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Autore: spontaneoussoftassertive    10/03/2012    7 recensioni
In realtà, Kurt e Blaine non si sono incontrati alla Dalton per la prima volta. Ma servirà l'aiuto di qualcuno per ricordarselo...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Coop?" chiamò d'un tratto un bambino di cinque anni con le mani ancora nella sabbia bagnata e i riccioli scompigliati in testa.
"Che c'è, B?" rispose suo fratello guardandolo.
"Posso chiedergli di giocare con noi?"
"A chi?"
"Lui!" replicò sorridendo e indicando un altro bambino più o meno della sua età qualche ombrellone più avanti che li guardava da un po'. "Prima ci stava guardando! Davvero davvero! E poi è molto bello, sai?"
"E bravo il mio fratellino. Punti già le tue prede!"
"Cos'è una preda, Coop?"
"Niente. Vai a chiederglielo, campione!" rise arruffandogli i capelli. Blaine si alzò pulendosi le mani nel costumino blu e verde e corse verso il bambino castano che adesso stava giocando con un power ranger rosa.
"Ciao!" lo salutò allegramente. L'altro sembrò intimorito, perché strinse il giocattolo al petto, guardandolo con gli occhioni azzurri spalancati. "Mi chiamo Blaine! Tu come ti chiami??" chiese sedendoglisi davanti con un enorme sorriso sulle labbra.
"K-Kurt.." balbettò l'altro.
"Mi piace il tuo nome! E' molto bello! Come te!"
"Anche il t-tuo è bello...co-come te..."
Blaine rise avvicinando poi il viso a quello del castano. "Cielo...i tuoi occhi sono come il cielo! Wow!"
"Gr-grazie..."
"Ehi, ti va di giocare con me e mio fratello a fare i castelli???" domandò piegando la testa di lato. "Prima ci guardavi! Ti ho visto!!"
Kurt arrossì. "Io...a me non piace la sabbia...è sporca!" borbottò arricciando il piccolo naso all'insù.
"Oh..." Blaine si rattristì, rialzandosi.
"Però...posso-posso guardare da più vicino??" chiese Kurt diventando più rosso sulle gote e guardando il suo power ranger.
"Cì!!" si illuminò di nuovo il ricciolo. "E puoi portare anche lui! E' il mio preferito! Però...se hai paura che la sabbia lo sporca non lo portare...Coop dice che io sporco tutto con la sabbia..." aggiunse arricciando appena il labbro inferiore.
"Chi è Coop?"
"Il mio fratellone!"
"E perché sporchi tutto?"
Blaine alzò le spalle. "Boh"
"Ok, lo porto lo stesso. Sei simpatico! E poi a nessuno piace lui!"
"Pecché?"
"Gli altri bambini dicono che il rosa è da femmina...ma a me piace il rosa!!" rispose Kurt alzandosi a sua volta e pulendosi attentamente il costumino rosso.
"Il rosa è bello! E non è da femmina! Io e te non siamo femmine!"
"Cì. Lo dico sempre anch'io!" affermò convinto il castano. "Uh, appetta che dico alla mia mamma che mi sposto se no poi ha paura che mi sono perso!" lo avvisò dandogli le spalle e raggiungendo una signora sulla trentina che li stava sbirciando da dietro una rivista a un paio di metri di distanza. Blaine lo seguì trotterellando.
"Mamma! Mamma!"
"Cosa c'è, amore?" gli sorrise dolcemente la donna togliendosi i grossi occhiali da sole.
"Posso andare a giocare con Blaine?"
"Certo, amore. Non allontanarti troppo, però." rispose tirandolo in un abbraccio veloce.
"Bado io a loro, signora. Sono grande ormai! Ho dodici anni!" disse il fratello di Blaine che li aveva raggiunti.
"E tu chi saresti?" chiese sorridendo dolcemente la donna.
"Lui è il mio fratellone!" esclamò Blaine.
"Ciao fratello di Blaine!" lo salutò con la mano Kurt.
"Mi chiamo Cooper! Ma mi puoi chiamare Coop, come fa Blaine. E tu ti chiami?" chiese accovacciandosi per poter guardare negli occhi il castano.
"Kurt!"
"Non è un nome bellissimo, Coop??"
"Sì, B. Molto bello. Ora andiamo che il castello non si fa da solo!"
"Cì!" fece Blaine seguendo il fratello che stava tornando alla propria sdraio. Poi si voltò e porse la mano a Kurt. "Posso-posso tenerti per mano?" chiese arricciando il labbro inferiore.
Kurt arrossì di nuovo annuendo e allungando la manina per stringerla attorno a quella di Blaine. La madre di Kurt li guardò con un sorriso dolce sulle labbra.
