Vivere è morire. (To live is to die.)
Un lampo
accecante … il sollievo per la definitiva disfatta di Cell venne sostituto da
istanti di puro terrore. Il mostro,
partorito dal disegno malvagio una mente umana , era ritornato, più furente che
mai.
Aveva, sì,
rigurgitato la bella C-18, ma, ahimè, era sopravvissuto, conservando il corpo
perfetto, alla sua stessa autodistruzione, coinvolgendo invece il magnanimo
Goku, che purtroppo aveva perito. Ancora
una volta l’eroe era morto, pensando al bene degli altri piuttosto che al suo,
come era solito fare.
Nel cuore di
tutti i presenti si insinuò un forte senso di angoscia e smarrimento.
Gli occhi si volgevano a destra e a sinistra,
in attesa di un segno della furia che di lì a poco si sarebbe scatenata. Cell
era orgoglioso e sicuro di sé, aveva le cellule di sayan come Vegeta e Goku, e
di certo non avrebbe mai accettato una pesante e ridicola sconfitta come
quella. L’androide era ambizioso e non
avrebbe permesso a nessuno di aggiudicarsi il titolo di più forte del mondo;
apparteneva solo a lui.
Fu troppo
veloce, un istante. Fra la polvere che si era innalzata sbucò dal nulla un
raggio … ogni secondo poteva essere l’ultimo per ciascuno. Chiusero gli occhi, in attesa di scoprire
cosa il destino avesse riservato loro. Era inutile opporsi.
La polvere,
dopo alcuni minuti, era tornata a posarsi per terra, mostrando una scena
raggelante. Cell era in piedi, con una mano sollevata e ancora fumante a causa
del raggio energetico appena sfoderato.
Ogni secondo
era morire.
Coloro che
poterono aprire gli occhi, salvati momentaneamente dalla furia omicida del
viscido, si voltarono e guardarono sgomenti il corpo esanime che giaceva dietro
di loro, trapassato dal potente raggio.
Non Piccolo,
non Vegeta, non Crilin … no, colui che era appena caduto a terra ed esalava a
stento gli ultimi respiri era il giovane ragazzo venuto dal futuro, che in
quell’epoca non c’entrava nulla, ma, dotato di animo nobile, aveva preferito
rischiare e aiutare i suoi compagni. Trunks sarebbe potuto tornare alla sua
epoca e distruggere i due cyborg, visto che era diventato nettamente superiore,
ma aveva fatto la scelta di restare e combattere.
Il degno
figlio del principe di una razza di forti combattenti. Il figlio
dell’orgoglioso principe dei sayan era appena morto.
Vegeta era
immobilizzato; aveva paura. Decise di voltarsi e ciò che vide lo fece
trasalire.
La rabbia
prese il sopravvento sul resto. Non era un buon padre, e questo ben lo sapeva;
Trunks aveva provato in tutti i modi a creare un dialogo nella stanza dello
Spirito e del Tempo, fallendo miseramente.
Ma qualcosa oltrepassò l’indistruttibile barriera dell’orgoglio. Tutti i
momenti in cui aveva rivolto brutte parole e persino attaccato con potenti
colpi il figlio, pur di far portare a termine la trasformazione di Cell, lo
colpirono nel profondo, veloci come lampi.
Le sabbie del tempo erano finite, era troppo tardi per fare il padre a
quel giovane che era cresciuto da solo, venuto lì, forse anche per stare con
lui e conoscerlo.
Una bufera.
Tanti pensieri e rimpianti … sentimenti umani.
Il Principe non vide più nulla davanti a sé, solo rabbia, nei confronti
di Cell e nei suoi. Da una parte sentiva l’orgoglio frenarlo dal suo intento,
ma il dolore e l’ira erano sul piatto più pesante della bilancia del suo cuore.
Il ragazzo
dai capelli lilla tossì, sputò sangue e dopodiché vide solo le tenebre della
notte impossessarsi della sua mente e delle sue membra. La morte, fulminea, come era venuta se ne
andò, lasciando i presenti terrorizzati.
Ogni minuto
poteva essere l’ultimo.
A Vegeta non
interessava più. Non aveva più senso combattere per farsi valere e mostrare la
sua forza … a causa del suo orgoglio aveva perso un figlio. Non c’era più tempo per interrogarsi e
ragionare, era tempo di vendetta.
Il Principe
partì all’attacco, disperato e senza speranza, con il cuore che ardeva di ira e
desideroso di vendetta. La fiamma bruciava vigorosa e lo lacerava immensamente
nel profondo del suo animo.
Nessuno
poteva toccare ciò che era suo.
La dura pietra subì una profonda incrinatura …
non sarebbe più tornata ad essere come prima.
Che ne pensate? Vi piace? Ditemi
se ci sono errori perché l’ho riletta più volte ma non sono sicura J
Baci Fanny.