha la stessa età di Giulio ed è bellissima, due occhi così blu che se guardi bene ci vedi il mare, eppure non la ama davvero, è un’ancora che lo tiene bloccato di fronte alla linea di non ritorno che vorrebbe oltrepassare, un modo per convincersi che lui è quello che la gente vuole che sia. Ilaria, questo il suo nome, quella sera era lì con lui nella grande sala preparata per i suoi diciotto anni, e ci sarebbe stata lei al posto di Giulio se Danilo alla fine non l’avesse mandata a casa fingendo un mal di testa.
La gente si aspettava grandi cose da lui, una famiglia normale, una florida professione di medico, dei figli obbedienti, e lui voleva soddisfarli. Adesso però, in quel letto, non era più sicuro di nulla. Odiava Giulio, che riposava pesantemente accanto a lui, perchè stava facendo crollare una a una tutte le sue certezze, perchè gli stava nascondendo la vita serena che lo aspettava senza di lui, perchè lo faceva litigare con suo padre e sua madre, succube del marito, e perchè lo faceva tradire la sua ragazza. Ma odiava di più sè stesso perchè cedeva alle tentazioni che lui gli presentava: i suoi capelli neri, le rughe di espressione che si formavano ai lati della bocca quando sorrideva... ah, i suoi sorrisi!
Se solo non fosse stato suo amico, l’avrebbe buttato giù dal letto e gli avrebbe urlato di andarsene, di non volerlo più vedere, ma non poteva farlo. Innanzitutto perchè lui sapeva che quella pelle chiara nascondeva dentro di sè un abisso di sofferenza e dolore, ma anche perchè il vero Danilo, quello che gli altri non vedevano, voleva stare con lui, a tutti i costi. Quanto lo desiderava...
In quel momento Giulio si svegliò, si stiracchiò e puntò i suoi occhi scurissimi su quelli dell’altro, sopreso di vedere entrambi nudi nello stesso letto.
«Ehi» sussurrò con la voce assonnata Giulio, «Buongiorno» rispose Danilo ostentando freddezza, «Cosa hai?» chiese l’altro.
«È che noi non dovremmo essere qui, adesso, ma-»
«Sì, lo so, mi dispiace, non so...» balbettò Giulio
«Shhh!» lo zittì Danilo con l’indice, poi continuò
«Ma se io dovessi prendere un forte colpo alla testa e non ricordassi più nulla mi innamorerei di nuovo di te, e se per questo volessero farmi il lavaggio del cervello mi innamorerei ancora di te, e potrebbero farmi dimenticare cento volte ma io per cento e una volta mi innamorerei sempre e solo di te.»
Giulio sorrise con gli occhi, con le labbra e con il cuore, si sedette sulle gambe di Danilo, che rise.
«Le persone penseranno che io mi stia rovinando, che stia cadendo nel vuoto» disse.
Giulio rispose «Io sono pronto a cadere insieme a te.»

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Note dell’autrice
Questa è un’altra one-shot che mi è piaciuto molto scrivere, anche per le persone che mi hanno convinto a scriverla.
Ringrazio in anticipo chi la leggerà, e in particolare chi mi ha ispirato ♥
   
 
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