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Autore: cullenboy     09/03/2012    3 recensioni
questo è il mio pensiero di seguito dela storia. Di umani adulti, non se ne trovavano più da parecchio tempo, tutto era tranquillo da parecchi mesi. Cosi che, quando gli portarono il corpo di un maschio adulto da operare, il Guaritore, Alghe Mobili, rimase sorpreso. > l'aveva informato il Cercatore. > Alghe Mobili tentò, invano, di far ragionare il Cercatore. > il Cercatore, lo guardava soddisfatto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Wanda!"
Come Wanda?!

Istintivamente il piede schiaccia il freno inchiodando.
L'ho sentito, l'ho sentito e non dovrebbe esistere.
Ora solo un ronzio...

Resto spaesato per qualche minuto, cercandolo, cercando un pensiero, un qualcosa che mi faccia capire che c'è, che è reale. Molte machine passano al fianco del furgone, nessuna si ferma o rallenta, tranne una.
Una berlina nera parcheggia davanti a me.
Stringo il volante tra le mani, sono consapevole di chi sia e il mio corpo reagisce di conseguenza.

Il cercatore scende dalla macchina inforcando gli occhiali scuri.
Ogni suo passo verso il furgone e un battito in più al cuore già accellerato.

«Tutto ok?» mi domanda appoggiando il braccio allo sportello.
«Si, tutto ok, ho solo sentito...»
"Zitto idiota!"
«Sentito?» mi incalza, con un sopracciglio alzato.
«Ho sentito uno strano rumore provenire dal retro e mi sono fermato per guardare.»
Restò a guardarmi per qualche secondo, e non capivo se aveva altro da aggiongere, restai in attesa.
Aprì il mio sportello «Vogliamo controllare?»
Presi le chiavi dal cruscotto e scesi.

Il cercatore mi precedette, facendomi spazio, in seguito, per permettermi di aprire gli sportelli.
Aprii il primo e l'altro lo aprì lui, dei cartoni appoggiati allo sportello gli caddero addosso, ma riuscì a scansarsi appena in tempo.
Osservammo i cartoni sull'asfalto, poi l'altro sul furgone.
«Hai l'abitudine di mettere i cereali sempre sotto?» mi domandò il cercatore guardando lo scatolo ammaccato.
Sentii un sognigno nella testa «Veramente no, sarà stata una svista.»
Richiusi gli sportelli. Il cercatore mi precedette verso la sua macchina.
Prima che entrassi nel furgone il Cercatore si affacciò dal finestrino «Ci vediamo a destinazione!»

Trassi un profondo sospiro con la speranza di calmarmi, non avevo ragione di temere il Cercatore, eppure la sua sola vicinanza mi agitava.
"È inquietante in effetti"
Sobbalzai al pensiero non mio.
Tu non dovresti esistere!
"Ho un brutto carattere!"
Cercai di sforzarmi per recluderlo nell'angoletto più nascosto della mia mente.
"Non è la tua mente!"
Vattene!
"Sai, non capivo come fosse possibile, mi sono sempre chiesto come potevano due persone coesistere in un corpo. Ne avevo quasi paura, ma è possibile!"
Di cosa parli?
A quella damanda non ci furono parole, ma solo immagini, immagini di una ragazza bruna dagli occhi nocciola, l'altra bionda dai lunghi capelli ricci e due occhi argentei.
Un'anima!
"Si"
L'avete rapita?!
"No, ha preferito un esistenza umana"
Non seppi cosa rispondere a questo, mi bastava vedere il sorriso nel viso di quella ragazza per capire che non mentiva.

Arrivammo nella cittadina, e poco dopo al supermercato dove dovevo consegnare l'ordine.
Il Cercatore si parcheggiò davanti al palazzo che seguiva quello con il market, io parcheggiai davanti.
Scese dall'auto per poi venirmi in contro. «Successo nient'altro?» mi chiese con falsa preoccupazione.
«No, Nient'altro.»
Si voltò guardando il cielo limpido. «Questo sole si abbina perfettamente alla tua abbronzatura» mi disse tornando a guardarmi «Buon lavoro!» ritornò a passo lento verso la sua auto, salì a sparì dopo poco.
Mi resi conto solo in quel momento che stringevo i pugni con troppa forza.
"Si meritava un cazzotto!"
Non da me!
"Da me si però!"
Ecco perchè vi distruggete a vicenda, troppa violenza.
"Se la stava cercando, apri gli occhi!"
Se avessi reagito avrebbe capito che non sono in me, ed effettivamente non credo di esserlo.

Mi voltai verso il furgone e andai ad aprire lo sportello del passeggero.
Un clacson cominciò a suonare con insistenza.
Mi voltai a guardare e una macchina, parcheggiata dall'altra parte della strada cercava di attirare l'attenzione di qualcuno.
La conosco quell'auto!
"No, non la conosci!"
Si, l'ho gia vista.
Sentii il campanello della porta del supermarket suonare, mi affacciai per riflesso a guardare chi ne usciva.
E la vidi, boccoli biondi incorniciavano un volto d'angelo.
Feci due passi uscendo allo scoperto per guardarla meglio.
Mi vide, le caddero le buste, ma sembrò non accorgersene.
Mi avvicinai a lei per riflesso incondizionato.
«Wanda...» sussurrai, e sollevai la mano per toccare quel viso che avevo imparato a conoscere nei sogni e nei ricordi.
Il clacson suonò, stavolta con più insistenza.
Recuperò le buste e corse verso l'auto.
La seguii «Aspetta!»
Si voltò a guardare ma venne trascinata per un braccio in auto, ed altri due occhi mi colpirono prima che l'auto sgommasse via.
«Mel...»


Ok! Salve!
È più di un anno che non agiorno, mi faccio schifo da solo, ma ho cominciato a rileggere l'ospite e mi è tornata la voglia di continuare questa storia che credevo irrecuperabile.
Ora, premessa: non ho potuto usare un Word, ho scritto tutto interamente sul cellulare e non ho potuto avere correzioni di nessun tipo, se trovarte errori o vaine varie fatemelo sapere che cerco di correggerle.
Un bacio grande a tutte ^_-
  
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