"Divertiti, amore!" disse salutandoli.
"Ciao, mamma!"
"Ciao mamma di Kurt!"
"Elizabeth!" gli sussurrò Kurt. "Si chiama Elizabeth."
"Oh, allora ciao Elizabeth!" la salutò sventolando la manina libera.
"Ciao, Blaine!" sorrise lei.
Facendo dondolare le manine unite, raggiunsero Cooper.
"Siediti qui!" Blaine indicò un asciugamani adagiato sulla sabbia e Kurt si sedette come gli era stato detto. "Così vedi bene! Io sono bravo, eh! Vero Coop?!"
"No, B. Tu distruggi le cose!" rise il più grande arruffandogli i capelli. Blaine mise il broncio.
"Sei cattivo!"
"Nah, dai, scherzo. E' bravo anche lui. Tu vuoi provare, Kurt?" chiese gentilmente porgendogli una paletta.
"Io...non.."
"A lui non piace la sabbia, Coop." disse Blaine iniziando a trafficare con un secchiello riempiendolo fino al bordo.
"E' sporca!" si giustificò Kurt arricciando il nasino.
Cooper rise aiutando il fratello a girare il secchiello senza distruggere tutto. "Capisco. Allora puoi guardarci!"
Kurt annuì.
"Vedo che anche a te piace il rosa..."
"Cì!"
"Te l'ho detto che non è da femmine!" sbottò Blaine riempiendo di nuovo il secchiello.
"Beh, lo è, ma...se-se a voi piace, è ok! Insomma, ciascuno ha i suoi gusti, no? Come a me piace il cioccolato fondente mentre a te piace quello al latte. E' lo stesso."
Blaine e Kurt si guardarono, piegando allo stesso modo e nello stesso momento le testoline di lato.
"Ok. Se lo dici tu, Coop!" rise Blaine. Anche Kurt rise, avvicinandosi al ricciolo e sedendoglisi di fianco.
"Sei bravo!" gli sussurrò appoggiandosi il giocattolo sul grembo e tirando le piccole ginocchia al petto, posandovi sopra il mento.
"Grazie!" sorrise Blaine grattandosi il naso e sporcandosi la guacia.
"Ti-ti sei sporcato..."
"Uh, davvero?"
"Te l'ho detto che sei un pasticcione, B!" rise Cooper che li stava guardando con le braccia incrociate.
"Oh, uffa!!"
" 'petta..." fece Kurt pulendolo con la manina candida. "Fatto!" sorrise poi soddisfatto. Blaine arrossì per l'improvviso contatto.
"Grazie..."
Kurt rise, arricciando il naso in un modo davvero adorabile, secondo Blaine. "Sei buffo! Però mi piaci. Tanto tanto!!"
Blaine sorrise ampiamente. "Anche tu mi piaci tanto tanto!!" rispose abbracciandolo stretto.
"Ehi! Così mi spocchi tutto, però!!" si lamentò il castano.
"Oh! Scusami! Non-non volevo! Mi spiace!" si scusò allontanadosi e rattristendosi il ricciolo.
Kurt scosse le spalle. "Non-non fa niente. Mi è piaciuto quando mi hai stretto forte forte!" sorrise riavvicinando Blaine, che si illuminò di nuovo.
"Quindi posso farlo ancora?"
"Cì!" squittì il castano, stavolta stringendo lui Blaine, non curandosi della sabbia.
"Ok, campioni! Che ne dite di andare a fare il bagno?!" domandò Cooper. "Io muoio di caldo, voi siete tutti sporchi e si stanno iniziando a fare le onde!"
"Cìììì!!" esultò Blaine saltando in piedi e correndo alla sdraio per recuperare un paio di occhialini.
"Ma-ma io non so nuotare..." balbettò Kurt mettendo il broncio.
"Kurt, ma tu cosa fai di solito in spiaggia?" chiese Cooper chinandosi per portare i loro occhi alla stessa altezza.
"Guardo i vestiti sui giornali di mamma o gioco con i miei power rangers..."
"Non giochi mai nella sabbia con gli altri bambini o rincorri le onde?"
"Gli altri bambini mi evitano e le onde mi fanno paura!" bofonchiò con lo sguardo chino.
"Gli altri bambini sono stupidi!" esclamò Blaine. "Tu sei molto simpatico e bello. Vorrei giocare con te per sempre!" aggiunse fiero prendendogli la mano e facendolo alzare. Kurt sorrise arrossendo.
"Per le onde non ti preoccupare, Kurtie. Vi proteggo io! E poi anche B non sa nuotare!"
"Ma sto imparando!" replicò il ricciolo.
