Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: ivi87    07/03/2012    12 recensioni
“Lo so che mi ami” dici in un sussurro.
Fai qualche passo verso di me. Io non oso parlare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Grazie perchè

 

 

Urliamo tutti assieme mentre il dischetto nero sfreccia nella porta avversaria.

Sto ancora esultando quando Kate attira la mia attenzione posandomi la mano su un braccio.

“Vieni di là un secondo?” mi chiedi indicando il mio studio.

Sono preso dalla partita e dalla quarta birra, a dire il vero.

“…Castle, ti devo parlare…”

La guardo un po’ sorpreso ma la seguo in silenzio, nell’altra stanza.

“Scusa se ho insistito ma è importante…lo sai che sono testarda…” dici timidamente.

“Lo so, lo so… ti amo anche per questo” dico senza pensarci.

Stupido, stupido, stupido.

Ma cosa mi è saltato in mente?

Ok, non sono lucidissimo ma… perché l’ho detto?

Mi è uscito dalla bocca come se per me fosse normale dirlo. Ma non lo è affatto.

Mi devo trattenere a forza ogni giorno.

Lei è davanti a me stupita. Posa la birra sulla mia scrivania e chiude gli occhi per un secondo.

Gli schiamazzi dei nostri amici ci raggiungono dal salotto dove prosegue la partita di hockey alla televisione.

E’ il giorno del ringraziamento e siamo tutti un po’ brilli.

Non volevo restare da solo proprio oggi, mia figlia è al college e mia madre è con Lance Hastings.

Volevo festeggiare con i miei più cari amici, con coloro a cui sono davvero grato.

Ti avvicini alla porta dello studio e la chiudi, isolandoci dagli altri.

Ho appena rovinato tutto; stai per dirmi che ho oltrepassato il limite e che non provi lo stesso per me vero? 

“Io..non volevo…” cerco di rimediare ma non riesco nemmeno a pensare ad una scusa plausibile perché sarebbe solo una bugia.

Sei esitante ma stai cercando di dire qualcosa “Lo so” dici piano.

Resto di sasso. Cosa intendi?

Sai che ti amo? Beh, chi non lo sa ormai?

“Scusa… non intendevo dirlo così…a tradimento” accenno un sorrisetto e vedo che ricambi.

Bene, non sei arrabbiata. È già molto.

Pietra sopra e facciamo finta di nulla come sempre.

“E’ proprio di questo che ti volevo parlare” esclami invece, abbassando lo sguardo.

Ok, devo essere proprio alticcio!

“Non capisco..” ammetto indietreggiando e sedendomi su un angolo della mia scrivania.

“Lo so che mi ami” dici in un sussurro.

Fai qualche passo verso di me. Io non oso parlare.

Non so dove tu voglia arrivare col tuo discorso ma è più di quanto ci siamo mai detti in quattro anni e non intendo minimamente interromperti.

“Ricordo che me l’hai detto prima che perdessi conoscenza”

Dopo pochi secondi alzi lo sguardo per vedere la mia reazione.

Avrei dovuto capirlo.

Avevi mentito in ospedale e così come ogni altra volte che ti ho chiesti se ricordavi qualcosa.

Non sono arrabbiato. So che è il tuo modo di difenderti.

Immagino che con quel discorso sul ‘tuo muro’ tu intendessi spiegarmi anche il perchè di questa bugia.

Solo che non so cosa dire adesso.

Mi guardi con quegli occhi adorabili e io non riesco ad emettere suono.

Sono sollevato e forse un po’ deluso, ma ti capisco.

Nel groviglio dei miei pensieri solo una domanda riesce ad arrivare alla mia bocca “Perché me lo dici adesso?”

Ti stringi un po’ nelle spalle “E’ il giorno del ringraziamento… volevo ringraziarti…”

Devo sembrare uno stoccafisso! Giuro che mi stai spiazzando di minuto in minuto.

Non mi devi assolutamente nulla Kate.

Ma non mi lasci parlare, hai altro da dire e capisco che stai lottando per trovare il coraggio dentro di te.

“Thank you for loving me” sussurri timidamente.

Se me lo stessero raccontando non ci crederei.

Posso solo dirti “Always” qualunque altra frase sarebbe banale e fuori luogo.

“Non sei… arrabbiato” domandi confusa.

Ti aspettavi una reazione diversa da me, forse è per questo che temevi di dirmelo.

Mi dispiace che tu l’abbia pensato.

“No Kate, anzi sono contento che tu l’abbia sentito” ti prendo una mano e ti avvicino più a me “avrei preferito affrontare la situazione con te? Si, certo, ma non sono arrabbiato”.

