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Autore: Akemi_Kaires    08/03/2012    5 recensioni
Isshushipping: N Harmonia non poteva davvero essere lì, accanto a lui, intento a sgranocchiare pop corn mentre guardava assorto una di quelle fiction melense alla televisione.
Dragonshipping: La giovane cercò di pensare a come vestirsi quel giorno, sforzandosi di ricordare dove avesse messo quella vecchia col cappuccio, in modo tale da potersi aggirare per le vie di Olivinopoli senza farsi riconoscere al fianco di quel mentecatto.
Franticshipping: Dove diavolo era finita la cavernicola, quella ragazza dispettosa dai comportamenti ben poco raffinati? La cercò tra quelle vesti stranamente pulite e luccicanti che la giovane indossava, senza trovarla.
Four Stories. Four Shippings.
To Wonder! Happy Birthday, Dear~
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'With You, My Love'
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You and Me

You and Me

 

A Wonder e alla sua amata Copertona Coi Merli.

Auguri, tesoro~

 

Black ancora stentava a credere che lui fosse tornato davvero, dopo tutti quegli anni di assordante silenzio. Incredulo e attonito, posò lo sguardo sul bel giovane seduto al suo fianco. Si sfregò gli occhi, badando bene a non farsi notare, pensando di trovarsi in uno strano sogno.

Forse ciò che vedeva si trattava di una mera illusione ottica, di un raggiro della sua mente stanca e confusa.

N Harmonia non poteva veramente essere lì, accanto a lui, intento a sgranocchiare pop corn mentre guardava assorto una di quelle fiction melense alla televisione. Sicuramente si trattava di uno scherzo del suo cervello – di cattivo gusto, per giunta -, oppure di un incubo.

Non era stato lui ad irrompere in casa sua senza suonare il campanello, né era mai entrato nella sua camera come se fosse la cosa più normale del mondo. Non era lui la persona che lo aveva salutato con un sorriso raggiante, non appena lo aveva visto.

Invece, per quanto si rifiutasse di accettarlo, tutto corrispondeva alla realtà: colui che era ricomparso magicamente, in quell’assurda sera di febbraio, era davvero il suo rivale, quel re che tempo fa aveva deposto dal suo fittizio trono.

Era finalmente tornato da quel lungo viaggio, riabbracciandolo letteralmente come se non si fossero mai sfidati e separati prima di allora. E, cosa inaudita e inaccettabile, aveva osato perfino rubargli il posto sul divano, accendendo la tv senza neppure chiedere permesso. Non che al castano ciò importasse più di tanto, certo, però vederlo atteggiarsi come un fratello, o un amico di famiglia, lo stordiva alquanto.

L’Allenatore scosse la testa, sospirando. Quel bambino, celato sotto le mentite spoglie di adolescente, non avrebbe mai smesso di stupirlo.

- Dove sei stato fino ad adesso? – domandò successivamente, incuriosito, cercando di catturare l’attenzione dell’ospite.

- Sofo sgnato in firo per il mfondo – rispose l’altro, con la bocca piena di cibo, fissando il compagno con occhi luccicanti di emozione. Deglutì rumorosamente, curvando poi le labbra in un sorriso entusiasta. – Ho visto davvero tante cose: non pensavo che il mondo potesse essere bello, a differenza di come l’aveva dipinto mio padre. La prossima volta ti porterò con me! Devi vederlo anche tu.

Black si rabbuiò improvvisamente, stordito da quell’assurda affermazione. Stando dalle parole del verde, presto o tardi se ne sarebbe andato ancora. E lui, per colpa dei suoi doveri di nuovo Campione, non avrebbe potuto seguirlo, per quanto lo volesse.

Sebbene a volte pareva che gli mancasse qualche rotella, N non era affatto una cattiva persona, non come poteva sembrare a primo acchito. Anzi, sotto un certo aspetto gli piaceva anche.

Il ragazzo rabbrividì, sbarrando gli occhi, scuotendo poi la testa per scacciare quel malsano pensiero privo di logica. Forse quella mancanza di lucidità e coerenza era dovuta alla stanchezza, magari aveva bisogno solo di riposare. Non poteva considerare il suo rivale in quel modo. Era assurdo!

- Hai freddo? – chiese l’ex Re, sinceramente preoccupato. Lo squadrò con dubbio, posandogli istintivamente una mano sulla fronte per tastargli la temperatura corporea. – Devi avere la febbre: stai tremando come una foglia!

Senza neppure attendere una risposta dal diretto interessato, il giovane scattò in piedi, afferrando il suo zaino nero e cominciando a frugarvici dentro con fare forsennato. Orgoglioso, estrasse un fagotto dalla forma indefinita, spiegandolo poi sopra il povero “malato”.

- E questa che diavolo sarebbe?! – esclamò il castano, studiando con dubbio e curiosità lo strano pile che gli aveva dato l’amico. – Dove hai preso questa… copertona… con i merli ricamati sopra?

Era a dir poco orribile, o almeno così sembrava agli occhi di Black. Non avrebbe dormito sicuramente la notte, dopo aver visto quella cosa. E dire che gli sembrava famigliare…

- Era la tunica di mio padre. Se l’era fatta fare dal suo stilista personale – esclamò fiero N, infilandosi sotto la coperta, rannicchiandosi al fianco del compagno. – Fa schifo, ma almeno tiene caldo, no?

Entrambi scoppiarono a ridere.

Forse non all’Allenatore non avrebbe poi dato così tanto fastidio ospitare il suo compagno sul divano.

 

 

Note dell’Autrice:

Ok, questa cosa non so come definirla. Mi piaceva scriverla, perché… non so, l’idea mi ronzava in testa già da un po’. L’idea della copertona coi merli, ideata dalla mia cara Halle (Wonder) mi era piaciuta davvero tanto… ma così tanto che, alla fine, è diventato per me il simbolo della Isshu.

Che dire? Spero vi piaccia. A domani, con la prossima shot! <3

  
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