"Sì. E sei bravo, devo ammettere!" gli concesse sorridendo. "Forza. Saltate in spalla al buon Coop!" aggiunse permettendo ai due di salirgli in spalla.
"A-apetta! Devo mettere giù lui se no si bagna!" lo fermò Kurt. Cooper sorrise, tornando alla sdraio dove la madre di Kurt li stava tenendo d'occhio. "Tieni, mamma! Io vado a fare il bagno! E non avrò paura delle onde perché ci protegge Coop!"
"Ne sono felice, caro. Ma state attenti!"
"Non si preoccupi! Non vado molto lontano." la tranquillizzò il ragazzino.
"Ehm, Cooper, scusami..." lo chiamò la donna, mentre i due bambini ridevano giocherellando con i capelli del loro destriero.
"Sì?"
"Non ci sono i vostri genitori?"
"Oh, loro stanno visitando la città...ci-ci hanno lasciato qui questa mattina e tornano a prenderci stasera..."
"Vi-vi hanno lasciati soli??"
"Sì, ma noi ci divertiamo molto da soli!" esclamò sorridendo. "Lo fanno spesso. Giriamo per le città e se capita che c'è il mare, ci lasciano a giocare sulla spiaggia!"
"Oh...capisco...ma...questo vuol dire che siete qui solo per oggi?"
"Sì, ripartiamo stasera per non so dove, signora."
La donna si rattristì. Era davvero felice che il figlio avesse trovato un amico. Per fortuna i due bambini non capirono la loro conversazione, ancora impegnati a ridere. Ma sarebbe stata dura spiegare a Kurt che non avrebbe rivisto il suo nuovo amico il giorno seguente.
"Ora vado perché iniziano ad essere pesanti!" rise Cooper.
"Sì. State attenti, mi raccomando!" si raccomandò ancora.
I tre si tuffarono in acqua, Kurt senza mai staccarsi dalle spalle di Cooper, mentre Blaine cercava di nuotare schizzando ovunque. Si divertirono tantissimo, ridendo e scherzando. E quando tornarono alle sdraio, Cooper comprò loro due enormi gelati che divorarono in pochi minuti, sporcandosi i nasini.
"Siete proprio adorabili!" commentò divertito il più grande terminando il castello. "Ecco fatto! Direi che è proprio un'opera d'arte!" esclmò soddisfatto alzandosi in piedi e rimirandolo.
"Cì! Sembra quello delle favole! Un giorno voglio viverci anch'io in un castello così! Con il mio principe!" disse sognante Kurt.
"Posso essere il tuo principe?" chiese arricciando il labbro inferiore Blaine e guardandolo con i suoi occhioni dorati.
"Cì!!" sorrise Kurt dandogli un bacio sulla guancia.
Cooper aprì la bocca, senza però sapere cosa dire. Sapeva che di solito ai ragazzi dovevano piacere le ragazze, ma trovava Kurt e suo fratello così adorabili che non gli sarebbe dispiaciuto vedereli correre via sopra un cavallo bianco verso un castello incantato dove vivere per sempre felici e contenti. Così sorrise semplicemente, scompigliando ad entrambi i capelli.
"Cooper! Blaine! Muovetevi, è ora di andare!" li chiamò un uomo a qualche metro di distanza.
"Oh, c'è papà...dobbiamo andare, B."
"Ma-ma è ancora presto! Io voglio stare con Kurt!"
"Lo sai che papà si arrabbia se non facciamo in fretta. Vieni, su." lo incitò raccogliendo le loro cose alla svelta. Blaine incrociò le bracci al petto non muovendosi minimamente. Kurt sorrise appoggiando la testolina sopra la sua spalla. "B, do-dobbiamo andare. Dai, vieni!"
"No!"
"Perché ci state mettendo tanto??" chiese la voce profonda di loro padre.
"B, dai, se no si arrabbia!" sibilò Cooper.
"State andando?" domandò la madre di Kurt raggiungendoli.
"S-sì, signora. Nostro padre è venuto a prenderci...Dai, B. Andiamo!" lo incitò ancora prendendolo per mano.
"Ma io voglio stare con Kurt!!" replicò Blaine.
"Ehi, vi-vi vedrete ancora, ok?" mentì suo fratello, non avendo il coraggio di ammettere che non si sarebbero più incontrati, dato che loro padre li trascinava dappertutto.
"Sì, vi incontrerete ancora e vi divertirete ancora tanto come oggi, ok?" lo aiutò Elizabeth prendendo la mano di Kurt.
"Blaine! Cooper!!" li chiamò ancora loro padre.