Sembri più tranquilla perciò proseguo “E non mi devi ringraziare per una cosa che mi viene naturale”

Sorridi con gli occhi lucidi. Sei un amore, così piccola e fragile.

“Invece si, quattro anni fa stavo annegando e tu mi hai salvata”

Ripenso al nostro primo anno insieme. Eri adorabile e sempre imbronciata.

“Se davvero ti ho salvata è solo perché tu me l’hai permesso” ti prendo anche l’altra mano e ora siamo occhi negli occhi.

“Dovevo essere insopportabile” esclami roteando gli occhi.

“Eri così suscettibile e permalosa…” annuisci alle mie parole mentre le guance ti si imporporano un poco “…un’adorabile signorina Rottermaier”.

Ti si apre in volto un meraviglioso sorriso e d’istinto ci abbracciamo.

“Mi hai salvato anche tu” ti sussurro all’orecchio “Mi hai aiutato a crescere e a prendere la vita sul serio”

Ti sento sorridere contro il mio collo.

Prima di approdare al dodicesimo vivevo dentro una bolla fatta solo di lustrini, cocktail e celebrità. Ma era solo una facciata. Tu mi hai insegnato a vedere oltre.

Respiro profondamente stringendoti più forte.

Lo devo fare. Non posso più tacere.

Non posso averti tra le braccia con questo peso nel cuore.

“Tu sei stata sincera con me e ora devo esserlo io con te”

Sollevi il viso per guardarmi. Sei perplessa, non te l’aspettavi.

Non so come la prenderai, forse mi odierai e non capirai ma sono stanco di tenere questo segreto.

Non sono più sicuro che nascondertelo sia un bene per te.

Sei cambiata. La conversazione appena avvenuta ne è la prova.

“Hai presente la tua lavagna improvvisata..con le informazioni sul caso di tua madre?”

Fai si con la testa. Ora sei preoccupata, lo vedo.

“Se vai di fronte a quello schermo e lo tocchi, troverai la stessa cosa, solo un po’ più aggiornata” spiego indicando il monitor.

Aggrotti la fronte. Per un interminabile minuto non dici nulla.

Io ti osservo per tutto il tempo. Avrai mille domande e voglio rispondere ad ognuna di esse.

“Perché?” mi chiedi in un soffio.

“Perché è come hai detto tu: non sarai mai te stessa finche non risolverai il caso. Hai ragione, ti meriti un po’ di pace ma...” distolgo per un secondo lo sguardo cercando le parole più adatte “...ti ricordi come hai aggredito quel vigile del fuoco? Non eri in te, non stavi reagendo bene. Io.. ti rivedevo di nuovo a terra sanguinante e...”

Mi afferri il viso e appoggi la fronte sulla mia “Shhh, ho capito”.

“Ho pensato che potevo farlo io per te così saresti stata al sicuro” e poi c’è tutta la faccenda di Mister Smith.

“Ci sono delle cose che devi sapere Kate, ma mi devi giurare che non agirai mai da sola! O con me, o con Ryan o con Esposito ma mai da sola!”

“Te lo giuro” annuisci convinta.

“E non farai di testa di tua!”

“Ok”

“Ripetilo”

Alzi gli occhi con un lieve sorriso “Non farò di testa mia” ripeti come una cantilena.

“Guarda che metto la password al monitor” aggiungo per alleggerire un po’ la tensione.

“Te lo prometto, niente più colpi di testa!” giuri ridendo.

Sospiro sollevato. Ci siamo, ora saprai tutto e forse finalmente riuscirò a dormire un po’ più sereno.

“Non è una vera e propria pista ma è meglio di niente. Allora sei pronta a sentire tutto?”

“Si, ma non adesso” rispondi seria.

Confesso che non me l’aspettavo. Sorridi lievemente davanti alla mia espressione allibita “E’ ancora il giorno del ringraziamento e di là c’è una partita di hockey che mi interessa parecchio...”

Lo so che non è vero, ma è bello vedere che non ti rituffi immediatamente nelle indagini senza guardare in faccia nessuno.

“...mi racconterai tutto domani” concludi lasciandomi un lieve bacio sulle labbra, poi ti scosti e afferrandomi il braccio sinistro con entrambe le mani mi tiri verso il salotto.

 

 

Angolo dell’autrice:

bon, ovviamente Marlowe è sadico e non farà mai reagire Kate così bene.

Io ho preferito farle vedere l’amore e la preoccupazione di Castle, perché Marlowe di sicuro si fisserà sul “perché me l’hai nascosto, non posso fidarmi di te..”

Gggrrrrr meglio non pensarci...

 
Buona lettura ragazze,

un bacione.

 
Ivi87

   
 
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: ivi87