Nuovo personaggio:

Iva Ceskà Republika (Beilschmidt) .
E' la rappresentante della Repubblica Ceca.
Può sembrare strano che sia sorella di Gilbert/Prussia, e quindi anche di Ludwig/Germania, ma questo personaggio è frutto della mia /malsana/ mente e, quando ho iniziato a ruolarlo (Roleplay) una ragazza che ruola Gilbert/Prussia, mia ha chiesto se la poteva 'adottare'.
Non è completamente fuori dalla Storia, poiché la Repubblica Ceca è stata attaccata da Hitler.


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Un sorriso.
Un sorriso enorme sul volto della ragazza con la pelle piena di graffi, ferite, sangue.
Un sorriso dolce e sicuro, un sorriso protettivo.
Teneva tra le mani ancora forti per tenere una pistola, ma non abbastanza da riuscire a tenere in mano un cucciolo, il volto del fratello anch'esso pieno di ferite.
Quel sorriso non glielo poteva togliere nessuno, nemmeno la morte che a momenti sarebbe sopraggiunta, anzi, è già lì, dietro al ragazzo dalla lunga casacca che in mano tiene un'oggetto sul quale la luce si riflette.
« Non... anda- nh.... re! »
Disse il ragazzo dai capelli platino inginocchiato a terra.
Sì, non andare... non andare via con quel mostro, non lottare per me, non rischiare la tua vita per la mia!
Questo avrebbe voluto veramente dirgli l'albino, ma le uniche parole furono -Non andare-
I capelli rosei scivolarono su un lato, facendo ombra ai volti sfregiati di entrambi, rendendo il sorriso della ragazza ancora più luminoso.
Gli stampò un bacio sulla fronte, l'unico punto non ancora marchiato e poi si girò.
Non si dimenticherà mai quegli occhi, azzurri, dolci, solari... timidi.
Vide la figura della sorella allontanarsi da lui e, inutilmente, allungò la mano come per fermarla ma l'unica cosa che toccò fu l'aria pesante che si respirava in quel clima di battaglia.
 « I-Iv...a »
Sussurrò non prima che la fitta allo stomaco si fece sentire ancora di più, sempre più forte e insistente.
Lei non si fermò, continuò a camminare verso quella che sarebbe stata la sua prima e ultima vittima.
La pistola aveva già un colpo buono, era già carica da molto tempo e non aspettava altro di poter scagliare un proiettile facendolo conficcare nel petto del russo.
Anche il ragazzo con la sciarpa sorrideva, sorrideva innocentemente guardando il prussiano accasciarsi dal dolore e la ragazza avvicinarsi con passo sicuro.
Tolse la sicura caricando un colpo.
-Ora o mai più-
Pensò fino a che non si trovò a pochi centimetri dal sovietico che la guardava con occhi vogliosi di tortura e dolore.
 « Salutami... il t-tuo... capo... Iva...n... »
Sussurrò alle orecchie dell'altro appena prima di sparargli al petto.

Un sorriso.
Solo un sorriso.
Un ultimo sorriso dopo quello sparo, e nulla più.
Un rivolo di liquido cremisi le scese dall'angolo della bocca.
Ce l'aveva fatta, lo aveva ucciso.
Si accasciò a terra cercando un'appiglio sul corpo possente del comunista ma senza successo.
 « дa*, lo farò. »
Gli occhi le si spalancarono.
Era ancora vivo?
Com'era possibile?
Eppure il colpo-...
Sì, il colpo.
La canna della pistola non era calda...
Allora, allora cos'era successo?
Si toccò lo stomaco.
Alzò la mano verso il proprio volto.
Rosso.
Solo quel colore sulla mano.
 « N-No... »
Una lacrima le solcò il volto.
Per quel poco che poté, si girò verso il fratello ormai già arrivato al creatore.
Uno sguardo sadico comparì sul volto del russo.
 « Прощание*, Iva »
Il colpo di grazia sopraggiunse poco dopo con un movimento secco del polso che fece cadere la ragazza a terra e che riempì il rubinetto di sangue.
Lo leccò riempiendosi le labbra di quel sapore ferroso e delizioso per il palato del ragazzo.
 « E sì che... »
Si accovacciò dinanzi alla ragazza dagli occhi spalancati.
 « ...eri anche la mia preferita »


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Dizionario russo:

Прощание (Proshchanie) = Addio
дa (Da) = Si

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Questo è stato uno sclero che mi è venuto durante la lezione di Storia.
Spero vi sia piaciuto!

-FairyAlex