"O-ok..." sussurrò arrendendosi Blaine e lasciandosi tirare da Cooper. "Ciao, Kurt! Mi sono divertito tanto con te! Sei davvero fantastico! E bellissimo! E io sarò il tuo principe!"
"Anch'io mi sono divertito! E non vedo l'ora che tu mi porti via sopra un cavallo tuuuutto bianco!" sorrise Kurt dandogli un altro bacio sulla guancia, prima che Cooper lo trascinasse via. Quando Blaine fu in macchina, iniziò a piangere e non smise fino a quando non si addormentò tra le braccia del fratello, che si sentiva in colpa, al contrario dei genitori, che come al solito avevano alzato il volume della musica per non sentirlo. Ovviamente i due bambini non si incontrarono più nè nei giorni che seguirono. E piansero entrambi, perché finalmente avevano trovato un vero amico, ma l'avevano subito perso. Ma col passare del tempo, entrambi si scordarono l'uno dell'altra. D'altronde, erano ancora piccoli a quel tempo. Per questo non si riconobbero quando si ritrovarono al liceo, alla Dalton. Non si riconobbero per un intero anno. Poi un giorno, mentre Kurt e Blaine stavano guardando un film accoccolati sul divano a casa del moro, Cooper tornò a casa dopo un anno passato in Francia per una borsa di studio.
"Coop. Lui è Kurt. Kurt. Coop." li presentò sorridendo.
"Piacere." sorrise Kurt.
Cooper spalancò gli occhi e boccheggiò per alcuni secondi.
"Coop? Cosa...?"
"Kurt! Tu sei QUEL Kurt!!"
"Sì, Coop. E' quel Kurt di cui ti parlo sempre. Quel Kurt che è anche il mio fidanzato..."
"NO! Lui è quel Kurt di cui ti eri innamorato quando avevi cinque anni!"
"Che?"
Cooper saltò praticamente addosso a Kurt esaminandolo attentamente. "Sì, sei tu! Non sei cambiato poi così tanto! Anzi, direi che sei uguale! Solo...più alto e più...beh...ehm, figo! E bravo il mio fratellino!"
Kurt arrossì vistosamente, mentre Blaine inrcava un sopracciglio guardando perplesso il fratello. "Di cosa stai perlando??"
"Non vi ricordate? No, beh, ovvio, eravate piccoli... Quando avevate cinque anni...era una domenica pomeriggio. Stavamo costruendo un castello in spiaggia quando tu l'hai visto e l'hai convinto a giocare con noi. Ci siamo dovertiti come matti. Mi ricordo che avevi paura delle onde, così ti ho tenuto tutto il tempo in spalla. Uh! E amavate entrambi il power rager rosa! Penso sia stato quello a conquistare il cuore di B!" rise.
Kurt sbiancò improvvisamente mentre Blaine spalancò la bocca. Si guardarono per alcuni secondi negli occhi.
"OH MIO DIOOO!!!" squittì Kurt fiondandosi addosso al suo ragazzo e baciandolo sulle labbra intensamente.
"Non-non ci posso credere! Kurt! Come-come diavolo ho fatto a scordarmi di te???"
"Non-non lo so, ma...ci siamo ritrovati, Blaine! E-e giuro che non ci staccheremo mai più!"
"Ok, puoi giurarci! Ti amo!"
"Anch'io!!" Si baciarono di nuovo, presi dall'euforia.
"Ehm, ragazzi..." richiamò la loro attenzione Cooper schiarendosi la gola.
"Oh, ehm, scusa..."
"Coooomunque...a quando le nozze?" domandò ridacchiando e avviandosi verso la cucina, tornandone con una birra in mano.
"Ehm, non pensi sia un po' presto per noi?"
"Beh, quando vi decidete fatemi un fischio che devo noleggiarlo il cavallo..."
"Che cavallo?"
"Quello che tu userai per portare Kurt al suo castello incantato dove vivrete per sempre felici e contenti!" rise facendoli arrossire entrambi, dato che si ricordarono delle loro parole. "Io mi chiudo in camera e metto su le cuffie, così siete liberi di dare libero sfogo ai vostri ormoni senza preoccuparvi di me!" disse uscendo dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle.
"Blaine. Io amo tuo fratello!" sorrise Kurt.
"Mmm, più di me?"
"Ok, forse tra i due preferisco te..."
"Forse??" sussurrò mordicchiandogli il lobo dell'orecchio.
"Fa che ne sia certo...." replicò il castano prima che Blaine gli saltasse addosso riempendolo di baci.




***
Altra cosa così, senza senso xD Oggi avevo troppa voglia di fluff, chiedo venia xD Spero vi sia piaciuta anche questa :3
Sil
   
 
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